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comune italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Castellina in Chianti è un comune italiano di 2 624 abitanti[1] della provincia di Siena in Toscana.
Castellina in Chianti comune | |
---|---|
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Toscana |
Provincia | Siena |
Amministrazione | |
Sindaco | Giuseppe Stiaccini (Per Castellina) dal 10-6-2024 |
Territorio | |
Coordinate | 43°28′09″N 11°17′19″E |
Altitudine | 578 m s.l.m. |
Superficie | 99,8 km² |
Abitanti | 2 624[1] (30-4-2024) |
Densità | 26,29 ab./km² |
Frazioni | Fonterutoli, La Piazza, Lilliano, Pietrafitta, Rencine, San Leonino, Sant'Agnese |
Comuni confinanti | Barberino Tavarnelle (FI), Castelnuovo Berardenga, Greve in Chianti (FI), Monteriggioni, Poggibonsi, Radda in Chianti |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 53011 |
Prefisso | 0577 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 052005 |
Cod. catastale | C172 |
Targa | SI |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 326 GG[3] |
Nome abitanti | castellinesi[4] |
Patrono | san Fausto |
Giorno festivo | 18 settembre |
Cartografia | |
Posizione del comune di Castellina in Chianti all'interno della provincia di Siena | |
Sito istituzionale | |
Il territorio comunale si estende per 99,45 chilometri quadrati ed è posto sulle colline a cavallo tra la Val d'Elsa, la Val di Pesa e la Valle del fiume Arbia. Il dislivello altimetrico va da un minimo di 180 m s.l.m. nella zona di Castellina Scalo ad un massimo di 626 m s.l.m. nella zona del Monte Cavallaro; il capoluogo è posto a 578 m. Il suo territorio è interamente compreso nel Chianti Classico.
Confina con i comuni di Greve in Chianti, Radda in Chianti, Gaiole in Chianti, Castelnuovo Berardenga, Monteriggioni, Poggibonsi, Barberino Val d'Elsa e Tavarnelle Val di Pesa.
La stazione meteorologica più prossima al capoluogo è quella di Poggibonsi-Strozzavolpe della quale riportiamo le medie degli ultimi 30 anni:
Il tumulo di Montecalvario, una tomba etrusca posta nei pressi dell'abitato e datata VII-VI secolo a.C. e la Necropoli del Poggino, posta nei pressi di Fonterutoli, attestano la presenza degli etruschi nella zona. Stando alle campagne di scavo effettuate a partire dagli anni ottanta nella zona di Castellina era certa la presenza di un centro abitato di notevole dimensione; centro abitato che doveva essere situato in località Salinvolpe, a poche centinaia di metri dall'odierna Castellina.
Maggiori sono le testimonianze di epoca medievale. I primi documenti certi risalgono all'XI secolo quando la zona era un feudo dei nobili del Castello del Trebbio, una famiglia imparentata con i conti Guidi. Nel XII secolo Castellina passò sotto l'influenza di Firenze e nel 1193 venne siglato un accordo tra i signori del Trebbio e Firenze nel quel venne concesso ai fiorentini di presidiare militarmente i castelli del Trebbio e di Castiglione (l'attuale Castellina). Dopo il Lodo di Poggibonsi del 1203, atto in cui vengono sanciti i confini chiantigiani tra Firenze e Siena, Castellina si trovò a essere una degli avamposti fiorentini più importanti visto che era posta sulla strada più diretta che metteva in comunicazione le due città rivali.
Nel XIV secolo Castellina diventa uno dei capisaldi della Lega del Chianti, tanto da essere a capo di uno dei terzieri in cui era divisa. Il Terziere di Castellina amministrava la parte del Chianti che digrada verso la Valdelsa. Nel 1397 fu saccheggiata e interamente bruciata dalla truppe del Duca di Milano Gian Galeazzo Visconti comandate da Alberico da Barbiano. Nel 1400 fu deciso di fortificare Castellina, e nell'elenco delle riformagioni conservato presso l'Archivio di Stato di Firenze si trova scritto
«in loco qui dicitur la Castellina fiat fortilitia»
I lavori però dovettero procedere a rilento tanto che nel 1430 gli operai dell'Opera del Duomo furono incaricati di fortificare Castellina insieme a Staggia Senese e Rèncine; a stabilire il tipo di interventi necessari e a fare una stima dei costi fu inviato Filippo Brunelleschi. Nel 1452 le mura di Castellina subirono l'assalto delle truppe aragonesi ma resistettero. Molto diversamente le cose andarono nel 1478 durante la seconda invasione aragonese del Chianti quando Castellina venne conquistata dalla truppe senesi e napoletane. In quell'occasione la difesa di Castellina venne diretta personalmente da Giuliano da Sangallo mentre a comandare gli assedianti c'era Francesco di Giorgio Martini. L'occupazione senese durò fino al 1483 quando venne ripresa dai fiorentini.
Nel 1774 con la riforma amministrativa del Granduca Pietro Leopoldo, Castellina diviene sede di Comunità dal quale deriverà l'attuale comune.
Nel 1934-39 si stabilisce a Castellina, in località Ricavo, una colonia agricola dove giovani profughi ebrei dalla Germania e da altri paesi dell'Est europeo si riuniscono per imparare con l'aiuto di mezzadri locali il mestiere di agricoltore, in preparazione alla loro emigrazione in Palestina.[5] In questa che fu una delle prime esperienze di comunità sionista di ispirazione socialista in Italia passarono circa duecento giovani ebrei. La promulgazione delle leggi razziali fasciste mise fine a questo esperimento, che per la maggioranza dei giovani ospiti proseguì comunque in Palestina.[6]
Allo scoppio della seconda guerra mondiale, Castellina in Chianti divenne uno dei tanti comuni della Toscana designati come luogo di internamento libero per ebrei stranieri.[7] Vi soggiornarono dal novembre 1941 i coniugi Levin (Hugo Levin e la moglie Erna Rosenbaum), di origine tedesca, provenienti dal campo di internamento di Ferramonti di Tarsia. Dopo l'8 settembre 1943, con l'occupazione tedesca e la Repubblica Sociale Italiana la coppia fu arrestata e deportata il 5 aprile 1944 ad Auschwitz, dove trovarono entrambi la morte.[8]
Lo stemma è stato riconosciuto con decreto del capo del governo del 17 ottobre 1932.[9]
Il gallo con la cresta rossa che canta dalla cima della torre quasi diroccata, accanto all'antica chiesa di San Salvatore, è l'emblema della Lega del Chianti, l'istituzione di natura militare e amministrativa, suddivisa nei terzieri di Castellina, Gaiole e Radda in Chianti. Ma il gallo è anche simbolo della tregua faticosamente raggiunta fra la Repubblica fiorentina e quella senese di cui il comune fu testimone.[10]
Il gonfalone è un drappo di verde.
Il centro storico di Castellina è stato interamente restaurato negli ultimi anni, grazie al boom turistico legato al Chianti Classico. L'abitato però presenta caratteri architettonici abbastanza modesti anche se sono da segnalare dei palazzotti tardo rinascimentali di maggior pregio quali il palazzo Bianciardi (quattrocentesco, ospitò papa Leone X nel 1515, del quale fu apposto lo stemma mediceo in facciata) e palazzo Ugolini-Squarcialupi (cinquecentesco, in stile manierista).
Da menzionare la località Molino Nuovo (direzione Greve), caratteristico abitato storico del Quattrocento, ove svetta la torre di Grignano appartenuta al papato.
Abitanti censiti[11]
Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2009 la popolazione straniera residente era di 452 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:
Numerose sono le località sparse nel territorio comunale, e alcune di esse trattavasi un tempo di notevoli borghi e comunelli. Si ricordano le località di Bibbiano, Canale, Casanuova di Pietrafitta, Cavallari, Cerna, Cignanbianco, Cispiano, Cogne, Crocefiorentina, Fioraie, Godenano, Grignanello, Grignano (o Santa Maria a Grignano), La Leccia, Macie, Monternano, Ricavo, San Quirico, Sicelle, Sterzi, Tolena, Topina, Tregole.
Il paese è servito dalla stazione di Castellina in Chianti-Monteriggioni posta sulla linea della ferrovia Centrale Toscana che dista dal capoluogo circa 11 km.
Castellina in Chianti è attraversata dalla Chiantigiana e dalla strada regionale 429 di Val d'Elsa.
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
---|---|---|---|---|---|
9 luglio 1985 | 24 maggio 1990 | Marcello Cappelletti | Partito Comunista Italiano | Sindaco | [16] |
24 maggio 1990 | 24 aprile 1995 | Massimo Bianciardi | Partito Comunista Italiano, Partito Democratico della Sinistra | Sindaco | [16] |
24 aprile 1995 | 14 giugno 1999 | Massimo Bianciardi | centro-sinistra | Sindaco | [16] |
14 giugno 1999 | 14 giugno 2004 | Anna Maria Betti | lista civica | Sindaco | [16] |
14 giugno 2004 | 8 giugno 2009 | Anna Maria Betti | lista civica | Sindaco | [16] |
8 giugno 2009 | 26 maggio 2014 | Marcello Bonechi | centro-sinistra | Sindaco | [16] |
26 maggio 2014 | 27 maggio 2019 | Marcello Bonechi | centro-sinistra Per Castellina in Chianti | Sindaco | [16] |
27 maggio 2019 | 10 giugno 2024 | Marcello Bonechi | centro-sinistra Castellina in cammino | Sindaco | [16] |
10 giugno 2024 | in carica | Giuseppe Stiaccini | centro-sinistra Per Castellina | Sindaco | [16] |
Ha sede nel comune la società calcistica A.S.D. FC Castellina in Chianti, militante in seconda categoria, i cui colori sono il giallo e il verde. Le partite casalinghe sono disputate allo Stadio Comunale Franco e Giovanni Niccolai, in Via dello Sport. La società ha anche una squadra femminile di calcio a 5, denominate Le Gialloverdi e una squadra amatoriale di calcio a 7.
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