assemblea del Sacro Romano Impero Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Il Reichstag (/ˈʀaɪ̯xsˌta:k/) o Dieta imperiale fu il massimo organo legislativo del Sacro Romano Impero. La sua evoluzione nei secoli portò questa sorta di parlamento di príncipi ad essere composto dai rappresentanti degli stati tedeschi che componevano l'impero, distinti in tre collegi elettorali (grandi elettori, principi e conti, città imperiali).
Dieta imperiale | |
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Stato | Sacro Romano Impero |
Istituito | 803 |
da | Carlo Magno |
Soppresso | 1806 |
da | Dissoluzione del Sacro Romano Impero |
Successore | Dieta della Confederazione (Confederazione del Reno) |
Sede | Vari luoghi (specialmente nei Kaiserpfalz) (803-1663) Ratisbona (1663-1806) |
Dal 1663 fu di fatto permanentemente in funzione (Immerwährender Reichstag), con sede a Ratisbona, in quanto i rappresentanti che lo componevano vi lavoravano tutto l'anno anche come plenipotenziari dei rispettivi principi deleganti. Tuttavia, era una perpetuità implicita non essendovi alcun documento ufficiale che la sancisse.
Esso operò ininterrottamente fino alla sua soppressione unilaterale, di dubbia legittimità costituzionale, da parte dell'imperatore Francesco II d'Asburgo su pressione di Napoleone Bonaparte: nell'agosto del 1806 fu dichiarata così la fine dell'impero millenario. Per tradizione, con la cessazione del Sacro Romano Impero, continuarono ad essere chiamati Reichstag i parlamenti tedeschi nelle loro costituzioni successive.
Il termine Reichstag si compone delle parole tedesche Reich (reame ma anche impero, o più genericamente paese di una certa importanza) e -tag (assemblea; qui il termine indica "giorno" in senso di "data dell'assemblea"; affine a dieta, derivante dal latino dies "giorno"). Il termine latino corrispondente era curia imperialis e tale dicitura era utilizzata soprattutto nella documentazione ufficiale prima del XVIII secolo.
La Dieta del Sacro Romano Impero esercitò spesso la propria influenza sulla politica imperiale. Ecco perché alcuni storici definiscono Sacro Romano Impero come una "repubblica oligarchica di principi tedeschi" di cui l'imperatore era il presidente, almeno formalmente elettivo (anche se a più riprese gli imperatori in carica riuscirono a far valere la successione dinastica).
Come supremo organo decisionale della costituzione imperiale, il Reichstag esprimeva la diretta volontà dei principi che vi erano rappresentati con propri deputati; non fu quindi un vero parlamento ma un organo rappresentativo dei maggiori principi tedeschi.
Il ruolo e la funzione della Dieta imperiale si sono evoluti nel corso dei secoli, come l'Impero stesso, con le tenute e i territori separati che aumentavano il controllo dei propri affari a spese del potere imperiale. Inizialmente, non c'era né un orario né un luogo fissi per la Dieta. Iniziò come una convenzione dei duchi delle vecchie tribù Germaniche che formavano il Regno franco quando dovevano essere prese decisioni importanti, probabilmente in base all'antica legge germanica in base alla quale ogni leader faceva affidamento sul supporto dei suoi uomini di spicco. Nel Medioevo antico e alto queste assemblee non erano ancora istituzionalizzate, ma si tenevano quando necessario su decisione del re o dell'imperatore. Non erano ancora chiamate Dieta, ma Hoftag (giorno di corte). Di solito si tenevano nei palazzi imperiali (Kaiserpfalz).
Ad esempio, già sotto l'imperatore Carlo Magno durante le guerre sassoni, un Hoftag, secondo gli Annali reali franchi, si riunì a Paderborn nel 777 e stabilì leggi sui sassoni sottomessi e altre tribù. Nell'803, l'imperatore franco emanò la versione finale della Lex Saxonum.
Alla Dieta del 919 a Fritzlar i duchi elessero il primo re dei Germani, che era un Sassone, Enrico l'Uccellatore, superando così la rivalità di lunga data tra Franchi e Sassoni e gettando le basi per il regno tedesco. Dopo la conquista dell'Italia, la Dieta di Roncaglia del 1158 finalizzò quattro leggi che avrebbero alterato in modo significativo il governo dell'Impero, segnando l'inizio del costante declino del potere centrale a favore dei duchi locali. La Bolla d'oro del 1356 cementò il concetto di "governo territoriale" (Landesherrschaft), il governo ampiamente indipendente dei duchi sui rispettivi territori, e limitò anche il numero di elettori a sette. Il Papa, contrariamente al mito moderno, non fu mai coinvolto nel processo elettorale, ma solo nel processo di ratifica e incoronazione di chiunque i Principi Elettori scegliessero.
Fino alla fine del XV secolo la Dieta non fu formalizzata come istituzione. Invece, i duchi e gli altri principi si riunivano irregolarmente alla corte dell'imperatore. Queste assemblee erano solitamente chiamate Hoftag (dal tedesco Hof "corte"). Solo a partire dal 1489 la Dieta fu chiamata Reichstag, e fu formalmente divisa in collegia ("collegi").
Inizialmente, i due collegi erano dei principi elettori e dei restanti duchi e principi. In seguito, le città imperiali con immediatezza imperiale divennero repubbliche oligarchiche indipendenti da un sovrano locale, soggette solo all'imperatore stesso, e riuscirono a essere accettate come terze parti.
Diversi tentativi di riformare l'Impero e porre fine alla sua lenta disintegrazione, a partire dalla Dieta del 1495, non ebbero molto effetto. Al contrario, questo processo fu accelerato con la Pace di Westfalia del 1648, che vincolava formalmente l'Imperatore ad accettare tutte le decisioni prese dalla Dieta, privandolo di fatto dei suoi pochi poteri rimanenti. Da allora fino alla sua fine nel 1806, l'Impero non fu molto più di un insieme di stati ampiamente indipendenti.
Probabilmente le diete più famose furono quelle tenute a Worms nel 1495, dove fu promulgata la Riforma imperiale, e nel 1521, dove Martin Lutero fu bandito (Editto di Worms), le diete di Spira del 1526 e del 1529 (Protesta a Spira), e diverse a Norimberga (Dieta di Norimberga). Solo con l'introduzione della Dieta perpetua di Ratisbona nel 1663 la Dieta si riunì permanentemente in una sede fissa.
La Dieta imperiale di Costanza si aprì il 27 aprile 1507;[1] riconobbe l'unità del Sacro Romano Impero e fondò la Camera imperiale, la Corte suprema dell'impero.
Nel 1663 venne istituita la "Dieta perpetua" (immerwährender Reichstag), con sede a Ratisbona, assemblea permanente dei rappresentanti degli ordini o Collegi elettorali che dal 1648 erano divenuti tre (Grandi Elettori, Principi e conti, Città imperiali). Essa rappresentava i soli principi tedeschi e non più i loro popoli.[2]
Sino al 1663 la dieta imperiale fu convocata una quarantina di volte, e si riunì per un periodo che poteva andare da alcune settimane fino a qualche mese. Quando non era ancora un'istituzione permanente dell'impero, la dieta aveva inizio con la lettura della "Proposizione Imperiale", ovvero l'ordine del giorno, che era stabilito dall'imperatore, e terminava con la lettura e la promulgazione delle decisioni della dieta per mezzo del documento noto come recesso imperiale (in latino: recessus imperii; in tedesco: Reichsabschied). L'ultima dieta prima dell'istituzione della dieta perpetua fu convocata a Ratisbona, per trattare argomenti che non erano stati considerati dalla pace di Vestfalia.
Non esiste alcuna decisione formale che fece di quella del 1663 la dieta "perpetua", ma ciò era implicito nelle disposizioni della pace di Vestfalia. La dieta - secondo l'opinione della moderna storiografia - non divenne mai un vero parlamento, né un organo permanente di rappresentanza del popolo, ma rimase un'istituzione che rappresentava stati e i principi elettori. Divenne ben presto una riunione di rappresentanti, cui ben raramente prendevano parte i principi imperiali. Non per questo la sua importanza può essere considerata marginale: anche l'atto che, di fatto, pose fine al Sacro Romano Impero (Reichsdeputationshauptschluss) venne deliberato dalla Dieta.
Era composto dagli "Stati dell'impero" cioè da quelle entità sovrane (Reichsstände) che avevano diritto di seggio e di voto nella Dieta perpetua che dal 1667 si teneva al Reichstag di Ratisbona. Tali stati erano distinti e suddivisi per collegi elettorali, per fede religiosa, e distribuiti nei 10 circoli o Province dell'impero per un totale di 108 voti e seggi. Il numero dei suoi componenti fu sempre fluttuante fino alla fine, sia nel numero dei Grandi Elettori che in quello dei Principi. Gli Elettori, inizialmente sette, arrivarono a raggiungere a metà del XVIII secolo il numero di nove membri, con l'aggiunta del regno di Boemia, reintrodotto per volontà di Maria Teresa d'Asburgo. Il numero dei Principi ecclesiastici fu intorno alle 37 unità con relativi voti, dopo le soppressioni avvenute con il protestantesimo; quello dei Principi laici di circa 63 con l'aggiunta dei "Nuovi Principi" introdotti dalla metà del XVII secolo e 9 terre secolarizzate (ex principati ecclesiastici passati a principi protestanti). Con la Pace di Westfalia del 1648, vi fu aggiunto con diritto di voto anche il Collegio delle libere città imperiali che poteva esprimere il proprio voto solo dopo che gli altri due collegi avevano raggiunto voto unanime.
Gli stati sovrani aventi diritto di voto (Reichsstände) avevano un preciso ordine di precedenze. Di seguito si elencano gli stati suddivisi per collegi elettorali, secondo l'ordine di precedenza di voto ed indicando tra parentesi il circolo imperiale di appartenenza:
Dopo trecento anni, in seguito alla Guerra dei Trent'anni vennero creati altri due elettori:
Con la Pace di Luneville le gravose condizioni imposte da Napoleone sconvolsero la struttura dell'impero. Anche la composizione della sua Dieta fu profondamente mutata nella presenza dei suoi membri. Molti dei principati ecclesiastici scomparvero, venendo assorbiti dai principati laici che ampliarono i propri possessi. Nuovi principi furono introdotti con diritto di voto al Reichstag. I tre collegi elettorali che componevano il Reichstag subirono così delle trasformazioni.
Il Consiglio del Grandi Elettori vide aboliti i due elettorati ecclesiastici di Treviri e di Colonia, mentre quello di Magonza fu cambiato in quello di Aschaffenburg. Furono aggiunti nel collegio i nuovi elettori di Salisburgo, Assia Kassel, Württemberg e Baden e tali rimasero fino alla fine dell'impero, nonostante le richieste dello zar di Russia di creare un nuovo elettorato in favore del Ducato di Meclemburgo-Schwerin.
Il consiglio dei Grandi elettori è così composto:
Il collegio dei Principi raggiunge invece, dopo il 1801, 131 voti e seggi:
Il collegio delle città imperiali continuò ad esistere sebbene molte città fossero progressivamente annesse dai vari principati limitrofi:
Con la caduta del Sacro Romano Impero e la costituzione post-napoleonica della Confederazione Germanica (Deutscher Bund, 1815) venne ricostituito il Reichstag a Francoforte con gli stati superstiti:
Con il nuovo Impero tedesco (Deutsches Reich) la sede del Reichstag divenne finalmente Berlino. Era presieduto dai capi di governo prussiani e cancellieri dell'impero e dai deputati eletti a suffragio universale diretto. Il Reichstag imperiale non aveva di fatto alcuna influenza decisionale sulla politica imperiale ormai dominata dai prussiani. Infatti era affiancato dal Bundesrat, l'assemblea dei rappresentanti dei 25 principi tedeschi superstiti federati con la Prussia, dove l'imperatore assumeva la figura di sovrano quasi assoluto. A tale proposito si parlava di Kaiserreich, individuando con tale termine la monarchia federale tedesca a differenza dell'antico Reich che designava il primo impero come entità statale, ma senza individuarne la forma monarchica. Nella costituzione imperiale del 1871, il Reichstag era formato da 382 membri eletti a suffragio universale, diretto ed a scrutinio segreto, che esercitava, con un mandato di 5 anni, il potere legislativo insieme al Consiglio federale (Bundesrat) in un sistema bicamerale perfetto, dove, cioè, l'accordo delle maggioranze di entrambe le camere era necessaria e sufficiente per l'approvazione di ogni legge. Di tale composizione ben 236 deputati erano prussiani. Questa costituzione, però, subordinava l'assemblea nazionale a quella federale, in quanto il Reichstag poteva non essere convocato al momento della convocazione del Bundesrat, ma non l'inverso. Va aggiunto, inoltre, che la dieta non influenzava né esprimeva alcun voto sul Cancelliere, la cui nomina era esclusivamente affidata all'arbitrio dell'Imperatore.
La Costituzione della Repubblica di Weimar (1919), affidava il potere legislativo esclusivamente al Reichstag. Il Reichsrat poteva solo opporsi alle leggi approvate dalla dieta, provocando una procedura di conciliazione tra le due camere, la quale se non portava ad una conclusione positiva avrebbe condotto ad un referendum o alla promulgazione della legge o alla sua non promulgazione a seconda che la dieta avesse espresso il suo voto favorevole con una maggioranza dei due terzi. Al Reichstag, inoltre, veniva attribuita la nomina del governo, infatti, il Cancelliere ed i ministri, benché nominati dal Presidente della Repubblica, avevano bisogno della fiducia della camera "nazionale", senza la quale erano obbligatorie le dimissioni.
Dopo la seconda guerra mondiale il Reichstag, nella Repubblica Federale Tedesca, è stato sostituito dal Bundestag (Dieta federale), unico detentore del potere legislativo federale, mentre nella Repubblica Democratica Tedesca dalla Camera del popolo, legislatore unicamerale. Il Bundesrat, infatti, ha solo il potere di ritardare l'approvazione delle leggi o di promuoverne delle modifiche. I rapporti con l'esecutivo sono disciplinati dall'articolo 63 della legge fondamentale, il quale dispone che il Cancelliere federale sia eletto senza dibattito dalla Dieta federale su proposta del Presidente federale. La medesima camera può esprimere la propria sfiducia solo eleggendone uno nuovo contestualmente (cosiddetta sfiducia costruttiva).
Vi fu un Reichstag in Austria nel 1848-1849; il termine fu successivamente evitato e nel 1861 fu introdotto il Reichsrat per sottolineare la sua funzione meramente consultiva nei confronti dell'imperatore. Con il compromesso austro-ungarico del 1867, tuttavia, anche il parlamento ungherese si poté chiamare con il termine Reichstag.
Dopo la formazione del nuovo Impero tedesco nel 1871, la Commissione storica dell'Accademia bavarese delle scienze iniziò a raccogliere i registri imperiali (Reichsakten) e i registri delle diete imperiali (Reichstagsakten). Nel 1893 la commissione pubblicò il primo volume. Attualmente vengono raccolti e studiati gli anni 1524-1527 e gli anni fino al 1544. Un volume che tratta della Dieta di Ratisbona del 1532, comprese le trattative di pace con i protestanti a Schweinfurt e Norimberga, di Rosemarie Aulinger di Vienna è stato pubblicato nel 1992.
Anno | Posto | Presidente | Tema |
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754 | Quierzy-sur-Oise | Pipino il Breve | Donazione di Pipino a papa Stefano II |
777 | Paderborn | Carlo Magno | Prima Dieta in terra sassone, il duca Widukind si rifiutò di presentarsi |
782 | Lippspringe | Carlo Magno | Divisione della Sassonia in Gaue sotto i conti franchi |
788 | Ingelheim am Rhein | Carlo Magno | Deposizione del duca Tassilone III di Baviera |
799 | Paderborn | Carlo Magno | Carlo Magno approva con papa Leone III la sua installazione come imperatore |
806 | Dietenhofen | Carlo Magno | Divisione dell'Impero Carolingio tra Pipino d'Italia, Carlo il Giovane e Ludovico il Pio |
817 | Aquisgrana | ||
826 | Sconosciuto | Invito dei Sorbi | |
829 | Worms | ||
831 | Aquisgrana | ||
835 | Dietenhofen | Ludovico il Pio | |
838 | Spira | Ludovico il Pio | |
872 | Forchheim | Ludovico II il Germanico | |
874 | Forchheim | Ludovico II il Germanico | Discussione e regolamentazione dell'eredità |
887 | Trebur | ||
889 | Forchheim | Arnolfo di Carinzia | |
892 | Forchheim | Arnolfo di Carinzia | Preparare una guerra contro gli slavi |
896 | Forchheim | Arnolfo di Carinzia | |
903 | Forchheim | Ludovico IV il Fanciullo | Esecuzione del ribelle Babenberg Adalhard |
907 | Forchheim | Ludovico IV il Fanciullo | Consiglio sugli attacchi magiari |
911 | Forchheim | Elezione di Corrado di Franconia Re | |
914 | Forchheim | Corrado di Franconia | Guerra contro Arnolfo I di Baviera |
919 | Fritzlar | ||
926 | Worms | Enrico l'Uccellatore | |
952 | sui prati del Lech vicino ad Augusta | Ottone I | |
961 | Forchheim | Ottone I | |
967 | Ravenna | Ottone II | |
972 | Quedlinburg | Ottone I celebrò il matrimonio di suo figlio con la principessa bizantina Teofano e molti stranieri vennero a festeggiare con loro. Gli inviati ungheresi vennero a chiedere sacerdoti missionari. | |
976 | Ratisbona | ||
978 | Dortmund | Ottone II | Guerra contro la Francia in autunno |
983 | Verona | Elezione di Ottone III | |
985 | Sconosciuto | Fine dell'usurpazione di Enrico il Litigioso | |
993 | Dortmund | Ottone III | |
1018 | Nimega | Enrico II | Preparazione della battaglia di Vlaardingen |
1030 | Minden | Corrado II | |
1066 | Trebur | ||
1076 | Worms | Enrico IV | |
1077 | Augusta | ||
1098 | Magonza | Enrico IV | |
1105 | Ingelheim am Rhein | Enrico IV | |
1119 | Trebur | Enrico IV | |
1122 | Worms | Enrico V | |
1126 | Spira | Enrico V | |
1146 | Spira | Corrado III | Decisione di partecipare alla seconda crociata |
1147 | Francoforte | Corrado III | |
1152 | Dortmund, Merseburg | Federico I Barbarossa | |
1154 | Goslar | ||
1157 | Bisanzio | Federico I Barbarossa | |
1158 | Dieta di Roncaglia nel piacentino | Federico I Barbarossa | |
1165 | Würzburg | Federico I Barbarossa | |
1168 | Bamberga | Federico I Barbarossa, Enrico VI | |
1178 | Spira | Federico I Barbarossa | |
1180 | Gelnhausen | Federico I Barbarossa, Enrico VI | Investitura dell'arcivescovo di Colonia con il Ducato di Westfalia |
1181 | Erfurt | Enrico VI | Esilio di Enrico il Leone |
1188 | Magonza | Enrico VI | |
1190 | Schwäbisch Hall | Enrico VI | Abolizione del Ducato della Bassa Lorena |
1193 | Spira | Enrico VI | Processo di Riccardo I |
1196 | Francoforte | Enrico VI | |
1205 | Spira | Filippo di Svevia | |
1213 | Spira | Federico II | Federico fa seppellire nella cattedrale di Spira suo zio Filippo di Svevia, assassinato nel 1208 a Bamberga. |
1235 | Magonza | Federico II | |
1273 | Spira | Rodolfo I | |
1287 | Würzburg | Adolfo di Nassau | |
1309 | Spira | Enrico VII | |
1338 | Francoforte | ||
1356 | Norimberga | Carlo IV | Emissione della Bolla d'Oro |
1379 | Francoforte | ||
1384 | Spira | ||
1389 | Eger | Venceslao | Pace di Eger |
1414 | Spira | Sigismondo | |
1444 | Spira | Federico III | |
1487 | Spira | Federico III | |
1487 | Norimberga | Federico III | |
1488 | Esslingen am Neckar | Federico III | Formazione della Lega Sveva |
1495 | Worms | Massimiliano I | Riforma imperiale; Gemeiner Pfennig in seguito alla guerra sveva |
1496/97 | Lindau | ||
1497/98 | Friburgo | ||
1500 | Augusta | ||
1505 | Colonia | Arbitrato che pose fine alla guerra di successione di Landshut | |
1507 | Costanza | ||
1512 | Treviri, Colonia | 10 circoli imperiali | |
1518 | Augusta | ||
1521 | Worms | Carlo V | Dieta di Worms, divieto di Martin Lutero, editto di Worms |
1522 | Norimberga I | ||
1522/23 | Norimberga II | ||
1524 | Norimberga III | ||
1526 | Spira I | Dieta di Spira, sospensione dell'editto di Worms | |
1529 | Spira II | Dieta di Spira, ripristino dell'editto di Worms , protesta a Spira . Proclamazione del Wiedertäufermandat di condanna degli anabattisti. | |
1530 | Augusta | Dieta di Augusta presentazione della Confessione di Augusta | |
1532 | Ratisbona | Constitutio Criminalis Carolina | |
1541 | Ratisbona | ||
1542 | Spira | ||
1542 | Norimberga | ||
1543 | Norimberga | ||
1544 | Spira | ||
1548 | Augusta | Interim di Augusta | |
1550/51 | Augusta | ||
1555 | Augusta | Pace di Augusta | |
1556/57 | Ratisbona | Ferdinando I | |
1559 | Augusta | ||
1566 | Augusta | ||
1567 | Ratisbona | ||
1570 | Spira | La fanteria dell'Impero ottenne un codice militare completo | |
1576 | Ratisbona | ||
1582 | Augusta | ||
1594 | Ratisbona | ||
1597/98 | Ratisbona | ||
1603 | Ratisbona | ||
1608 | Ratisbona | ||
1613 | Ratisbona | ||
1640–41 | Ratisbona | ||
1653–54 | Ratisbona | Ferdinando III | Ultimo recesso (Jüngster Reichsabschied, recessus imperii novissimus) |
1663–1806 | Nella Reichssaal
del municipio di Ratisbona come Dieta perpetua |
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