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film del 1971 diretto da Luigi Zampa Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Bello, onesto, emigrato Australia sposerebbe compaesana illibata è un film del 1971, diretto da Luigi Zampa, interpretato da Alberto Sordi e Claudia Cardinale.
Bello, onesto, emigrato Australia sposerebbe compaesana illibata | |
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Claudia Cardinale e Alberto Sordi in una scena del film | |
Lingua originale | italiano |
Paese di produzione | Italia |
Anno | 1971 |
Durata | 107 min |
Rapporto | 1,85:1 |
Genere | commedia, drammatico, sentimentale |
Regia | Luigi Zampa |
Soggetto | Rodolfo Sonego |
Sceneggiatura | Rodolfo Sonego, Luigi Zampa (collaborazione al trattamento[1]) |
Produttore | Gianni Hecht Lucari |
Fotografia | Aldo Tonti |
Montaggio | Mario Morra |
Musiche | Piero Piccioni |
Scenografia | Flavio Mogherini |
Costumi | Bruna Parmesan |
Trucco | Pier Antonio Mecacci |
Interpreti e personaggi | |
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Inizio anni settanta. L'italiano Amedeo Battipaglia[2], emigrato in Australia da lungo tempo trascorso in solitudine, è alla ricerca di una compagna per la vita. Il sacerdote missionario don Anselmo, referente ed appoggio per la comunità degli emigranti italiani, gli mostra una fotografia di una tale Carmela, ragazza calabrese trapiantata a Roma. Amedeo, convinto di non piacerle, come altre cui ha scritto in precedenza, va a consigliarsi da Giuseppe, un amico ed ex compagno di lavoro, che gli suggerisce di scambiare con lui la freccia che lo identifica in una loro foto di gruppo.
Dopo una corrispondenza piena di bugie da entrambe le parti - lui si finge un benestante capostazione e lei un'operaia in una fabbrica, quando invece si prostituisce - Carmela parte finalmente per l'Australia, dopo una rocambolesca fuga dal suo protettore verso l'aeroporto. Giunta a Brisbane, i due si incontrano. La determinazione e il carattere fiero della bella giovane spaventano il timido pretendente che, non avendo il coraggio di rivelarle la verità, si spaccia per Giuseppe, progettando di farsi conoscere nel lungo percorso verso casa. Il viaggio si rivela movimentato: la vecchia auto si guasta definitivamente, Amedeo viene preso due volte dalle convulsioni epilettiche (conseguenza di una passata puntura di scorpione), Carmela perde il treno e, ritrovandosi senza soldi, è costretta a offrirsi a un uomo del luogo per pagarsi il tragitto.
Nonostante tutto, per Carmela è un'opportunità senza pari per conoscere Amedeo e il nuovo mondo, negli splendori e nelle miserie, non ultimo l'incontro d'addio con Bampo, un amico di lui divenuto catatonico per le malattie e la solitudine nel suo lavoro nella giungla. I due giungono quasi a destinazione senza alcun progresso. Carmela incontra Giuseppe - credendolo ancora Amedeo - per ricevere da costui una serie di amare verità, la vera identità del pretendente e le bieche intenzioni dell'altro, farla prostituire per pagare le spese della sua poco fruttuosa miniera.
Carmela, in preda alla rabbia, accoltella Amedeo ma i due vengono "salvati" e allontanati dai connazionali Italiani che non vogliono far intervenire la polizia. Poco dopo i due si ritrovano in treno, Amedeo rassegnato, offre a Carmela la possibilità di tornare in Italia e le offre il pagamento del biglietto aereo di ritorno. A quel punto è Carmela a crollare confessando di essere una prostituta e per uscire da quella vita aveva tentato di rifilare anche lei una "fregatura" a qualcuno. Amedeo in un primo momento è scioccato ma poi confessa a Carmela di amarla comunque e di voler passare il resto della vita con lei. Pochi istanti dopo giungono a Bun Bun Ga, villaggio di quindici abitanti in mezzo al deserto dove Amedeo lavora, Carmela scende dal convoglio controvoglia spinta a forza dagli amici di Amedeo. I quindici abitanti - ora sedici con Carmela - danno il benvenuto ai novelli sposi. Il treno riparte e da uno scompartimento s'intravede Amedeo entrare in casa recando Carmela in braccio come una sposa.
Il film è stato girato a Roma e in Australia (più precisamente: a Brisbane, Broken Hill, Innisfail, Cairns, Sydney e nell'isola di Dunk Island nel Mar dei Coralli[3]).
L'auto guidata da Sordi, insieme alla Cardinale per gran parte del film, è una Morris Minor Serie II Convertibile del 1954[4].
Giovanni Grazzini nel Corriere della Sera del 23 dicembre 1971 scrive: "il film di Zampa non è soltanto divertente. Girato quasi tutto in Australia, fra autentici emigrati italiani, evoca un mondo che la nostalgia per la patria lontana, l'irrealtà dei paesaggi, la singolarità dei costumi, tingono di assurdo e dove tutto è possibile: anche la comica storia di Carmela ed Amedeo, dietro la quale si disegnano dolore e solitudine. La maschera afflitta ed esilarante di Alberto Sordi, che fonde con molta ironia gli elementi tradizionali del suo personaggio e strizza l'occhio alla cara memoria di Stan Laurel, ha un'espressività eccezionale. E azzeccata è la scelta di Claudia Cardinale, sempre a suo agio nei ruoli che comportano toni bruschi e torvi, dove la bellezza si sposa alla fierezza".
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