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Prospettiva
Ciak d'oro per la migliore scenografia
Premio assegnato alla miglior scenografia dell'anno, nell'ambito del premio cinematografico Ciak d'oro Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Il Ciak d'oro per la migliore scenografia è un premio assegnato nell'ambito dei Ciak d'oro a uno scenografo in un film di produzione italiana. Viene assegnato attraverso una giuria tecnica composta da giornalisti e esperti del settore dal 1986.


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Vincitori e candidati
Riepilogo
Prospettiva
I vincitori sono indicati in grassetto, a seguire gli altri candidati.
Anni 1980
- 1986 – Dante Ferretti per Ginger e Fred[1]
- Giancarlo Basili e Leonardo Scarpa per Festa di laurea
- Luciano Ricceri per Interno berlinese
- Paolo Biagetti per Miranda
- Stefano Paltrinieri per Sotto il vestito niente
- Enrico Fiorentini per Speriamo che sia femmina
- 1987 – Luciano Ricceri per La famiglia[1]
- Giorgio Luppi per D'Annunzio
- Marco Dentici per Storia d'amore
- Ugo Chiti per Stregati
- Mario Chiari per Via Montenapoleone
- 1988 – Ferdinando Scarfiotti, Bruno Cesari e Osvaldo Desideri per L'ultimo imperatore[1]
- 1989 – Danilo Donati per Francesco[1]
- Marco Dentici per Codice privato
- Stefania Benelli e Massimo Antonello Geleng per La maschera
- Andrea Crisanti per Nuovo Cinema Paradiso
- Paolo Biagetti e Massimo Spano per Snack Bar Budapest
Anni 1990
- 1990 – Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo per Le avventure del barone di Munchausen[1]
- Ermita Frigato per Amori in corso
- Andrea Crisanti per Dimenticare Palermo
- Giancarlo Basili per Palombella rossa
- Daria Ganassini e Giovanna Zighetti per Storia di ragazzi e di ragazze
- 1991 – Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo per Amleto[1]
- 1992 – Carlo Simi per Bix[1]
- 1993 – Paolo Barbi per Confortorio[2]
- 1994 – Antonello Geleng per Dellamorte Dellamore[3]
- Gianni Sbarra per Fiorile
- Paolo Biagetti per Il segreto del bosco vecchio
- Pappi Corsicato per Libera
- Giuseppe Pirrotta per Magnificat
- 1995 – Andrea Crisanti per Una pura formalità[1]
- 1996 – Francesco Bronzi per L'uomo delle stelle[4]
- Eugenio Liverani per Ivo il tardivo
- Giuseppe Pirrotta per L'arcano incantatore
- Gianni Sbarra per Le affinità elettive
- Giovanni Albanese per Silenzio... si nasce
- 1997 – Giancarlo Basili per Nirvana[1]
- Eugenio Liverani per Albergo Roma
- Antonino Formica per La frontiera
- Danilo Donati per Marianna Ucrìa
- Mario Di Pace per Pianese Nunzio, 14 anni a maggio
- 1998 – Giantito Burchiellaro per Il principe di Homburg[1]
- Alberto Cottignoli e Steno Tonelli per Il testimone dello sposo
- Danilo Donati per La vita è bella
- Giancarlo Basili e Sonia Peng per Ovosodo
- Claudio Russo e Fabrizio Lupo per Tano da morire
- 1999 – Francesco Frigeri per La leggenda del pianista sull'oceano[1][5]
- Giancarlo Basili per Così ridevano
- Paola Comencini per Del perduto amore
- Massimo Antonello Geleng per Il fantasma dell'opera
- Gianni Silvestri e Cynthia Sleiter per L'assedio
Anni 2000
- 2000 – Simona Migliotti per La balia[6]
- Francesco Bronzi per Canone inverso - Making Love
- Alessandro Marrazzo per Guardami
- Giancarlo Muselli per Il manoscritto del principe
- Paola Comencini per Liberate i pesci!
- 2001 – Bruno Cesari per Le fate ignoranti[7]
- Pappi Corsicato e Luigi Romano per Chimera
- Luciano Ricceri per Concorrenza sleale
- Davide De Stefano e Giuseppe Pirrotta per I cavalieri che fecero l'impresa
- Francesco Frigeri per Malèna
- 2002 – Giancarlo Basili per Luce dei miei occhi e Paz![8]
- Andrea Crisanti per Il consiglio d'Egitto
- Marco Dentici per L'ora di religione
- Lino Fiorito per L'uomo in più
- Francesco Frigeri per Vajont
- 2003 – Paolo Bonfini per L'imbalsamatore[9]
- 2004 – Francesco Frigeri per Non ti muovere[10]
- Paola Bizzarri per Agata e la tempesta
- Luigi Marchione per Cantando dietro i paraventi
- Cesare Inzerillo e Nicola Sferruzza per Il ritorno di Cagliostro
- Franco Ceraolo per La meglio gioventù
- 2005 – Beatrice Scarpato per Il resto di niente[11]
- Andrea Crisanti per Cuore sacro
- Giancarlo Basili per L'amore ritrovato
- Marco Dentici per La vita che vorrei
- Sonia Peng per Lavorare con lentezza
- 2006 – Paola Comencini per Romanzo criminale[12]
- 2007 – Francesco Frigeri per N (Io e Napoleone) e Mio fratello è figlio unico[13]
- Maurizio Leonardi per In memoria di me
- Lino Fiorito per L'amico di famiglia
- Tonino Zera per La sconosciuta
- Carlos Conti per Nuovomondo
- 2008 – Davide Bassan per Tutta la vita davanti[14]
- Giada Calabria per Caos calmo
- Paola Bizzarri per Giorni e nuvole
- Francesco Frigeri per I Viceré
- Giancarlo Basili per Lascia perdere, Johnny!
- 2009 – Giancarlo Basili per Sanguepazzo[15]
- Sonia Peng per Fortapàsc
- Lino Fiorito per Il divo
- Giuliano Pannuti per Il papà di Giovanna
- Antonio Farina per Il seme della discordia
Anni 2010
- 2010 – Maurizio Sabatini per Baarìa[16]
- 2011 – Emita Frigato per Noi credevamo[17]
- Paola Comencini per Benvenuti al Sud
- Paola Bizzarri per Habemus Papam
- Alessandra Mura per Il gioiellino
- Marco Belluzzi per Qualunquemente
- 2012 – Stefania Cella per This Must Be the Place[18]
- 2013 – Paolo Bonfini per Reality[19]
- Rita Rabassini per Educazione siberiana
- Maurizio Sabatini e Raffaella Giovannetti per La migliore offerta
- Marco Belluzzi per Tutto tutto niente niente
- Marco Dentici per È stato il figlio
- 2014 – Stefania Cella per La grande bellezza[20]
- Giancarlo Basili per Anni felici
- Tonino Zera per L'ultima ruota del carro
- Marcello Di Carlo per La mafia uccide solo d'estate
- Marco Dentici per Salvo
- 2015 – Giancarlo Muselli per Il giovane favoloso[21]
- 2016 – Dimitri Capuani e Alessia Anfuso per Il racconto dei racconti - Tale of Tales[22]
- Giada Esposito per Le confessioni
- Massimiliano Sturiale per Lo chiamavano Jeeg Robot
- Giada Calabria per Non essere cattivo
- Ludovica Ferrario per Youth - La giovinezza
- 2017 – Carmine Guarino per Indivisibili[23]
- Marco Dentici per Fai bei sogni
- Marcello Di Carlo per In guerra per amore
- Tonino Zera per La pazza gioia
- Livia Borgognoni per La stoffa dei sogni
- 2018 – Ivana Gargiulo e Deniz Gokturk Kobanbay per Napoli velata[24]
- Noemi Marchica per Ammore e malavita
- Giuliano Pannuti per Benedetta follia
- Maurizio Sabatini per Brutti e cattivi
- Giorgio Barullo per Dove non ho mai abitato
- 2019 – Dimitri Capuani per Dogman e Favola[25]
Anni 2020
- 2020 – Dimitri Capuani per Pinocchio[27]
- 2021 – Giancarlo Muselli e Carlo Rescigno per Qui rido io
- Antonella Di Martino per Il silenzio grande
- Tonino Zera per L'incredibile storia dell'Isola delle Rose
- Maurizio Sabatini per La vita davanti a sé
- Emita Frigato per Le sorelle Macaluso
- Alessandro Vannucci e Igor Gabriel per Miss Marx
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