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attore statunitense Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Waldo Brian Donlevy (Portadown, 9 febbraio 1901 – Los Angeles, 5 aprile 1972) è stato un attore statunitense.
A dieci mesi Donlevy si trasferì con la famiglia dalla natia Irlanda a Racine (Wisconsin), poi a Cleveland (Ohio), dove trascorse infanzia e adolescenza. Nel 1916, mentendo sulla propria età, si arruolò per partecipare alla spedizione punitiva contro il rivoluzionario Pancho Villa, un'operazione militare in Messico guidata dal generale statunitense John Pershing[1]. Durante la prima guerra mondiale combatté come pilota della Squadriglia Lafayette, un'unità delle forze aeree francesi in cui erano arruolati piloti statunitensi e canadesi.
All'inizio degli anni venti divenne attore teatrale e arrivò a Hollywood nell'ultimo periodo del cinema muto, comparendo in Monsieur Beaucaire (1924), con Rodolfo Valentino. Il successo giunse con La costa dei barbari (1935) di Howard Hawks, dove si distinse come Knuckles, un cattivo dall'ampio mantello nero[1]. Fu l'inizio di una carriera da comprimario ma ricca di prestigiose occasioni in cui poté dimostrare il proprio talento drammatico. Grazie al ruolo del sadico Markoff, sergente della Legione straniera e antagonista di Gary Cooper e Ray Milland in Beau Geste (1939) di William A. Wellman, Donlevy fu candidato all'Oscar quale miglior attore non protagonista.
Fu un affascinante mascalzone anche in commedie, genere in cui ottenne il suo massimo successo grazie a Preston Sturges, che lo diresse nel ruolo di Dan McGinty, protagonista del satirico Il grande McGinty (1940)[2], personaggio che Donlevy riprese quattro anni più tardi nella commedia Il miracolo del villaggio (1944). Interpretazione di rilievo fu quella di Frantisek Svoboda, il medico attentatore nel thriller bellico Anche i boia muoiono (1943) di Fritz Lang, e quella del procuratore Louis D'Angelo nel noir Il bacio della morte (1947), con Victor Mature e Richard Widmark.
Verso la fine degli anni quaranta iniziò il declino, e comparve in western a basso costo come I predoni del Kansas (1950), L'assalto delle frecce rosse (1951) e La valle dei bruti (1952). Donlevy si rilanciò nel 1955, nel ruolo dell'inflessibile scienziato Bernard Quatermass nel film L'astronave atomica del dottor Quatermass di Val Guest[2], pellicola con cui la britannica Hammer Film Productions inaugurò un ciclo fantascientifico tratto da The Quatermass Experiment, un serial televisivo della BBC. La pellicola ebbe un enorme successo in Inghilterra e negli Stati Uniti, e Donlevy fu ancora Quatermass nel successivo I vampiri dello spazio (1957).
Fu attivo negli anni sessanta, alternando cinema, show televisivi e serie popolari: Gli uomini della prateria (1959), Perry Mason (1966) e Tre nipoti e un maggiordomo (1967). Da ricordare il suo Henri Delambre in un altro horror fantascientifico britannico, La maledizione della mosca (1965), terzo capitolo di una saga iniziata con L'esperimento del dottor K. (1958) e La vendetta del dottor K. (1959).
Dopo il primo matrimonio con Yvonne Grey (1928-1936), Donlevy si risposò nel 1936 con l'attrice e cantante Marjorie Lane, da cui ebbe la figlia Judy. Divorziato nel 1938, sposò nel 1966 Lillian Arch (ex moglie di Bela Lugosi). Il matrimonio durò fino alla morte di Donlevy, il 5 aprile 1972, per un cancro all'esofago.
Premi Oscar 1940 – Candidatura all'Oscar al miglior attore non protagonista per Beau Geste
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