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brano musicale di Lucio Battisti Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Emozioni è un brano musicale composto da Lucio Battisti e Mogol, e interpretato originariamente dallo stesso Battisti, che lo pubblicò il 15 ottobre 1970 nel singolo Emozioni/Anna.[1]
Emozioni | |
---|---|
Artista | Lucio Battisti |
Autore/i | Lucio Battisti, Mogol |
Genere | Musica leggera |
Esecuzioni notevoli | Patty Pravo, Mina, Mia Martini |
Pubblicazione originale | |
Incisione | Emozioni |
Data | 15 ottobre 1970 |
Etichetta | Ricordi |
Durata | 4:47 |
È una delle canzoni più conosciute e apprezzate della coppia Mogol-Battisti[2] ed è considerata un classico della musica leggera italiana.
«Capire tu non puoi... / Tu chiamale, se vuoi, / emozioni...»
Il testo di Mogol contiene delle riflessioni sull'esistenza.[3]
La composizione di Emozioni fu piuttosto lunga e meditata per gli standard della coppia Battisti-Mogol, che solitamente scrivevano nuovi brani in poco tempo.[4]
Le origini del brano risalgono al viaggio a cavallo da Milano a Roma che i due artisti avevano compiuto nell'estate del 1970.[3] Fu proprio durante il viaggio che Battisti trovò l'ispirazione per la parte musicale, che fu l'unica nuova composizione nata nel corso della cavalcata.[5] Al ritorno, Battisti registrò la musica su un nastro, che lasciò a Mogol per consentirgli di comporre il testo con maggiore calma.[5]
Mogol scrisse il testo in due momenti: una prima parte in casa, composta d'impulso in un momento d'introspezione.[5] Per la parte rimanente trovò l'ispirazione mentre era in automobile,[5] in un momento piuttosto scomodo: Mogol era al volante, la macchina era piena (c'erano a bordo la moglie e due figli), non aveva carta dove scrivere, e non aveva né un impianto per ascoltare le cassette né qualcuno che potesse ricordargli la melodia cantandola.[4] Dovette quindi ripetersi la melodia mentalmente, e sforzarsi di non dimenticare i versi che componeva.[4] Solo quando arrivò a casa ebbe modo di imprimere su carta il testo che aveva ideato.[4]
Mogol scriveva spesso i testi di getto, in momenti di ispirazione, e in particolare aveva composto in automobile anche Una lacrima sul viso ed E penso a te.[4]
Probabilmente questa circostanza influì sul risultato finale, costituito da versi lunghi e irregolari.[4] Il testo fu ispirato inoltre dalla libertà che aveva respirato nel corso del viaggio a cavallo[4] e dal contatto con la natura.[3]
L'arrangiamento (chitarra acustica e sezione di archi) fu curato da Gian Piero Reverberi e sostanziò l'intensa emozione affettiva e la commozione estetica della composizione.[3]
Nella registrazione accompagnarono Battisti il batterista Franz Di Cioccio, il chitarrista Franco Mussida e il tastierista Flavio Premoli il bassista Giorgio "Fico" Piazza
che l'anno dopo formeranno con Mauro Pagani la Premiata Forneria Marconi.[3]
Fu pubblicato come singolo il 15 ottobre 1970, nel 45 giri Emozioni/Anna.[1]
Nel dicembre dello stesso anno fu inserito nell'omonimo album.[6]
Esistono due video di Battisti che canta Emozioni. Uno è quello della partecipazione al programma televisivo di capodanno "E tu che fai? Io stasera vado a casa di Ornella", trasmesso il 1º gennaio 1971 sul primo canale della RAI, dove Battisti canta in playback.[7] Tale video è stato inserito nel VHS Le immagini più belle di un mito intramontabile pubblicato nel 1992[8] e nel DVD Il nostro canto libero pubblicato nel 2007.[9]
Un altro (soprannominato "video della draga" per distinguerlo dal precedente) è la partecipazione al programma Il mio bar della radiotelevisione svizzera, mandato in onda il 15 maggio 1971, nel quale Battisti canta in playback seduto su un battello-draga.[7]
Una parte della canzone, inoltre, venne interpretata da Battisti e Mina, dal vivo e all'interno di un medley, a conclusione del celebre duetto avvenuto nella trasmissione televisiva Teatro 10 il 23 aprile 1972.[7]
Del brano esiste una seconda esecuzione di Battisti, che si presenta come una registrazione di prova e non definitiva, in cui il brano è eseguito in versione acustica con Battisti alla chitarra e Alessandro Colombini al pianoforte. La registrazione è rimasta inedita ed è in possesso dello stesso Colombini[10]. Infine esiste una interpretazione con sola chitarra alla trasmissione radiofonica "Per voi giovani", registrata a dicembre 71 e andata in onda a gennaio 72. È stata trasmessa nello speciale televisivo di Rai Due Eventi Pop - Lucio emozioni sempre del 5 marzo 2003,[11] successivamente replicato più volte con il nome Il nostro caro Lucio - antologia Battisti.[12]
Nel corso del tempo, il brano è stato reinterpretato da molti altri artisti, tra cui:[13]
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