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drone turco da ricognizione e attacco al suolo Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Il Bayraktar TB2 è un APR sviluppato dalla turca Baykar Technologies per l'utilizzo da parte delle Forze armate turche. È il primo APR hunter-killer di costruzione interamente turca per la sorveglianza a lunga autonomia e a medie altitudini.
Bayraktar TB2 | |
---|---|
Bayraktar TB2 armato di MAM-L | |
Descrizione | |
Tipo | aeromobile a pilotaggio remoto da ricognizione e attacco |
Progettista | Selçuk Bayraktar[1][2] |
Costruttore | Baykar Technologies |
Data primo volo | 14 agosto 2014 |
Utilizzatore principale | Türk Kara Kuvvetleri |
Altri utilizzatori | Azərbaycan hərbi hava qüvvələri Al-Quwwat al-Jawwiyya al-Libiyya Qatar Emiri Air Force Forze Terrestri Ucraine |
Esemplari | 580 (giugno 2023)[3][4] |
Costo unitario | 5 milioni di US$ (2019)[5] |
Sviluppato dal | Bayraktar TB1 |
Altre varianti | Bayraktar TB3 |
Dimensioni e pesi | |
Tavole prospettiche | |
Lunghezza | 6,5 m |
Apertura alare | 12 m |
Altezza | 2,2 m |
Peso max al decollo | 650 kg |
Capacità | 150 kg |
Capacità combustibile | 300 kg |
Propulsione | |
Motore | 1 motore a 4 cilindri contrapposti Rotax 912 |
Potenza | 100 shp |
Prestazioni | |
Velocità max | 220 km/h (120 kt) |
Velocità di crociera | 130 km/h (70 kt) |
Autonomia | 27 ore |
Quota di servizio | 5 486 m (18 000 ft) |
Tangenza | 8 230 m (27 000 ft) |
Armamento | |
Piloni | 4 attacchi per bombe a guida laser, razzi e missili |
Note | dati relativi alla versione: Bayraktar TB2 |
i dati sono tratti da: | |
voci di aeromobili a pilotaggio remoto presenti su Wikipedia |
Se non diversamente indicato, i dati sono tratti da "baykardefence.com"[7]
Le capacità e l'esperienza accumulata dalla Baykar nel campo tecnologico e nella produzione di APR, si devono ricondurre al progettista e CTO della Baykar, Selçuk Bayraktar. Formatosi al Dipartimento di Ingegneria Elettronica e Comunicazione dell'Università Tecnica di Istanbul (ITU).[2] Lì all'ITU, gli fu assegnata una borsa di studio dall'Università della Pennsylvania (UPenn) dove ha conseguito il Master's Degree nel 2004.[2] Fu durante la sua permanenza all'UPenn, che gli fu assegnata una seconda borsa di studio dal Massachusetts Institute of Technology (MIT) come assistente alla ricerca nel Dipartimento di Aeronautica e Astronautica, dove poi, conseguì un secondo Master.[2]
Dopo la laurea alla UPenn nel 2003, ha svolto con successo test per il coordinamento terra-aria di APR in volo in formazione.[2] Ha continuato a stabilire traguardi da record al MIT con la sua ricerca sulle manovre autonome e da attacco con elicotteri a pilotaggio remoto, pubblicando il suo lavoro sulle principali riviste di ingegneria sulla materia.[2] Tornato in Turchia nel 2007, è diventato CTO di Baykar, sviluppando i primi APR nazionali per le forze di sicurezza turche.[2] Portando avanti le sue ricerche alla Baykar, ha permesso a questa di accumulare esperienza nei campi dell'architettura di sistemi avionici, dei controlli di volo, dello sviluppo di algoritmi di navigazione, cinematica e dinamica di sistema, hardware e sviluppo di software.[2] Il primo volo del TB2 è avvenuto ad agosto 2014, mentre il primo test con missili il 18 dicembre 2015.[8][9][10][11][12] A marzo 2021, durante l'esercitazione navale Blue Homeland 2021 svoltasi nel Mar Mediterraneo, un TB2, per la prima volta, ha colpito un bersaglio a lunga distanza utilizzando munizioni intelligenti MAM-L.[13]
Se non diversamente indicato, i dati sono tratti da "baykardefence.com"[7]
Il Bayraktar TB2 è un APR, sviluppato per soddisfare le richieste delle Forze armate turche. Esso dispone di un design altamente sofisticato che fornisce tutte le soluzioni di cui l'operatore può aver bisogno in un unico sistema integrato. Il sistema è composto da un APR, da una stazione di controllo a terra con pilota ed osservatore, terminale dati a terra, terminale display remoto, base avanzata con moduli generatore e rimorchio. La particolarità di questo velivolo è che per la prima volta l'intero sistema è dotato di avionica e sistemi elettronici totalmente prodotti in Turchia.
La propulsione è assicurata da un motore a 4 cilindri contrapposti Rotax 912 da 100 shp di potenza, prodotto dall'austriaca Rotax, ora parte di Bombardier Recreational Products (BRP), azienda del gruppo Bombardier. Il Rotax 912 non solo è in grado di assicurare bassi consumi, ma anche una buona affidabilità.[14] Ad ottobre 2020, la Bombardier, visto l’impiego crescente del drone in delicate situazioni a livello internazionale, ha quindi deciso che non fornirà più i motori per equipaggiare i TB2.[14] Martin Langelier, Vice Presidente di BRP, ha affermato che la società ha avviato un'indagine, perché informata che diversi motori Rotax sono impiegati da droni militari.[14]
Se non diversamente indicato, i dati sono tratti da "baykardefence.com"[7]
Per quanto riguarda l'armamento, il TB2 è omologato per trasportare un carico di 150 kg su 4 piloni sotto le ali, che comprende: mini bombe a guida laser MAM-L, missili anticarro a lungo raggio UMTAS e razzi Cirit da 70 mm, tutti prodotti dalla turca Rocketsan.
A febbraio 2021, il chief technology officer (CTO) della Baykar, Selçuk Bayraktar, ha dichiarato che il Bayraktar TB2, ha raggiunto un traguardo importante completando 300 000 ore di volo operativo, facendolo diventare il primo veicolo aereo sviluppato localmente a raggiungere un tempo di volo così ampio nella storia dell'aviazione della nazione.[15]
L'impiego operativo del TB2 da parte delle Forze armate turche si ebbe nel 2018, quando queste lo utilizzarono nelle operazioni di controguerriglia contro le posizioni dei militanti curdi del PKK e dell'YPG sul confine tra Iraq e Siria.[18][19][20][21]
A giugno 2019, i media internazionali hanno riferito che il Governo di accordo nazionale (GNA) di al-Sarraj ha utilizzato i TB2 per colpire una base aerea in mano all'esercito nazionale libico (LNA) del generale Haftar.[22] Nonostante l'embargo delle Nazioni Unite, si suppone che almeno 3 Bayraktar TB2 fossero utilizzati su Tripoli dalle forze del GNA.
Nel marzo del 2020 i TB2, insieme agli Anka-S sono stati schierati e ampiamente utilizzati in un'azione coordinata per colpire obiettivi dell'esercito siriano durante l'operazione Spring Shield avviata dalla Turchia a seguito delle perdite subite dalle forze turche, a febbraio 2020, per mano delle forze siriane sostenute dai russi, nella Siria nordoccidentale.[23][24][25]
Durante la guerra del Nagorno-Karabakh del 2020, i TB2 sono stati usati dall'Azerbaigian contro le forze armate dell'Armenia con grande successo.[26] L'Azerbaigian ha utilizzato la TB-2 per distruggere l'artiglieria armena, le postazioni di fanteria e vari mezzi militari. Il 19 ottobre 2020, un TB2 è stato abbattuto dalla difesa aerea dell'esercito armeno nei cieli del Nagorno-Karabakh.[27][28] L'8 novembre 2020, un altro Bayraktar TB2 azero è stato abbattuto dalla difesa aerea nel Nagorno Karabakh sudorientale.[29][30]
Durante l’ammassamento di truppe russe in Crimea e in prossimità dei confini ucraini, un Bayraktar TB2 ha condotto un volo di ricognizione sulla regione del Donbass il 9 aprile 2021. Questa è stata la prima sortita operativa dell'APR da parte delle forze ucraine all'interno di una zona di conflitto.[31][32] Nell'ottobre 2021 un Bayraktar TB2 ucraino è stato utilizzato per la prima volta in combattimento prendendo di mira una postazione d’artiglieria secessionista russa, distruggendo un obice D-30 e fermando il bombardamento contro le truppe ucraine vicino a Hranitne.[33]
A febbraio del 2022, nell'ambito dell'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, alcuni TB2 sono stati utilizzati dalle Forze armate di Kiev per colpire le unità nemiche[34][35]. Il capo dell'aeronautica militare ucraina, Mykola Oleshchuk, ha confermato che questi droni sono stati utilizzati in almeno due operazioni distinte: la prima nei pressi della città di Chornobaivka[36], la seconda vicino a Malyn, non lontano dalla capitale Kiev. In entrambi i casi sono stati distrutti dei convogli russi che scortavano unità lanciamissili[37].
Ad aprile del 2022, sempre nell'ambito dell'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, un TB2 ha preso parte alla vicenda della neutralizzazione dello storico incrociatore russo Moskva, svolgendo il ruolo di diversivo atto a distrarre i manovratori dell'incrociatore stesso e spianando l'attacco a due missili R-360 Neptun.
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