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arcivescovo cattolico e teologo italiano (1949-) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Bruno Forte (Napoli, 1º agosto 1949) è un arcivescovo cattolico e teologo italiano, dal 26 giugno 2004 arcivescovo metropolita di Chieti-Vasto.
Bruno Forte arcivescovo della Chiesa cattolica | |
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Lumen vitæ Christus | |
Titolo | Chieti-Vasto |
Incarichi attuali | Arcivescovo metropolita di Chieti-Vasto (dal 2004) |
Incarichi ricoperti | Presidente della Conferenza Episcopale dell'Abruzzo-Molise (2016-2021) |
Nato | 1º agosto 1949 a Napoli |
Ordinato presbitero | 18 aprile 1973 dal cardinale Corrado Ursi |
Nominato arcivescovo | 26 giugno 2004 da papa Giovanni Paolo II |
Consacrato arcivescovo | 8 settembre 2004 dal cardinale Joseph Ratzinger (poi papa) |
Nasce a Napoli, città capoluogo di provincia e sede arcivescovile, il 1º agosto 1949.
Dopo aver conseguito la maturità classica entra nel seminario arcivescovile di Napoli, dove segue i corsi istituzionali.
Il 18 aprile 1973 è ordinato presbitero dal cardinale Corrado Ursi per l'arcidiocesi di Napoli. Dopo l'ordinazione presta servizio pastorale presso le parrocchie di Nostra Signora del Sacro Cuore, Santa Maria della Sanità e Santa Maria del Soccorso.
Nel 1974 consegue il dottorato in teologia presso la facoltà teologica di Napoli-Capodimonte; approfondisce gli studi a Tubinga e a Parigi e nel 1977 si laurea in filosofia presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II.
Autore di numerose pubblicazioni di teologia, filosofia e spiritualità, assai note anche a livello internazionale, è docente di teologia dogmatica presso la sezione San Tommaso della Pontificia facoltà teologica dell'Italia meridionale, di cui è decano per tre mandati; preside della Pontificia facoltà teologica dell'Italia meridionale per tre anni. È il primo relatore al Convegno della Chiesa italiana a Loreto, nel 1985, e all'assemblea delle Chiese europee a Erfurt, nel 1988.
Presiede la commissione preparatoria al documento Memoria e riconciliazione, che accompagna la giornata del Perdono di papa Giovanni Paolo II durante il Giubileo del 2000. Nel 2002 è nominato membro del consiglio scientifico dell'Istituto dell'Enciclopedia Italiana, l'organo che ha il compito istituzionale di tracciarne la linea editoriale e indicare i progetti futuri nel campo delle opere enciclopediche di carattere generale e settoriale.
Il 26 giugno 2004 papa Giovanni Paolo II lo nomina arcivescovo metropolita di Chieti-Vasto[1]; succede ad Edoardo Menichelli, precedentemente nominato arcivescovo metropolita di Ancona-Osimo. Riceve l'ordinazione episcopale l'8 settembre successivo, nella cattedrale di Napoli, dal cardinale Joseph Ratzinger (poi papa Benedetto XVI), prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, co-consacranti il cardinale Michele Giordano, arcivescovo metropolita di Napoli, e Luigi Diligenza, arcivescovo di Capua, suo rettore in seminario e padre spirituale per molti anni. Prende possesso dell'arcidiocesi il 25 settembre.
Il 1º settembre 2006 accoglie papa Benedetto XVI, in visita in Abruzzo, al santuario del Volto Santo di Manoppello.
È presidente della Commissione episcopale per la dottrina della fede, l'annuncio e la catechesi della CEI per il quinquennio 2005-2010. Nel 2010 è nominato membro della Commissione episcopale per l'ecumenismo e il dialogo per il quinquennio 2010-2015.
Il 7 gennaio 2010 riceve la cittadinanza onoraria del comune di Pignataro Interamna, dove la sua famiglia aveva delle terre presso cui trascorreva di quando in quando qualche giorno[2].
È membro ordinario della Pontificia accademia di teologia, della Commissione teologica internazionale e della Pontificia accademia mariana internazionale; membro del Pontificio consiglio della cultura e consultore del Pontificio consiglio per la promozione dell'unità dei cristiani; il 15 gennaio 2011 è nominato membro del Pontificio consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione.
Il 14 ottobre 2013 papa Francesco lo nomina segretario speciale della III Assemblea generale straordinaria del Sinodo dei vescovi[3], tenutasi dal 5 al 19 ottobre 2014 sul tema della famiglia. Forte è l'autore effettivo della controversa Relatio post disceptationem[4], in cui si mostra apprezzamento per i matrimoni civili, le convivenze more uxorio e le unioni omosessuali.
Il 21 novembre 2014 viene nominato segretario speciale anche della XIV Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi (4-25 ottobre 2015), sempre sul tema della famiglia[5].
Il 18 gennaio 2016 i vescovi di Abruzzo e Molise lo eleggono presidente della Conferenza episcopale abruzzese-molisana. Nel 2018 viene insignito dell'Ordine della Minerva presso l'Università degli Studi "Gabriele d'Annunzio".
È considerato un prelato di stampo moderatamente progressista. Alcune sue affermazioni teologiche hanno suscitato critiche, in quanto considerate azzardate e non perfettamente in linea con la dottrina tradizionale cattolica. Nel contesto culturale del tramonto della ragione totalizzante, inizia la sua riflessione filosofico-teologica-poetologica partendo dalla crisi dell'io-soggetto nell'ascolto dell'altro. La parola dell'altro è al centro del suo costante dialogo con gli esponenti più significativi della filosofia e della teologia del nostro tempo: da Martin Heidegger a Rudolf Bultmann e Karl Rahner, da Karl Jaspers a Emmanuel Lévinas e a Emmanuel Mounier.
Articola la questione dell'altro essenzialmente su cinque livelli:
Da Tommaso d'Aquino riprende la concezione della filosofia non come "amore della sapienza" aristocratico, ma come "sapienza dell'amore" in cui «il Figlio è stato mandato… a istruire l’intelletto in tal modo che prorompa nell’affetto dell’amore» (Summa Theologiae). Essa è una vera e propria scienza, sostenuta dal sapere di impianto aristotelico che non rinnega il dogma del mistero rivelato e della tradizione dei Padri.[6]
La genealogia episcopale è:
La successione apostolica è:
Le sue numerose opere si possono distinguere, secondo il suo progetto, in tre gruppi: la Simbolica della fede, la Dialogica dell'amore e la Poetica della speranza.
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