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special del 1990 diretto da Mitsuo Hashimoto Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Dragon Ball Z - Le origini del mito (ドラゴンボールZ たったひとりの最終決戦〜フリーザに挑んだZ戦士 孫悟空の父〜?, Doragon Bōru Zetto Tatta Hitori no Saishū Kessen ~Furīza ni Idonda Zetto-senshi Kakarotto no Chichi~, lett. "Dragon Ball Z: Una solitaria, decisiva battaglia - Il padre del guerriero Z Kakaroth, che sfidò Freezer")[1] è il primo speciale televisivo tratto della serie anime Dragon Ball Z, a sua volta basata sul manga Dragon Ball. Fu originariamente trasmesso in Giappone su Fuji Television il 17 ottobre 1990, tra gli episodi 63 e 64 della serie TV, totalizzando il 23,6% di share.[2] Lo speciale approfondisce alcuni fatti raccontati nell'opera originale, ovvero gli ultimi giorni di vita di Bardack (padre del protagonista del manga Son Goku) e il genocidio dei Saiyan da parte del tiranno galattico Freezer. In Italia lo speciale fu inizialmente distribuito in VHS nel 1998, mentre la prima trasmissione televisiva avvenne il 14 luglio 2001 su Rai 2.[3]
Dragon Ball Z - Le origini del mito | |
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ドラゴンボールZ たったひとりの最終決戦〜フリーザに挑んだZ戦士 孫悟空の父〜 (Doragon Bōru Zetto Tatta Hitori no Saishū Kessen ~Furīza ni Idonda Zetto-senshi Kakarotto no Chichi~) | |
Copertina del DVD italiano
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Genere | azione, fantascienza |
Film TV anime | |
Regia | Mitsuo Hashimoto |
Soggetto | Akira Toriyama |
Sceneggiatura | Takao Koyama, Katsuyuki Sumisawa |
Char. design | Minoru Maeda, Katsuyoshi Nakatsuru |
Dir. artistica | Tomoko Yoshida |
Musiche | Shunsuke Kikuchi |
Studio | Toei Company, Bird Studio, Toei Animation |
Rete | Fuji Television |
1ª TV | 17 ottobre 1990 |
Rapporto | 4:3 |
Durata | 48 min |
Editore it. | Dynamic Italia (home video) |
Rete it. | Rai 2 |
1ª TV it. | 14 luglio 2001 |
Dialoghi it. | Luciano Setti (doppiaggio originale)
Tullia Piredda, Manuela Scaglione (ridoppiaggio) |
Studio dopp. it. | Coop. Eddy Cortese (doppiaggio originale)
Merak Film (ridoppiaggio) |
Dir. dopp. it. | Fabrizio Mazzotta (doppiaggio originale)
Paolo Torrisi (ridoppiaggio) |
Seguito da | Dragon Ball Z: La storia di Trunks |
Nel 2011 è stato pubblicato il manga Dragon Ball: Episode of Bardock, che funge da sequel allo speciale. In questa storia controfattuale, Bardack sopravvive al genocidio dei Saiyan venendo spedito nel passato, dove si trova a combattere contro Chilled, antenato di Freezer. Nello stesso anno il manga è stato adattato in un cortometraggio anime omonimo.
Sul pianeta Vegeta è appena nato Kakaroth, figlio del Saiyan Bardack. Il piccolo, di basso potenziale combattivo, verrà inviato in un pianeta remoto (la Terra) al fine di distruggervi ogni forma di vita. Nel frattempo, Bardack e la sua squadra stanno facendo la stessa operazione sul pianeta Kanassa. Dopo che l'incarico è stato apparentemente completato, Bardack e l'equipaggio si riposano e celebrano la loro vittoria, fino a quando, improvvisamente, un guerriero kanassiano, sopravvissuto all'attacco, coglie Bardack di sorpresa e lo colpisce al collo, donandogli il "dono" di vedere il futuro. Il guerriero Kanassiano fa a Bardack una terribile previsione, svelandogli che di lì a poco tutti i membri della sua razza verranno uccisi esattamente come è accaduto a lui, prima di venire ucciso dal Saiyan. Bardack così acquisisce la capacità di vedere la distruzione del pianeta Vegeta e lo sterminio dei Saiyan da parte di Freezer, nonché il futuro del proprio figlio.
Bardack inizialmente respinge le visioni senza dargli importanza e, dopo essersi ristabilito, va ad unirsi alla sua squadra sul pianeta Mith, ma scopre ben presto che i suoi amici sono stati uccisi. Riesce comunque a parlare con il morente Toma, che gli dice che Freezer ha ordinato l'attacco perché spaventato dal crescente potere dei Saiyan. Inorridito e poi furioso dalle parole del suo compagno caduto, Bardack gli pulisce il viso con il fazzoletto che Toma portava al braccio, ora sporco del suo sangue e lo avvolge sulla propria fronte, come fosse una bandana, per poi uccidere i responsabili. Pochi istanti dopo, però arriva Dodoria, scagnozzo di Freezer, che riesce a sopraffare Bardack facilmente e crede di ucciderlo. Seppur gravemente ferito, Bardack riesce a tornare al pianeta Vegeta.
Tramite le sue visioni sempre più chiare, Bardack si rende conto che Freezer vuole distruggere l'intero popolo dei Saiyan annientando il loro pianeta. Purtroppo, non riesce a convincere gli altri Saiyan del pericolo imminente e, senza altra scelta, decide di affrontare Freezer da solo. Dopo aver superato le guardie di Freezer, Bardack lancia un grande attacco energetico al tiranno stesso, aspettandosi una sicura vittoria. Tuttavia, Freezer contrappone all'attacco con la sua Supernova, che distrugge Bardack, molte delle sue guardie e il pianeta Vegeta stesso. Mentre sta morendo, Bardack ha un'ultima visione del futuro: suo figlio Kakaroth di fronte a Freezer sul pianeta Namecc. Essendo certo che Kakaroth sconfiggerà Freezer, Bardack sorride mentre si disintegra insieme al pianeta, dicendo telepaticamente a suo figlio (ormai diretto verso la Terra) di vendicare i Saiyan.
Altrove, Vegeta, avendo appena completato una missione su un mondo lontano, viene informato da Nappa della distruzione del suo pianeta natale a causa dell'impatto con un enorme meteorite. L'orgoglio di Vegeta gli impedisce di esprimere il suo shock, rimanendo esteriormente impassibile. Poco dopo, la navicella spaziale di Kakaroth atterra sulla Terra, dove viene trovata da un uomo anziano di nome Son Gohan. Il vecchio decide di fare da nonno adottivo al piccolo, e lo chiama Son Goku, prendendo l'impegno di farne un campione di arti marziali.
Oltre alla classica sigla d'apertura "Cha-La Head-Cha-La", lo special presenta due nuove canzoni. La prima è un omaggio al singolo synth pop Solid State Survivor degli Yellow Magic Orchestra, Solid State Scouter (「ソリッド・ステート・スカウター」?, "Soriddo Sutēto Sukautā") di Yasunori Iwasaki, eseguita dai Tokio con la Dragon Magic Orchestra, che si sente per due volte nello speciale ed è stata in seguito utilizzata in alcuni videogiochi. La seconda è Hikari no tabi (「光の旅」? lett. "Viaggio di luce") di Dai Satō e Chiho Kiyoka, cantata da Hironobu Kageyama e KUKO durante i titoli di coda.
Il primo doppiaggio italiano dello speciale, usato per l'uscita in VHS e per le trasmissioni TV precedenti al 2003, fu eseguito dalla Coop. Eddy Cortese di Roma e diretto da Fabrizio Mazzotta su dialoghi tradotti da Irene Cantoni e adattati da Luciano Setti, con un cast differente da quello della serie TV. La terminologia fu mantenuta fedele alla versione italiana del manga.
Lo speciale fu ridoppiato nel 2003 dal cast italiano di Dragon Ball Z per la trasmissione in due episodi (intitolati "Il padre di Goku" e "La distruzione del pianeta Vegeta") su Italia 1 nella serie Dragon Ball: La saga. Il ridoppiaggio fu effettuato dalla Merak Film di Milano e curato da Paolo Torrisi, con dialoghi in buona parte trascritti da quelli del primo doppiaggio. Tuttavia ci sono varie differenze in questo adattamento rispetto al precedente. Tra le principali:
Il ridoppiaggio è stato poi utilizzato per le successive trasmissioni TV e per l'uscita in DVD.
L'edizione VHS dello speciale fu prodotta da Dynamic Italia e distribuita da Terminal Video Italia nel 1998. La VHS conteneva lo special con il primo doppiaggio.
L'edizione DVD fu prodotta da Dynit, nuova incarnazione della Dynamic Italia. L'11 novembre 2006 fu distribuita in edicola da De Agostini, mentre la distribuzione sul mercato avvenne l'11 aprile 2007 a opera della Terminal Video Italia. Mentre il master video è un semplice riversamento dalla precedente VHS, l'audio è disponibile in italiano in Dolby Digital 5.1 e in giapponese in 2.0. Poiché la versione italiana dello speciale fu concessa da RTI, il DVD contiene esclusivamente il ridoppiaggio. Sono inclusi inoltre i sottotitoli in italiano e, come extra, landscapes e schede sui personaggi.
Il 12 gennaio 1993 Shūeisha pubblicò un anime comic con le foto dello speciale,[5] che fu importato in Italia da Star Comics nel luglio 2000.[6]
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