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specie di orchidea Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
L'elleborina a labello sottile (Epipactis leptochila (Godfery) Godfery, 1921) è una piccola pianta erbacea perenne dai delicati fiori, appartenente alla famiglia delle Orchidacee.[2]
Elleborina a labello sottile | |
---|---|
Epipactis leptochila | |
Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Monocotiledoni |
Ordine | Asparagales |
Famiglia | Orchidaceae |
Sottofamiglia | Epidendroideae |
Tribù | Neottieae |
Genere | Epipactis |
Specie | E. leptochila |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Superdivisione | Spermatophyta |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Liliopsida |
Sottoclasse | Liliidae |
Ordine | Orchidales |
Famiglia | Orchidaceae |
Sottofamiglia | Epidendroideae |
Tribù | Neottieae |
Genere | Epipactis |
Specie | E. leptochila |
Nomenclatura binomiale | |
Epipactis leptochila (Godfery) Godfery, 1921 | |
Sinonimi | |
Epipactis viridiflora var. leptochila (bas.) |
Il termine Epipactis si trova per la prima volta negli scritti di Dioscoride Pedanio (Anazarbe in Cilicia, 40 circa - 90 circa) che fu un medico, botanico e farmacista greco che esercitò a Roma ai tempi dell'imperatore Nerone. L'origine di questo termine è sicuramente greca, ma l'etimologia esatta ci rimane oscura (qualche testo lo traduce con “crescere sopra”). Sembra comunque che in origine sia stato usato per alcune specie del genere Helleborus[3]. In tempi moderni il nome del genere fu creato dal botanico e anatomista germanico Johann Gottfried Zinn (1727 – 1759), membro tra l'altro dell'Accademia delle Scienze di Berlino, in una pubblicazione specifica sul genere Epipactis nel 1757.
L'epiteto specifico (leptochila) fa riferimento al piccolo labello.
Il binomio scientifico attualmente accettato (Epipactis leptochila) è stato proposto dal botanico Masters John Godfery (1856-1945) in una pubblicazione del 1921.
In lingua tedesca questa pianta si chiama Schmallippige Sumpfwurz; in francese si chiama Épipactis à labelle étroit; in inglese si chiama Narrow-lipped Helleborine.
È una pianta erbacea perenne alta da 20 a 70 cm. La forma biologica di questa orchidea è geofita rizomatosa (G rizh), ossia è una piante con un particolare fusto sotterraneo, detto rizoma, che ogni anno si rigenera con nuove radici e fusti avventizi. Queste piante, contrariamente ad altri generi delle orchidee, non sono “epifite”, ossia non vivono a spese di altri vegetali di maggiori proporzioni (hanno cioè un proprio rizoma).
Le radici sono secondarie da rizoma.
Le foglie, a disposizione spiralata lungo il fusto, sono intere a forma lanceolata con apice acuto; sono sessili, appena amplessicauli. La lamina è quasi piana e con diverse nervature longitudinali. Quelle superiori sono progressivamente più ristrette.
L'infiorescenza è un racemo terminale, allungato e lineare con fiori penduli e pedicellati; la disposizione è leggermente unilaterale. Alla base del pedicello sono presenti delle brattee erbacee a forma lanceolata. Queste brattee sono di tipo fogliaceo e quelle più basse sono molto simili alle foglie superiori, mentre quelle superiori sono progressivamente più piccole; tutte sono pendule come i fiori. I fiori sono resupinati, ruotati sottosopra tramite torsione del pedicello (e non dell'ovario come nel genere Cephalanthera).
I fiori sono ermafroditi ed irregolarmente zigomorfi, pentaciclici (perigonio a 2 verticilli di tepali, 2 verticilli di stami, 1 verticillo dello stilo). I fiori all'esterno sono colorati normalmente di verde, mentre all'interno sono biancastri con sfumature violette. Dimensione del fiore: 10 – 15 mm.
Il frutto è una capsula obovoide (o esagonale) a più coste contenente moltissimi, minuti semi. Anche le capsule, come i fiori, sono orizzontali o pendule.
Queste piante si riproducono tramite l'impollinazione: sono piante nettarifere, quindi abbiamo una impollinazione entomofila (imenotteri e ditteri).
Dal punto di vista fitosociologico la specie Epipactis leptochila appartiene alla seguente comunità vegetale[6]:
Il genere Epipactis, insieme al genere Cephalanthera, appartiene alla sottofamiglia delle Epidendroideae caratterizzata dall'avere lo stame (l'unico fertile) ripiegato sopra il ginostemio e il labello composto da due pezzi distinti: ipochilo e epichilo[7][8]; e al livello inferiore alla tribù Neottieae[3].
Il numero cromosomico di E. leptochila è: 2n = 36[9]
Sono state descritte le seguenti sottospecie e varietà:[2]
In genere tutte le Epipactis sono abbastanza simili nella forma del fiore. Qui ricordiamo alcune specie (tralasciando le varie sottospecie) quali:
Come tutte le orchidee è una specie protetta e quindi ne è vietata la raccolta e il commercio ai sensi della Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione (CITES).[11]
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