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La ferrovia Biel-Täuffelen-Ins è una linea ferroviaria a scartamento metrico della Svizzera..
Con l'apertura delle linee Berna-Neuchâtel (1901) e Friburgo-Morat-Ins (1903) nacque il desiderio tra le popolazioni dei comuni sulla sponda destra del lago di Bienne di un collegamento tra Bienne e Ins.
Nel 1908 l'Assemblea federale attribuì ad un comitato d'iniziativa la concessione per una linea a scartamento ridotto e trazione elettrica tra Bienne, Täuffelen e Ins; i lavori iniziarono nel luglio 1914 e il 4 aprile 1916 fu inaugurata la tratta tra Nidau e Siselen, cui seguì pochi mesi dopo (4 aprile 1917) il tronco tra Siselen ed Ins. Il prolungamento tra Nidau e Bienne fu aperto il 21 agosto 1926: sino ad allora i convogli proseguivano verso Bienne sui binari della rete tranviaria cittadina[1].
La linea fu gestita dalla società Seeländische Lokalbahnen Biel-Täuffelen-Ins (SLB), costituitasi il 14 febbraio 1912 con sede a Nidau[2], che con delibera assembleare del 1º settembre 1945 mutò ragione sociale in Biel-Täuffelen-Ins-Bahn (BTI) e spostò la sede sociale a Täuffelen[3].
A fine anni Cinquanta la ferrovia, ritenuta troppo onerosa, rischiò di essere sostituita da un'autolinea: solo la resistenza e il sostegno finanziario dei comuni interessati riuscì a salvarla[1].
Nel 1964 la BTI si associò all'accordo di cooperazione stipulato nel 1959 dalla ferrovia Soletta-Niederbipp (SNB) e dall'Oberaargau-Jura-Bahnen (OJB, nata l'anno prima dalla fusione di LJB e LMB). Tale accordo venne esteso nel 1983 alla Bielersee-Schifffahrts-Gesellschaft (BSSG) e nel 1984 alla Ligerz-Tessenberg-Bahn (LTB). Il consorzio prese nel 1985 il nome Oberaargau-Solothurn-Seeland-Transport (OSST)[4].
A seguito di diverse assemblee sociali tenutesi tra il 17 e il 24 giugno 1999 la BTI, la SNB, la Oberaargauischen Automobilkurse (OAK) e la Regionalverkehr Oberaargau (RVO, denominazione dal 1990 della OJB) si fusero (con effetto dal 1º gennaio 1999) nella Aare Seeland mobil (ASm), nuova esercente della linea[5].
La linea, a scartamento metrico, è lunga 21,2 km. È elettrificata a corrente continua con la tensione di 1.200 V. Il raggio di curva minimo è di 50 metri, la pendenza massima del 48 per mille. È interamente a binario unico[6][7].
[7] Stazioni e fermate | ||||||||
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per Losanna (FFS) | |||||||
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per La Chaux-de-Fonds (FFS) | |||||||
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0,000 | Biel/Bienne | ||||||
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galleria di Bienne (215 m) | |||||||
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scalo merci | |||||||
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per Biel Bahnhofplatz * 1926 † 1975 | |||||||
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per Basilea (FFS) e per Olten (FFS) | |||||||
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per Berna (FFS) | |||||||
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fiume Thielle | |||||||
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1,152 | Nidau | ||||||
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rete tranviaria di Bienne † 1948 | |||||||
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canale di Nidau-Büren (93 m) | |||||||
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1,667 | Nidau Beunden | ||||||
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2,139 | Ipsach | ||||||
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2,886 | Ipsach Herdi | ||||||
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4,245 | Sutz | ||||||
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4,968 | Lattrigen | ||||||
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6,316 | Mörigen | ||||||
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7,747 | Gerolfingen | ||||||
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8,810 | Täuffelen | ||||||
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10,200 | Hagneck | ||||||
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canale dell'Hagneck (78 m) | |||||||
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11,612 | Lüscherz | ||||||
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13,578 | Siselen Ausweiche | ||||||
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13,729 | Siselen-Finsterhennen | ||||||
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13,929 | Finsterhennen † 2015 | ||||||
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16,501 | Brüttelen | ||||||
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20,195 | Ins Dorf | ||||||
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per Berna (BLS) | |||||||
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per Friburgo (TPF) | |||||||
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21,200 | Ins | ||||||
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fossa per carrelli trasbordatori | |||||||
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per Neuchâtel (BLS) | |||||||
Manuale · Legenda · Convenzioni di stile |
La linea ha il suo capolinea, posto in sotterraneo, presso la stazione di Bienne: inaugurato il 22 maggio 1975, sostituiva il vecchio capolinea posto nella piazza della stazione[8]. Attraversato il fiume Thielle si arriva a Nidau. Superato il canale di Nidau-Büren si toccano Sutz-Lattrigen, Mörigen, Täuffelen (dove hanno sede il deposito e l'officina della linea) e Hagneck. Attraversato il canale dell'Hagneck la linea serve Lüscherz, Siselen, Finsterhennen e Brüttelen, terminando la corsa presso la stazione di Ins, nodo ferroviario situato sulle linee Berna-Neuchâtel e Friburgo-Morat-Ins.
All'apertura la ferrovia disponeva di quattro locomotori-bagagliaio a carrelli (Fe 4/4 1÷4) costruiti da Schlieren ed Oerlikon, due delle quali furono ricostruite nel 1925-1926 con un compartimento viaggiatori (BFe 4/4 3÷4). Nel 1947 le stesse aziende fornirono altre due elettromotrici (BFe 4/4 5÷6)[9].
Nel 1966 furono acquistate dalla Birsigtalbahn tre elettromotrici risalenti al 1905 (Be 4/4 7÷8 e BDe 4/4 9)[10].
Per rimpiazzare i rotabili della dotazione originaria a partire dal 1970 furono acquistate tre elettromotrici provenienti dalla SZB risalenti agli anni 1916-1924 (BDe 4/4 11÷13); altre quattro, risalenti al 1965, furono acquistate dalla SZB tra il 1975 e il 1977 (Be 4/4 1÷5)[10].
A partire dal 1985, in seguito alla creazione del consorzio OSST, i rotabili della BTI furono rinumerati[11].
Dal 1997 sono entrati in servizio una serie di elettrotreni Stadler (Be 2/6 501÷510)[11], ordinati a partire dal 1994 e prime unità costruite del tipo GTW 2/6[12]; altri tre GTW 2/6 sono stati acquistati nel 2017 dalla ferrovia Vevey-Blonay-Les Pléiades[13]. Dalla RVO fu rilevata nel 1997 l'elettromotrice Be 4/4 109 (rinumerata 521) costruita nel 1963 per la ferrovia Biasca-Acquarossa e venduta nel 2003 alla ferrovia turistica della Mesolcina[11].
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