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insieme di pratiche e di tradizioni legate alla cottura e alla preparazione di cibi e bevande Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
La cucina (dal latino coquere, "cuocere")[1] è l'arte, la scienza e il mestiere di modificare gli alimenti per renderli più appetibili, digeribili, nutrienti o sicuri. È un'arte sinestetica[2], il cui messaggio passa attraverso sapori, profumi, sensazioni tattili (consistenze, temperature), sensazioni visive e, in una certa misura, anche suoni.[senza fonte]
La storia della cucina riguarda l'insieme di pratiche e tradizioni legate alla produzione di materie prime, alla loro conservazione ed alla preparazione di cibi e bevande destinate all'alimentazione umana, ad esempio utilizzando il metodo della cottura. Ogni singola regione geografica solitamente si differenzia anche da quelle immediatamente vicine in quanto influenzata dalle materie prime disponibili e dalle tradizioni specifiche, sino ad arrivare a particolari precetti religiosi. Anche l'uso degli accessori per consumare il cibo influisce sulla cucina, come avviene con l'uso delle bacchette, delle posate o con la consuetudine di utilizzare direttamente le mani.
Lo sviluppo delle tecniche di produzione e di conservazione degli alimenti, di immagazzinamento e trasporto, unito all'aumento degli scambi interculturali (favoriti dal turismo e dai flussi migratori), ha portato alla diffusione di cucine etniche accanto alla cucina tradizionale, alla modifica di abitudini secolari portate a conoscere prodotti industriali. A partire dalla fine del XX secolo la riscoperta della tradizione, la moda e la spinta ai consumi in alcuni Paesi ha prodotto una continua ricerca anche di nuove preparazioni e sperimentazioni da parte di numerosi chef. La cucina ha una forte valenza culturale e con l'enologia, ed in generale la gastronomia, è un aspetto che caratterizza lo stile di vita delle varie popolazioni.
L'umanità alle sue origini sperimentò la cottura esponendo la carne e altri alimenti al calore del fuoco scoprendo la cottura come metodo di preparazione dei cibi, e da allora questo cammino non si è mai interrotto.
La cucina italiana tradizionale, ancor più di quella di altri paesi mediterranei, è molto ricca e variegata. Tale situazione è dovuta anche ai diversi contributi delle culture e dei popoli che sono arrivati sul territorio italiano: greci, etruschi, romani, arabi, normanni, austriaci, spagnoli, francesi e così via. Questi contributi culturali, uniti alla grande varietà climatica, ambientale e geopolitica del Paese, hanno portato ad una situazione quasi unica al mondo, in tal modo la cucina italiana viene apprezzata (ed imitata) nel mondo per la sua varietà e la sua qualità (legata alle materie prime ed alla loro preparazione). La varietà è resa evidente dal numero delle cucine regionali e dalle loro molteplici specialità.
Diversi tratti distintivi della cucina italiana comprendono molti elementi considerati tipici della dieta mediterranea.
A partire dai primi anni novanta si è risvegliato nel pubblico un notevole interesse per la gastronomia e l'enologia, e numerose associazioni si occupano della riscoperta e della salvaguardia delle tradizioni regionali italiane (ad esempio Slow Food e l'Accademia italiana della cucina).
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