Contrada del Drago

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Contrada del Drago

La Contrada del Drago è una delle diciassette suddivisioni storiche della città toscana di Siena. Prende parte al Palio di Siena.

Fatti in breve Contrada del Drago Contrade di Siena, Stemma ...
Contrada del Drago
Contrade di Siena
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StemmaDrago, coronato all'antica, con ali spiegate, recante nella branca destra e poggiante sull'ala un pennoncello azzurro con la lettera U in oro, sormontata da corona reale (Umberto I d'Italia)
ColoriCremisi e verde con liste gialle
MottoIl cor che m'arde divien fiamma in bocca
PatronoCaterina da Siena (29 aprile)
Compagnie militariSant'Egidio del Poggio Malavolti, San Donato da Montanini
TerzoTerzo di Camollia
SedePiazza Giacomo Matteotti, 18 - 53100 Siena
MuseoMuseo della contrada del Drago
Piazza Giacomo Matteotti, 19
Oratoriooratorio di Santa Caterina del Paradiso
Palio di Siena
Vittorie39 (per il Comune)
39 (per la Contrada)
Ultima: 2 luglio 2022
AlleateAquila (dal 1788)
Rivalinessuna (da sempre)
ContradaioliDragaioli
DirigenzaPriore: Luigi Sani (dal 2022)
Capitano: Jacopo Gotti (dal 2020)
PeriodicoI Malavolti
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Mappa di localizzazione della Contrada del Drago
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Il fantino Luigi Bruschelli detto Trecciolino sul cavallo Phatos de Ozieri durante la provaccia del palio del 2 luglio 2016 con i colori del Drago

Territorio

Riepilogo
Prospettiva

Le strade all'epoca del Bando

Il Bando di Violante di Baviera (1730) determina la suddivisione territoriale delle diciassette Contrade di Siena facendo riferimento ai palazzi e ai loro proprietari dell'epoca, basandosi quindi sulle costruzioni più che sulle strade. Esso viene ancora oggi considerato la disposizione di base per determinare gli effettivi confini delle Contrade. Secondo il Bando relativo alla Nuova divisione dei confini delle Contrade, il territorio della Contrada del Drago è delimitato dalle seguenti vie e palazzi:

"Drago. n. 16 - Dalla chiesa di San Domenico in Camporeggi inclusive tenga per ambe le parti la via che porta alla Sapienza, scenda la piaggia da ambe le partì fino alla chiesa curata di Sant'Antonio esclusive, di dove ritorcendo nella via sopradetta della Sapienza quella tutta tenga, e svoltando e tenendo a sinistra salga il vicolo al osteria della Rosa ed a man sinistra tenendo passi sotto l'arco in faccia a Galli nella strada maestra di Camollìa, ove tenendo pure a sinistra vada fine alla svolta detta Cavallerizza ed occupando tutte le case da quella parte, comprendendo il palazzo e poggio Malavolti, convento e via del Paradiso, ritorni a Camporeggi e comprenda la via del Pulcino e la strada che da Camporeggi per gli orti porta alla Lizza."

Le strade ai nostri giorni

Le strade che attualmente fanno parte del territorio della Contrada sono le seguenti:

  • via San Domenico
  • via del Paradiso
  • via della Sapienza
  • vicolo della Palla a Corda
  • via di Camporegio
  • via delle Terme (parte)
  • via dei Termini (parte)
  • via dei Pontàni (parte)
  • Banchi di Sopra (parte)
  • via dei Montanini (parte)
  • via dei Malavolti
  • viale Curtatone
  • via dell'Arco dei Malavolti
  • costa di Sant'Antonio (parte)
  • costa dell'Incrociata
  • piazza Matteotti
  • piazza Camporegio
  • piazzetta degli Alberghi
  • vicolo del Campaccio
  • vicolo della Rosa
  • vicolo del Cavalletto
  • vicolo del Rustichetto

Storia

Riepilogo
Prospettiva

La Contrada del Drago, insieme alla Giraffa, alla Chiocciola e all'Onda, fu fra le prime Contrade a comparire nel Campo con il proprio simbolo: partecipò ad un "Gioco delle Pugna" organizzato il 1º marzo 1494. Alcune ricerche sembrano documentare l'associazione del nome al rione già nel 1481 anche al di fuori della partecipazione a pubblici eventi[1][2].

La Contrada comprende le Compagnie Militari di San Donato da Montanini e Sant'Egidio del Poggio Malavolti, e prese probabilmente il nome (e quindi l'insegna) dal drago esistente sullo stemma della prima. Un'altra interpretazione fa risalire lo stemma all'arma gentilizia della Famiglia Borghesi: un drago giallo in campo verde. Un'ulteriore interpretazione associa l'emblema a quello della Famiglia Benincasa, la famiglia di Santa Caterina. Comunque sia, gli abitanti del rione parteciparono alle prime "Cacce ai tori" con una macchina a forma di drago e furono chiamati "gli uomini del Drago".

Fino alla metà del XVII secolo gli appartenenti alla Contrada si adunarono in abitazioni private o in botteghe del rione. È solo dal 1650 che gli fu concesso di adunarsi nella cappella della Compagnia Laicale di San Domenico in Camporegio. Dal 1679 quest'ultima si impegnò a contribuire alle spese sostenute in occasione del Palio, purché il premio, in caso di vittoria, venisse offerto all'altare di San Domenico. Questo accordo durò quasi cento anni ed ebbe termine, a causa di dissapori, dopo la vittoria del Drago nel Palio del 2 luglio 1738. Da questa data al 1787 l'unico breve cenno alla Contrada del Drago è ancora nei verbali della Compagnia di San Domenico e l'unica testimonianza di quel periodo è il Palio vinto il 16 agosto 1786, ancora conservato.

Il Drago ha avuto una sede dal 1787, quando il Granduca di Toscana Pietro Leopoldo gli donò la chiesa di Santa Caterina e parte del Convento delle Monache dette "del Paradiso", costruita intorno al 1620. Chiesa e Museo si trovano su quello che era il Poggio Malavolti, più volte sbassato e oggi di difficile individuazione. La sistemazione attuale dell'area risale al 1903. Le scale attuali testimoniano la diversa altezza del terreno: davanti alla porta della chiesa, oggi in alto, si stendeva allora un prato che degradava fino a quelli che erano chiamati Orti di San Domenico.

Il luogo prese il nome dalla Famiglia Malavolti (documentata a Siena nel XII secolo) che qui aveva il suo castellare ed era proprietaria di tutta l'area chiamata ancora oggi "Camporegio": la tradizione racconta che qui si sia accampato Enrico VI nell'assedio del 1186.

Il Drago conserva la montura (il costume della Contrada) più vecchia giunta ai giorni nostri: un costume di foggia "spagnolesca" del 1839.

Il Palio della Pace

Riepilogo
Prospettiva
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Giuseppe Zedde detto Gingillo con il giubbetto del Drago durante la Prova Generale del Palio dell'Assunta 2006

Il Drago può annoverare fra i suoi successi la carriera più turbolenta dal dopoguerra ad oggi: il cosiddetto Palio della Pace, voluto a furor di popolo per celebrare la fine della Seconda guerra mondiale.

In tutta fretta fu organizzato il Palio il 19 agosto 1945, con il drappellone appena abbozzato dal maestro Dino Rofi, ma la corsa fu rimandata al giorno successivo per la pioggia. Il favorito d'obbligo era il Bruco che con la coppia Biondo-Mughetto contava di rompere un digiuno lungo ormai ventitré anni. Tutto fu sistemato a puntino dalla dirigenza di Via del Comune: l'unica preoccupazione era rappresentata dal Drago, che presentava al canape una coppia di diciannovenni, il fantino-studente Gioacchino Calabrò detto Rubacuori e il blasonatissimo cavallo Folco.

La sera del 20 agosto, dopo due mosse annullate clamorosamente, che provocarono il polemico ritiro della Tartuca partita in testa in entrambe le circostanze, tutto sembrava filare liscio per il Bruco che si mantenne primo per gran parte della carriera. Ma il colpo di scena incombeva: il fantino del Drago, rimasto sempre in seconda posizione per le nerbate del Biondo, passò in testa sfruttando le grandi doti di Folco. Fu la fine dei sogni del Bruco, i cui contradaioli inferociti per il mancato successo diedero vita a numerosi tumulti rimasti nella storia. Rubacuori fu salvato a stento da un linciaggio, mentre gli scontri in Piazza si fecero molto violenti ed ebbero il loro culmine con la distruzione del Drappellone che fu letteralmente ridotto in brandelli dai brucaioli.

Solo dopo un mese, ad acque calmate, il Drago poté ricevere il Palio legittimamente vinto nel Campo, fatto ridipingere a spese del Bruco. Il pittore fece però una piccola variazione rispetto al drappellone andato distrutto: il Drago aveva ora, nel suo stemma, un piccolo bruco in bocca.

Una contrada senza rivali

Il Drago è l'unica Contrada a non aver mai avuto una nemica ufficiale: è vero che negli anni cinquanta e sessanta sorsero screzi con la Lupa, e più recentemente con la Selva e con il Bruco, ma nulla di tutto ciò si è mai tradotto in rivalità. Sulla base delle statistiche disponibili sulla durata della Dirigenza di Contrada, la Contrada del Drago è anche la Contrada di Siena che ha la più alta durata in carica dei suoi dirigenti, quindi la più alta "stabilità politica".

Alleate

Alleanze disciolte

  • Oca (dal 1789 al 1947)
  • Lupa (dal 1789 al 1950)
  • Selva (dal 1824 al 1979)

Nemiche

  • nessuna (da sempre)[3]

Vittorie

Riepilogo
Prospettiva
Ulteriori informazioni N° vittoria, Data ...
N° vittoria Data Fantino Cavallo
16 novembre 1650 ?
228 giugno 1682Pavolo Roncucci detto Pavolino
Vittorie nel XVII secolo: 2
34 luglio 1717Michele Fedi detto MulettoBaio di Buonconvento
42 luglio 1724Domenico Fulgenzi detto RomanoColombino
52 luglio 1729Giovanni Cappannini detto CapannaLeardo del Parigini
62 luglio 1738Antonio Corgnolini detto PettinajoSauro bruciato di Buonconvento
716 agosto 1748Domenico Laschi detto BechinoCavallo del Becarelli
82 luglio 1763Francesco Manganelli detto ChecchinoStornello del Falorsi
916 agosto 1771Luigi Sucini detto NaccheCavazza
1016 agosto 1786Isidoro Bianchini detto DorinoBaio bruciato del Nepi
Vittorie nel XVIII secolo: 8
112 luglio 1833Giovanni Brandani detto PipistrelloMorello dello Iacopi
1217 agosto 1845Giuseppe Buoni detto Figlio di BoninoMorello del Barbetti
1316 agosto 1874Angelo Romualdi detto GiroccheStorno del Pisani
142 luglio 1878Paolo Santinelli detto MarzialettoBaia del Nardi
1516 agosto 1881Genesio Sampieri detto Il MoroBaio bruciato del Carlini
1618 agosto 1889Palio straordinario corso con cavalli scossiBaia zaina
172 luglio 1890Francesco Ceppatelli detto TabarrePrete
1816 agosto 1890Francesco Ceppatelli detto TabarreFarfallina
192 luglio 1894Francesco Ceppatelli detto TabarreMorello bruciato del Borgogni
Vittorie nel XIX secolo: 9
202 luglio 1900Angelo Volpi detto BellinoSultana
212 luglio 1903Alduino Emidi detto ZaraballeColombina
2216 agosto 1909Angelo Meloni detto PicinoCalabresella
2316 agosto 1911Aldo Mantovani detto BubboloBaia fiore in fronte
242 luglio 1921Giulio Cerpi detto TestinaCrognolo
2516 agosto 1936Tripoli Torrini detto TripolinoAquilino
262 luglio 1938Tripoli Torrini detto TripolinoFolco
2720 agosto 1945Gioacchino Calabrò detto RubacuoriFolco
2816 agosto 1962Antonio Trinetti detto CanapettaBeatrice
2916 agosto 1963Donato Tamburelli detto RondoneZaffira
302 luglio 1964Giuseppe Vivenzio detto PeppinelloArianna
312 luglio 1966Eletto Alessandri detto BazzaTopolona
322 luglio 1986Roberto Falchi detto FalchinoOgiva
3316 agosto 1989Antonello Casula detto MorettoBenito III (scosso)
3416 agosto 1992Giuseppe Pes detto Il PessePitheos
3516 agosto 1993Andrea Chelli detto MisteroVittorio (scosso)
Vittorie nel XX secolo: 16
3616 agosto 2001Luca Minisini detto Zodiach
372 luglio 2014Alberto Ricceri detto SalassoOppio
382 luglio 2018Andrea Mari detto BrioRocco Nice
392 luglio 2022Giovanni Atzeni detto TittìaZio Frac
Vittorie nel XXI secolo: 4
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[4].

Masgalani vinti

Ulteriori informazioni N° vittoria, Data ...
N° vittoria Data Offerto da Realizzato da Note
12 luglio 1951Corporazione dei Beccari (Macellai)Aldo Marzi-
216 agosto 1959Comune di Montalcino Aldo MarziEx aequo con la Nobile Contrada del Nicchio
31966 - 1967Comune di Siena Aldo Marzi-
416 agosto 1973Città di Milano Bottega orafa italianaEx aequo con la Contrada della Selva
51987Associazione Provinciale per il Commercio e per il turismo di Siena Rino Conforti-
61991Guide Turistiche del Comune di Siena Alberto inglesi-
Vittorie nel XX secolo: 6
72008Periodico Il Carroccio Eugenia Vanni-
82017Lions Club di Siena Paolo PenkoEx aequo con la Nobile Contrada dell'Oca
Vittorie nel XXI secolo: 2
Anni di ritardo dall'ultimo masgalano vinto:

7 anni e 186 giorni

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[5][6].

Note

Bibliografia

Altri progetti

Collegamenti esterni

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