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scenografo, costumista e produttore cinematografico italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Lorenzo Baraldi all'anagrafe Gianlorenzo Baraldi (Parma, 30 ottobre 1940) è uno scenografo, costumista e produttore cinematografico italiano. Per il film Il Marchese del Grillo di Mario Monicelli ha ottenuto il Nastro d'argento alla migliore scenografia e il David di Donatello per il miglior scenografo.
Lorenzo Baraldi ha studiato nella sezione di scenografia all'Istituto d'Arte Paolo Toschi di Parma e poi al corso di scenografia presso l'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano[1]. Fu docente di scenografia all'Accademia di Belle Arti di Viterbo dal 1993 al 1995, al Centro Sperimentale di Cinematografia dal 1994 al 1995, all'Accademia di Costume e Moda di Roma dal 1995 al 1998, all'Associazione Scenografi Costumisti e Arredatori dal 1998 al 1999, all'Istituto europeo di design (I.E.D.) nell'anno accademico 2005-2006, e nei Campus per studenti d'arte del Sannio Film Festival negli anni 2008 e 2009. Ha tenuto una serie di lezioni-stage su scenografia e scenotecnica all'Istituto d'Arte Paolo Toschi di Parma nell'inverno 1996 e nel 2000-2001.
Baraldi ha cominciato la sua carriera nel mondo del cinema come arredatore per il film Tepepa (1968) diretto da Giulio Petroni. Ha curato le scenografie di vari film di Mario Monicelli, tra i quali Le rose del deserto, Le due vite di Mattia Pascal, Bertoldo, Bertoldino e... Cacasenno, Amici miei - Atto IIº, Il marchese del Grillo, Temporale Rosy, Viaggio con Anita, Un borghese piccolo piccolo, Signore e signori, buonanotte e Amici miei. Ha anche lavorato per la Tv, firmando le scenografie delle miniserie Il bell'Antonio e Al di là delle frontiere di Maurizio Zaccaro, Luisa Sanfelice, di Paolo e Vittorio Taviani, e La guerra è finita di Lodovico Gasparini.
Baraldi ha anche lavorato con registi stranieri, tali il francese Georges Lautner per il film Le guignolo (1980) e lo scozzese Michael Radford per il film Il postino (1994).
Baraldi ha una passione per la ricostruzione di ambienti storici. Per il film Le rose del deserto ha ricostruito l'accampamento di un reparto del corpo sanitario del Regio Esercito durante la Seconda Guerra Mondiale[2]. Per il film Il bell'Antonio ha ricostruito molte ambientazioni della Catania dei primi anni '60[3]. Per la miniserie televisiva La guerra è finita ha ricostruito esterni e interni del secondo conflitto mondiale e del periodo fascista[4]. Anche il film Fuga sul Kenya si svolge durante la Guerra. Per I cavalieri che fecero l'impresa, Lorenzo Baraldi ha ricostruito il Monastero di St. Denis nel 1272[5]. Il film Il postino è ambientato nel 1952 in una piccola isola del Mediterraneo che ha dato asilo politico al poeta cileno Pablo Neruda, dove Baraldi a per gran parte ricostruito un villaggio di pescatori con tanto di scalinata per l'accesso alla spiaggia e degli interni dell'ufficio postale del paese e dell'abitazione di Neruda[6].
Ha anche lavorato nel campo della pubblicità (per esempio: cucine Scavolini, pasta Voiello, profumi Impulse, ceramiche Sassuolo, dolci Sperlari, acque Fiuggi, San Bitter, Made in Italy)[1].
Per il centro culturale dell'Alhóndiga Bilbao (Spagna) Lorenzo Baraldi è stato chiamato a concertare la realizzazione delle 43 colonne che adornano l'atrio. La storia della nascita di queste 43 colonne viene narrata nel film documentario omonimo del 2010[7][8][9].
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