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impresa ferroviaria svizzera Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
La Ferrovia Retica (in tedesco Rhätische Bahn [RhB], sigla utilizzata nel logo della società, e Viafier retica in romancio) è una compagnia ferroviaria che gestisce una rete di ferrovie a scartamento ridotto (1000 mm) nel cantone svizzero dei Grigioni.
Ferrovia Retica | |
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Sede centrale Ferrovia Retica a Coira. | |
Stato | Svizzera |
Forma societaria | Azienda pubblica |
ISIN | CH0002234372 |
Fondazione | 1885 a Coira |
Fondata da | Willem-Jan Holsboer |
Sede principale | Coira |
Persone chiave |
|
Settore | Trasporto |
Prodotti | trasporti ferroviari |
Fatturato | 308,7 milioni CHF (2007) |
Dipendenti | 1.348 (2008) |
Slogan | «Die kleine Rote» |
Sito web | www.rhb.ch/ |
La FR opera sia in qualità di impresa ferroviaria, svolgendo servizi regionali a breve e media percorrenza sia quale gestore dell'infrastruttura della rete a scartamento ridotto per conto del Cantone. L'impresa è altresì impegnata nell'attività di promozione turistica di alcuni dei servizi da essa svolti.
La produzione di FR consiste nei seguenti servizi regolari:
Il traffico gestito dalla Ferrovia Retica (dati del 2002) è stimato in 300.000.000 passeggeri-chilometro e 54.000.000 tonnellate-chilometro di merci.
Alcuni dei servizi turistici sono promossi con un nome commerciale: fra i più noti di essi figurano il Bernina Express, sull'itinerario Coira /Landquart-Sankt Moritz-Tirano e il Glacier Express sulla direttrice Zermatt-Coira/Sankt Moritz/Davos.
La costituzione della Ferrovia Retica si deve all'iniziativa di un olandese di nome, Willem-Jan Holsboer, che fu il promotore principale della linea ferroviaria da Landquart a Davos, prima della rete. La società fu fondata il 7 febbraio 1888 con il nome Schmalspurbahn Landquart-Davos AG (LD). Inizialmente si pensò di costruire una ferrovia a cremagliera per superare le pendenze presenti sul percorso. Fu progettata anche una variante con tre tornanti. Entrambi i progetti furono abbandonati a causa del successo della ferrovia del San Gottardo e fu decisa la costruzione di una linea ferroviaria tradizionale. La costruzione cominciò il 29 giugno 1888.
Nel 1889 fu aperta la tratta tra Landquart e Klosters e dopo otto mesi fu aperto anche il tratto finale fino a Davos. In seguito ai progetti di espansione di Holsboer che intendeva allargare le linee ad altre zone del canton Grigioni la ragione sociale venne modificata e nel 1895 la società assunse il nome attuale. Il poeta Simon Caratsch nella poesia La Ferrovia del Scaletta commentò in modo fortemente ironico che la società si era fatta rilasciare concessioni per un gran numero di linee, ma che i lavori effettivi procedevano a rilento. Nel 1942 la RhB assorbì la Società della Ferrovia Elettrica Bellinzona-Mesocco (BM) e la Chur-Arosa-Bahn (ChA), con effetto retroattivo al 31 dicembre 1941[1], e nel 1944 (con effetto retroattivo al 31 dicembre 1942) la Berninabahn (BB)[2]. La società è quasi interamente di proprietà pubblica con partecipazioni dello Stato federale e del Cantone, con solo una percentuale del 5% in mano a privati. Nel 2008 il personale dell'azienda assommava a 1.348 persone.
Le linee ferroviarie dell'Albula e del Bernina tra Thusis e Tirano (sul cui percorso transita in gran parte il Bernina Express) sono state inserite nella lista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO il 7 luglio 2008 come esempi tecnicamente avanzati di gestione del paesaggio di alta montagna e come ferrovie a scartamento ridotto più spettacolari del mondo[3][4][5]. Si tratta di uno dei tre tracciati ferroviari presenti nella lista dell'UNESCO. Gli altri due si trovano in Austria e in India.[6] La richiesta di riconoscimento era stata inizialmente impostata solo sulla linea dell'Albula; la protesta della popolazione della val Poschiavo e la considerazione che la linea del Bernina, non avendo che brevi trafori, è in gran parte a cielo aperto, con aspetti panoramici veramente ragguardevoli, ha fatto includere anche la ferrovia del Bernina[7].
Nei primi del 900 erano in previsione diverse linee rimaste su carta o non realizzate:
La rete gestita, a scartamento metrico, è lunga circa 384 km di cui 61 elettrificati in corrente continua a 1000 V (la linea Tirano-Sankt Moritz) e 323 elettrificati in corrente alternata a 11000 V (16 2/3 Hz).
Lungo di essa si trovano 84 gallerie (di cui quella del Vereina da 19,042 km - la più lunga d'Europa a scartamento ridotto - e quella dell'Albula da 5,865 km) e 383 tra ponti e viadotti. La pendenza massima della rete a corrente alternata è del 4,5%; quella della linea del Bernina raggiunge il 7%.
I punti di collegamento con le altre linee ferroviarie sono a Landquart, a Untervaz-Trimmis e a Coira con le Ferrovie Federali Svizzere, a Disentis/Mustér con la Matterhorn Gotthard Bahn MGB e a Tirano con le Rete Ferroviaria Italiana. Le stazioni tiranesi di RFI e FR sono adiacenti ma distinte.
Le linee esercite sono le seguenti:
Fino al 1972 la FR gestiva anche la tratta Bellinzona-Mesocco (ferrovia Mesolcinese), elettrificata in corrente continua a 1500 V. Dopo la definitiva dismissione da parte della FR, tale segmento è gestito dalla SEFT (Società per Esercizio Ferroviario Turistico di Bellinzona). Dal 1995 solo la porzione di 13 km Castione-Cama è stata ripristinata come ferrovia turistica infine dismessa il 27 ottobre 2013.
I treni della Ferrovia Retica, oggi tipicamente di colore rosso, agli inizi del Novecento presentavano una livrea di colore giallo, a simboleggiare l'alimentazione elettrica delle motrici.[16]
Locomotive:
Automotrici elettriche:
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