Loading AI tools
aereo da trasporto tattico leggero Antonov Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
L'Antonov An-26 (in cirillico Антонов Ан-26, nome in codice NATO Curl)[2] è un bimotore a turboelica da trasporto leggero ad ala dritta progettato dall'OKB 153 diretto da Oleg Konstantinovič Antonov e sviluppato in Unione Sovietica negli anni settanta.
Antonov An-26 | |
---|---|
Descrizione | |
Tipo | aereo da trasporto tattico leggero |
Equipaggio | 4 |
Progettista | OKB 153 diretto da Oleg Konstantinovič Antonov |
Costruttore | Antonov |
Data primo volo | 21 maggio 1969 |
Esemplari | oltre 1 700 |
Dimensioni e pesi | |
Lunghezza | 23,8 m |
Apertura alare | 29,2 m |
Altezza | 8,32 m |
Superficie alare | 74,82 m² |
Peso a vuoto | 15 020 kg |
Peso max al decollo | 24 000 kg |
Capacità | 4 500 kg di carico |
Propulsione | |
Motore | 2 turboelica Progress AI-24VT un turbogetto Tumansky Ru-19-A300 nella gondola di sinistra |
Potenza | 2 820 shp (2 103 kW) ciascuna |
Spinta | 7,85 kN |
Prestazioni | |
Velocità max | oltre 500 km/h |
Velocità di crociera | 440 km/h (240 kt) |
Autonomia | 2 550 km |
Tangenza | 9 000 m |
Airlines Inform[1] | |
voci di aerei militari presenti su Wikipedia |
Sviluppato dal precedente An-24 fu progettato per un uso principalmente militare dotandolo di un ampio portellone di carico posteriore che funge anche da rampa. Fu impiegato negli anni successivi dalla Sovetskie Voenno-vozdušnye sily (VVS), l'Aeronautica militare sovietica, e da numerose forze aeree del Patto di Varsavia che ancora oggi hanno esemplari in servizio. Ne fu ricavata anche una versione civile, tuttora operativa con diverse compagnie aeree cargo.
Dall'An-24 fu ricavata una versione da aerofotogrammetria, denominata An-30 (nome in codice NATO Clank),[2] dotata di vari strumenti fotografici applicati nel muso e un laboratorio interno per lo sviluppo delle fotografie. Un successivo sviluppo diede origine al successore, l'An-32.
L'An-26 ha anche una versione prodotta senza licenza dall'azienda cinese Xian Aircraft Factory denominata inizialmente Y-14 e successivamente ridenominata Y-7 che diede origine ad una serie di varianti multiuso.
L'An-26 fu progettato come velivolo da trasporto tattico a corto raggio, della stessa classe del G.222, basandosi sulle precedenti esperienze acquisite sull'Antonov An-24, velivolo da trasporto passeggeri e merci, usato per lo più per esigenze civili. Dell'An-24 fu progettata una versione con portellone di carico per materiali, l'An-24T; in seguito gli osservatori occidentali si resero conto che questa versione era un progetto nuovo, che entrò in servizio negli anni settanta come complemento di aerei più grandi e dalle maggiori capacità di carico già in linea e come sostituto degli Il-14.
Il primo volo dell'An-26 avvenne nel 1960, mentre nel 1963 iniziarono le consegne alla compagnia aerea da trasporto civile Aeroflot.[3]
A partire dal 1969 fu sviluppata una nuova versione militare da trasporto tattico a corto raggio denominata Curl-A.Tale versione, che venne prodotta fino al 1985 in 1410 esemplari per varie forze armate, fu il primo velivolo sovietico da trasporto ad avere la stiva completamente pressurizzata.
Nel corso degli anni alcuni Curl-A furono modificati per la guerra elettronica, denominati An-26RTR Curl-B. Successivamente furono costruite versioni speciali per il controllo degli incendi (An-26P), per il monitoraggio della banchisa polare (AN-16 BRL) e per le calibrazioni aeronautiche (AN-26L). Di particolare rilievo sono le versioni S utilizzate dalle aeronautiche della Angola e del Mozambico con il ruolo di contro-guerriglia, essendo stati dotati di piloni per bombe. Altri velivoli della versione S furono adattati dall'aeronautica dell'Afghanistan per lanciare cariche chaff.[4]
Il 28 settembre 2009 gli aerei Antonov An-26 e Antonov An-26B sono stati certificati dall'ЕАSА (Еuropean Aviation Safety Agency) secondo FAR-25, FAR-33, FAR-35 del capitolo IV della ICAO e ТSO-с77. Attualmente nel mercato dell'Unione europea sono presenti 17 Antonov An-26, nelle compagnie aeree ungheresi, lettone e lituane e della tedesca DHL. La certificazione degli aerei è stata effettuata su richiesta della Antonov ASTC del 18 dicembre 2006.[5]
Tra il 1982 e il 2007 l'AN-26 ha subito 19 incidenti in varie zone del mondo.[6]
Bimotore da trasporto tattico a corto raggio, con due motori sulle ali, in posizione alta rispetto alla fusoliera. I piani di coda sono relativamente convenzionali ma, rialzati, consentono lo spazio per una rampa di carico più grande ed efficiente di quella dell'An-24T, per caricare dai pianali dei camion, ed un uso efficiente per lanciare paracadutisti.
Il vano di carico ha rotaie per movimentare colli da due tonnellate ed un paranco elettrico di sollevamento. Un convogliatore meccanico è sistemato sul pavimento della cabina, mentre a lato vi sono sedili per 38-40 paracadutisti o truppe. Un altro tipo di trasformazione consente di usarlo come aeroambulanza per 24 barelle. Il vano di trasporto è pressurizzato, caratteristica rara in un trasporto tattico militare.
Il posto di pilotaggio è incassato nella parte anteriore della fusoliera, tra le ali alte e il vano del muso, dove vi è il radar meteorologico, con oblò rotondo su ciascun lato.
Il carrello d'atterraggio è basso, dotato di una larga carreggiata, e rientra nel muso e nelle gondole motori.
Quella a destra ospita, oltre a una delle due turboeliche AI-24 da 2800 CV, anche una piccola turbina ausiliaria Tumnansky R-19 da 900 kg di spinta, impiegata per fornire potenza elettrica, ma anche per aumentare la potenza disponibile ed incrementare le prestazioni ad alta quota o durante il decollo.
Anche il precedente An-24 aveva quest'asimmetrica configurazione, per cui gli Antonov sono in realtà trimotori. Per superare questo curioso compromesso tecnico sarebbero poi arrivati, con l'An-32, motori da 5500 cv.
Dal 1981 entrò in servizio la versione An-26B, dotata di un sistema di movimentazione rapida per carichi di 5500 kg in tre colli, controllabile da due uomini a bordo.
Un'altra variante derivata (secondo alcune fonti, però, dall'An-24) è l'Antonov An-30 Cline, uno dei pochi velivoli progettato esclusivamente per i rilievi aerofotogrammetrici e caratterizzato da una struttura ridisegnata, dotata di un abitacolo rialzato ed un muso vetrato, con una struttura per un navigatore, un laboratorio di sviluppo per le pellicole e cinque camere fotografiche. Fu prodotto dal 1974 in pochi esemplari per l'Aeroflot e la Romania.
All'agosto 2006 rimanevano in servizio operativo 267 esemplari di An-26. I maggiori operatori includono: Lao Airlines (6), Syrian Arab Airlines (6), Aerocom (5), ARP 410 Airlines (5), Air Urga (10), Exin (9), RAF-Avia (5), Turkmenistan Airlines (5), Iraero (7), Scorpion Air (6), Jakutavia (5) e Aerogaviota (18). Altre 106 compagnie aeree operano con un numero minore di esemplari.[7]
Secondo il sito della Rete di Sicurezza dell'Aviazione (dati aggiornati al maggio 2017).[48] sono stati 116 incidenti con 845 morti Due Antonov An-26 sono stati dirottati. Inoltre sono stati 32 incidenti criminali con 509 morti in seguito. L'ultimo incidente con vittime di un An-26 è accaduto a nei pressi di San Cristóbal, a Cuba con un aereo dell'Aerogaviota (compagnia aerea istituita dall'esercito cubano e di proprietà del governo di Cuba) l'29 aprile 2017, causando 8 morti.[49]
L'incidente più grave nel quale venne coinvolto un Antonov An-26 è accaduto in Etiopia, in Africa con un aereo che trasportava i soldati libici, cubani ed etiopi il 14 gennaio 1982. In seguito all'incidente morirono 73 persone.[50]
Seamless Wikipedia browsing. On steroids.
Every time you click a link to Wikipedia, Wiktionary or Wikiquote in your browser's search results, it will show the modern Wikiwand interface.
Wikiwand extension is a five stars, simple, with minimum permission required to keep your browsing private, safe and transparent.