Arcola
comune italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
comune italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Àrcola (Arcoa in ligure e nella variante locale[4]) è un comune italiano di 10 149 abitanti[1] della provincia della Spezia in Liguria.
Arcola comune | |
---|---|
Panorama dalla frazione di Baccano | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Liguria |
Provincia | La Spezia |
Amministrazione | |
Sindaco | Monica Paganini (lista civica di centro-sinistra Uniti per Arcola) dal 27-5-2019 (2º mandato dal 10-6-2024) |
Data di istituzione | 1861 |
Territorio | |
Coordinate | 44°06′52.39″N 9°54′21.11″E |
Altitudine | 70 m s.l.m. |
Superficie | 16,54 km² |
Abitanti | 10 149[1] (31-8-2023) |
Densità | 613,6 ab./km² |
Frazioni | Vedi elenco |
Comuni confinanti | La Spezia, Lerici, Sarzana, Vezzano Ligure |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 19021 |
Prefisso | 0187 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 011002 |
Cod. catastale | A373 |
Targa | SP |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona D, 1 604 GG[3] |
Nome abitanti | arcolani |
Patrono | san Nicola di Bari |
Giorno festivo | 6 dicembre |
Cartografia | |
Posizione del comune di Arcola nella provincia della Spezia | |
Sito istituzionale | |
Il territorio comunale è situato a cavallo della zona lievemente collinare che separa il golfo della Spezia dalla piana del fiume Magra. È uno degli otto comuni della val di Magra, ma storicamente fa parte della Lunigiana. Su parte del territorio arcolano insiste il Parco naturale regionale di Montemarcello-Magra-Vara.
Molte sono le ipotesi sull'etimologia del nome Arcola e sul suo significato nel corso dei secoli.
Alcuni storici sostengono che il nome derivi dagli Erculei, nobile famiglia romana stabilitasi in queste zone, mentre altre fonti lo collegano addirittura ad Ercole quale fondatore del luogo.
Anton Maria Visdomini, poeta cinquecentesco, aderisce a questa etimologia: "Arcula sed magno memoratur ab Hercule dicta".
Altre ipotesi più recenti mettono in relazione Arcoa con il termine dialettale incò ("in capo a") o con alcò ("promontorio").
L'ipotesi più probabile è che Arcola derivi il suo nome piuttosto da Arx ("rocca") o da Arcula ("piccola rocca").
È verso la foce del fiume Magra che si ebbero le maggiori trasformazioni del paesaggio: nel bacino, oggi interrato, al tempo dei Liguri facevano scalo navi greche, etrusche e infine quelle romane.
La storia di Arcola può essere ricondotta alle vicende che hanno interessato la Lunigiana e la val di Magra.
Il paese era sorto, con Ameglia e Castelnuovo Magra, per la necessità di fuggire alla malaria diffusa nel territorio lunigianese.
Nell'Alto Medioevo è stato saccheggiato dai Normanni e assalito ripetutamente dai saraceni, anche se non esistono documenti specifici che attestino di queste notizie.
Nell'XI secolo è un importante centro feudale degli Obertenghi[5], che sulla sommità del colle costruirono un castello.
Dopo essere appartenuto a Oberto di Luni, nel 1033 Arcola entra a far parte del dominio dei vescovi di Luni.
Nel 1077 Arcola è compresa nei feudi confermati da Enrico IV al marchese Folco d'Este[6].
La proprietà del luogo viene poi infeudata ai conti di Vezzano e, in seguito, al potere dei vescovi di Luni.
Nel corso del XIII secolo Arcola si trova al centro di vari tentativi di dominio della famiglia Malaspina. Nel 1245 gli abitanti si ribellano alla cattiva amministrazione del marchese Moroello e Sarzana ne approfitta per acquistare il borgo con il castello e le sue terre fino alla costa di San Bartolomeo e Pitelli.
Divenuta possedimento dei Doria, nel 1278 Arcola viene in possesso della Repubblica di Genova, ma nel 1282 il vescovo Enrico da Fucecchio recupera il controllo del castello di Arcola.
Nei secoli successivi il paese e il castello vengono conquistati, nel 1320, da Castruccio Castracani, signore di Lucca, e, nel 1430, da Filippo Maria Visconti, duca di Milano, con l'invio del condottiero e capitano perugino Nicolò Piccinino.
Riconquistato nel 1494 dalla repubblica genovese, il castello-palazzo è sede della Podesteria di Arcola e Vezzano.
Le attività agricole del XV secolo erano già alquanto sviluppate, nonostante i frequenti fenomeni alluvionali: si coltivavano legumi, cereali, uva, frutta, ortaggi e foraggio. In seguito verrà introdotta anche la coltivazione del granturco mentre nel XIX secolo si comincerà a coltivarvi la patata, la barbabietola da zucchero, la canapa, il lino ed il gelso.
Nel XVII secolo, vengono realizzate le prime opere di arginatura del fiume Magra, mentre nel XVIII secolo sono costruiti i primi mulini, nel 1736, grazie all'opera di Matteo Vinzoni.
Alla caduta della Repubblica genovese e con la dominazione napoleonica Arcola rientra, dal 2 dicembre 1797, nel Dipartimento del Golfo di Venere con capoluogo La Spezia, nell'ambito della Repubblica Ligure. Dal 28 aprile 1798 Arcola rientra nel IV cantone, come capoluogo, della Giurisdizione di Golfo di Venere.
Nel 1799 in questa zona è combattuta una battaglia tra le truppe franco-genovesi e quelle austro-russe; nel corso del bombardamento vengono colpiti e danneggiati sia il castello che la torre obertenga.
Dal 1803 è il centro principale del III cantone del Golfo di Venere nella Giurisdizione del Golfo di Venere e, annesso all'Impero francese, dal 13 giugno 1805 al 1814 è inserito nel Dipartimento degli Appennini.
Caduto Napoleone, nel 1815 Arcola entra nella provincia di Levante del Regno di Sardegna e quindi nel Regno d'Italia dal 1861.
Dal 1859 al 1927 il territorio era compreso nel III mandamento di Vezzano del circondario di Levante che faceva parte prima della provincia di Genova e poi della provincia della Spezia con la sua istituzione nel 1923.
Nel 1870 il comune di Trebiano è soppresso ed aggregato ad Arcola come frazione.
Il castello, restaurato nel 1884, diviene in seguito sede del municipio di Arcola.
Nel 1928, allo scopo di ingrandire il capoluogo spezzino e di dividere gli antifascisti arcolani da quelli di Pitelli, all'epoca la frazione più grande del comune, i borghi di Pitelli, Muggiano, Fossamastra, San Bartolomeo, Ruffino e Pagliari confluirono nel territorio comunale della Spezia e il comune arcolano fu privato del suo storico sbocco sul mar Ligure e sul golfo della Spezia.
«D'azzurro, caricato di un "arco" in pietre d'argento fondato su una pianura dello stesso, nel cantone destro del capo un crescente di luna d'oro, accompagnato da una stella dello stesso ad otto punte. Lo scudo è timbrato da una corona d'oro del rango di conte.[7]»
«Drappo di bianco…[7]»
Lo stemma comunale è stato adottato e scelto dall'amministrazione comunale il 29 maggio del 1880. La raffigurazione della luna e della stella simboleggiano l'antico legame arcolano con la storica città romana di Luni. La corona comitale che sormonta lo scudo ricorda l'antico feudo degli Obertenghi poi passato ai vescovi di Luni-Sarzana.[7]
Il borgo si caratterizza per la sua struttura medievale ad anelli concentrici con viuzze lastricate.
Abitanti censiti[9]
Secondo i dati Istat al 31 dicembre 2023, i cittadini stranieri residenti ad Arcola sono 927, pari al 9,17% della popolazione[10]
Con il patrocinio dell'amministrazione civica è attiva sul territorio comunale la compagnia teatrale "Actor in Progress", che partecipa all'organizzazione di eventi pubblici di spettacolo, consulenza artistica per eventi teatrali e formazione teatrale per adulti e per ragazzi. La compagnia è impegnata in una tournée nazionale con lo spettacolo "Emozioni Differite". La scuola di formazione teatrale, da cui origina la compagnia stessa, ha avuto nel 2009 il riconoscimento[11] del Ministero per i beni e le attività culturali.
Molto sentita è la cucina tradizionale, un misto di sapori e tradizioni dovuto al posizionamento del comune all'interno della Lunigiana storica, al confine tra Liguria, Toscana ed Emilia.
Tra i piatti meglio interpretati figurano lo stoccafisso e il baccalà, la focaccia, le minestre di cereali, di legumi o di verdure, le frittate. Da ricordare inoltre i ravioli ripieni di verdura o carne e la locale versione della cima alla genovese.
Il comune è costituito, oltre al capoluogo, da undici frazioni: Baccano, Battifollo, Cerri, Fresonara, Monti, Piano di Arcola, Ponte di Arcola, Ressora, Romito Magra, Termo-Pianazze e Trebiano per un totale di 16,54 km2[12].
Confina a nord con il comune di Vezzano Ligure, a sud con Lerici, ad ovest con La Spezia e ad est con Sarzana.
L'economia del comune si basa, oltre che sul turismo, sull'attività agricola ed in particolare sulla coltivazione degli ortaggi e dei legumi, la raccolta e lavorazione dell'olio e la produzione di vini. Vi è inoltre la presenza di medie industrie metalmeccaniche, petrolchimiche e sulla lavorazione della carta.
Il centro di Arcola è attraversato principalmente dalla strada provinciale 19 che gli permette il collegamento stradale con la strada statale 1 Via Aurelia.
In località Ponte di Arcola è ubicata la fermata ferroviaria di Arcola, sulla linea Genova-Pisa, ed è servita dalle relazioni regionali Trenitalia svolte nell'ambito dei contratti di servizio stipulati con la Regione Liguria e con la Regione Toscana, questi ultimi denominati anche "Memorario".
Una seconda fermata, dismessa dagli anni '80, era presente in località Romito Magra.
Dai comuni di La Spezia e Lerici un servizio di trasporto pubblico locale gestito dall'ATC garantisce quotidiani collegamenti bus con Arcola e per le altre località del territorio comunale.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
---|---|---|---|---|---|
1945 | 1963 | Flavio Maggiani | Partito Comunista Italiano | Sindaco | |
1963 | 1977 | Ezio Bassano | Partito Comunista Italiano | Sindaco | |
1977 | 26 luglio 1985 | Stefano Sgorbini | Partito Comunista Italiano | Sindaco | |
26 luglio 1985 | 20 luglio 1990 | Stefano Sgorbini | Partito Comunista Italiano | Sindaco | |
20 luglio 1990 | 5 novembre 1993 | Stefano Sgorbini | Partito Democratico della Sinistra | Sindaco | [13] |
21 dicembre 1993 | 24 aprile 1995 | Gino Nardi | Partito Democratico della Sinistra | Sindaco | |
24 aprile 1995 | 14 giugno 1999 | Gino Nardi | lista civica di centro-sinistra | Sindaco | |
14 giugno 1999 | 14 giugno 2004 | Gino Nardi | lista civica di centro-sinistra | Sindaco | |
14 giugno 2004 | 8 giugno 2009 | Livio Giorgi | lista civica di centro-sinistra | Sindaco | |
8 giugno 2009 | 26 maggio 2014 | Livio Giorgi | lista civica di centro-sinistra | Sindaco | |
26 maggio 2014 | 27 maggio 2019 | Emiliana Orlandi | Emiliana Orlandi sindaco (lista civica di centro-sinistra) |
Sindaco | |
27 maggio 2019 | 10 giugno 2024 | Monica Paganini | Uniti per Arcola (lista civica di centro-sinistra) |
Sindaco | |
10 giugno 2024 | in carica | Monica Paganini | Uniti per Arcola (lista civica di centro-sinistra) |
Sindaco |
Tra le società del passato l'U.S.D. Arcola Garibaldina il cui ultimo campionato è stato disputato in Prima Categoria.
Seamless Wikipedia browsing. On steroids.
Every time you click a link to Wikipedia, Wiktionary or Wikiquote in your browser's search results, it will show the modern Wikiwand interface.
Wikiwand extension is a five stars, simple, with minimum permission required to keep your browsing private, safe and transparent.