Allium sativum

specie di pianta della famiglia delle Amaryllidaceae Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Allium sativum

L'aglio (Allium sativum L.) è una pianta bulbosa della famiglia Amaryllidaceae (sottofamiglia Allioideae).[1][2][3]

Disambiguazione – "Aglio" rimanda qui. Se stai cercando altri significati, vedi Aglio (disambigua).

Il suo utilizzo primo è quello di condimento, ma è ugualmente usato a scopo salutistico per le proprietà congiuntamente attribuitegli dalla scienza e dalle tradizioni popolari.

A causa della sua coltivazione molto diffusa l'aglio viene considerato quasi ubiquitario, ma le sue origini sono asiatiche[4] (sono state rintracciate nella Siberia sud-occidentale), velocemente diffusosi nel bacino mediterraneo e già conosciuto nell'antico Egitto.

L'odore caratteristico dell'aglio è dovuto a numerosi composti organici di zolfo tra cui l'alliina ed i suoi derivati, come l'allicina ed il disolfuro di diallile.[5]

Descrizione

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Infiorescenza
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Bulbo e spicchi d'aglio

L'aglio è una pianta perenne che cresce da un bulbo. Ha uno stelo fiorale alto ed eretto che cresce fino a 1 m di altezza. La lamina fogliare è piatta, lineare, solida ed è larga 1,25-2,5 cm, con apice acuto. La pianta può produrre fiori dal rosa al viola da luglio a settembre nell'emisfero settentrionale. Il bulbo ha un odore forte ed è tipicamente composto da 10 a 20 spicchi. Gli spicchi vicini al centro sono simmetrici, mentre quelli che circondano il centro possono essere asimmetrici. Ogni spicchio è racchiuso da una guaina interna circondata da una guaina esterna.[6] Se l’aglio viene piantato al momento giusto e alla profondità giusta, può essere coltivato fino all’Alaska.[7] Produce fiori ermafroditi. È impollinato da api, farfalle, falene e altri insetti.[8]

Coltivazione

Per coltivare l'aglio, bisogna prima dividerlo in spicchi uguali e poi piantarli a uno a uno con la punta dello spicchio rivolta verso l'alto. Si pianta nello strato attivo.

L'aglio è facile da coltivare e può essere coltivato tutto l'anno nei climi miti[9] Sebbene la propagazione sessuale dell'aglio sia possibile, quasi tutto l'aglio coltivato viene propagato asessualmente piantando singoli spicchi nel terreno.[10] Nei climi più freddi, è meglio piantare gli spicchi circa sei settimane prima che il terreno geli. L'obiettivo è che i bulbi producano solo radici e nessun germoglio sopra il terreno.[11] La raccolta avviene a fine primavera o inizio estate.

La pianta non ama il freddo autunno-invernale. Allora comincia ad afflosciarsi, fino a seccarsi del tutto. È a questo punto che il bulbo sotterraneo andrebbe raccolto. I bulbi che invece si lasciano in loco, rivegeteranno l'anno seguente, coi primi caldi. Formeranno anche bulbilli (piccoli bulbi cresciuti lateralmente al bulbo-madre). La raccolta dei bulbi dunque non è solo una necessità alimentare, ma anche una intelligente pratica colturale che impedisce un eccessivo affollamento dell'area.

Avversità

I parassiti dell'aglio sono principalmente le larve delle mosche Chortophila brassicae o Hylenia antiqua che ne attaccano i bulbi facendoli marcire.[12] Intrecciarne le cime dovrebbe servire a evitare che gli insetti nocivi entrino nei bulbi.

Produzione

Lo stesso argomento in dettaglio: Produzione di aglio in Cina.
Ulteriori informazioni I 10 più grandi produttori di aglio nel 2010, Nazione ...
I 10 più grandi produttori di aglio nel 2010
Nazione Produzione (tonnellate) Note
Cina (bandiera) Cina13.664.069Im
India (bandiera) India833.970
Corea del Sud (bandiera) Corea del Sud271.560
Egitto (bandiera) Egitto244.626
Russia (bandiera) Russia213.480
Birmania (bandiera) Birmania185.900Im
Etiopia (bandiera) Etiopia180.300Im
Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti169.510
Bangladesh (bandiera) Bangladesh164.392
Ucraina (bandiera) Ucraina157.400
Mondiale 17.674.893 A
* = Dati non ufficiali | [ ] = Dati ufficiali | A = Potrebbe includere dati ufficiali, semi-ufficiali o stimati
F = Stime FAO| Im = Dati FAO basati sulla metodologia di imputazione | M = Dati non disponibili

Fonte: UN Food & Agriculture Organisation (FAO)[13]

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Varietà

Le cultivar di aglio sono numerose: il catalogo comune dell'Unione Europea riconosce oltre 150 varietà registrate di Allium sativum.[14] Tra queste si ricordano l'aglio di Voghiera e l'aglio bianco polesano (entrambi DOP).[15]

Proprietà

Riepilogo
Prospettiva

L'aglio fresco o schiacciato produce composti contenenti zolfo quali allicina, ajoene, polisolfuri diallilici, vinilditiine e S-allilcisteina, nonché enzimi, saponine, flavonoidi e prodotti della reazione di Maillard quando cotto, che non sono composti contenenti zolfo.

Le sostanze fitochimiche responsabili del sapore pungente dell'aglio vengono prodotte quando le cellule della pianta vengono danneggiate. Quando una cellula viene rotta tagliandola, masticandola o schiacciandola, gli enzimi immagazzinati nei vacuoli cellulari innescano la rottura di diversi composti contenenti zolfo immagazzinati nei fluidi cellulari (citosol).[16] I composti risultanti sono responsabili del sapore pungente o piccante e dell'odore forte dell'aglio. Alcuni composti sono instabili e continuano a reagire nel tempo.

Tra le specie del genere Allium, l'aglio ha di gran lunga le concentrazioni più elevate di prodotti di reazione iniziale, rendendolo molto più potente della cipolla, dello scalogno o del porro.[17] Sebbene molte persone apprezzino il sapore dell'aglio, si ritiene che questi composti si siano evoluti come meccanismo di difesa, scoraggiando animali come uccelli, insetti e vermi dal mangiare la pianta.[18]

Numerosi composti dello zolfo contribuiscono all'odore e al sapore dell'aglio. Si è scoperto che l'allicina è il composto maggiormente responsabile della sensazione piccante dell'aglio crudo. Questa sostanza chimica apre i canali recettoriali del potenziale termotransitorio, responsabili della sensazione di calore intenso che si prova negli alimenti. Il processo di cottura dell'aglio rimuove l'allicina, attenuandone così il sapore piccante.[18] L'allicina, insieme ai suoi prodotti di decomposizione disolfuro di diallile e trisolfuro di diallile, sono i principali responsabili dell'odore caratteristico dell'aglio, insieme ad altri composti derivati dall'allicina, come vinilditiine e ajoene.

È noto che l'odore dell'aglio persiste sul corpo umano e provoca alitosi e cattivo odore corporeo.[6] Ciò è causato dall'allil metil solfuro (AMS). L'AMS è un liquido volatile che viene assorbito nel sangue durante il metabolismo dei composti solforati derivati dall'aglio; dal sangue viaggia verso i polmoni[19] (e da lì alla bocca, causando alitosi) e alla pelle, dove viene trasudato attraverso i pori. Lavare la pelle con il sapone è solo una soluzione parziale e imperfetta al problema dell'odore. Studi hanno dimostrato che sorseggiare il latte contemporaneamente al consumo di aglio può neutralizzare significativamente l'alito cattivo.[20] Mescolare l'aglio con il latte in bocca prima di deglutire riduceva l'odore meglio che bere il latte dopo l'ingestione.[20] Anche l'acqua naturale, i funghi e il basilico possono ridurre l'odore; tuttavia, la miscela di grassi e acqua presente nel latte è risultata la più efficace.[20] Si dice che l'alito cattivo venga alleviato mangiando prezzemolo fresco.

Se consumato in grandi quantità, l'aglio può essere fortemente presente nel sudore e nell'alito del giorno successivo. Questo avviene perché i composti solforati dell'aglio vengono metabolizzati, formando AMS, che non può essere digerito e passa nel sangue. Viene trasportato ai polmoni e alla pelle, da dove viene espulso. Poiché la digestione richiede diverse ore e il rilascio di AMS ancora più tempo, l'effetto del consumo di aglio può durare a lungo.[19]

Alcune persone soffrono di allergie all'aglio e ad altre specie di Allium.[19] I sintomi possono includere intestino irritabile, diarrea, ulcere alla bocca e alla gola, nausea, difficoltà respiratorie e, in rari casi, anafilassi.[6]

Usi

Riepilogo
Prospettiva
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Bulbo, spicchi e aglio tritato
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Pane all'aglio

Nella storia

Dipinto nelle piramidi egizie, faceva parte del cibo fornito dalle autorità per mantenere gli schiavi in salute. Presso i Greci e i Romani era cibo abituale degli atleti e dei soldati, poiché si credeva sviluppasse forza e aggressività.[21]

In cucina

Fatti in breve Aglio, Energia ...
Aglio
Valori nutrizionali per 100 g
Energia149 kcal (620 kJ)
Proteine6,06 g
Carboidrati
Totali33,07 g
Fibre2,1 g
Grassi
Totali0,25 g
Saturi89 mg
Monoinsaturi11 mg
Polinsaturi249 mg
Colesterolo0 mg
 
Acqua58,58 g
Vitamine
Tiamina (Vit. B1)200 µg
Riboflavina (Vit. B2)110 µg
Niacina (Vit. B3)700 µg
Acido pantotenico (Vit. B5)596 µg
Vitamina B61235 µg
Acido folico (Vit. B9)3 µg
Vitamina C31,2 mg
Vitamina E0,01 mg
Minerali
Calcio181 mg
Ferro1,7 mg
Fosforo153 mg
Magnesio25 mg
Manganese1672 µg
Potassio401 mg
Rame299 µg
Selenio14,2 µg
Sodio17 mg
Zinco1,16 mg
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L'aglio è ampiamente utilizzato in tutto il mondo per il suo sapore pungente come condimento.

L'aglio in cucina è molto utilizzato come condimento, ad esempio come ingrediente per salse come bagna càuda, pesto, aioli, tzatziki. La parte commestibile sono i bulbilli (spicchi). Si consuma crudo o cotto, fresco o secco, intero, a fettine, tritato, in polvere. Talvolta gli spicchi vengono utilizzati per insaporire la pietanza ma non vengono direttamente consumati. L'aglio può essere aggiunto a diversi tipi di pane, solitamente in un contenitore con burro o olio, per creare una varietà di piatti classici, come il pane all'aglio, la bruschetta, i crostini e i canapé L'intensità e l'aroma del sapore variano a seconda dei diversi metodi di cottura. Spesso viene abbinato a cipolla, pomodoro o zenzero.

In medicina

Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.

L'olio essenziale contiene: bisolfuro di allile e allipropile allicina (sostanza ad azione antibiotica), garlicina (ad azione antibiotica), allina (glucoside), vitamine A, B, C, zuccheri, fitosteroli, lipidi, mucillagini. L'olio essenziale viene principalmente eliminato attraverso l'apparato respiratorio[22], svolgendo attività antisettica e balsamica[23].

Uno studio condotto dall'Università di Liverpool ha rivelato che un supplemento quotidiano di estratto d'aglio può ridurre il rischio di attacchi cardiaci[24].

Sebbene sia di cultura popolare[25][26] che l'aglio abbassi la pressione arteriosa di chi soffre d'ipertensione uno studio del 2012 della University of British Columbia ha rivelato che consumare l'aglio in dosi massicce (200 grammi per 3 volte al giorno) può abbassare lievemente la pressione (diminuendo la pressione sistolica, la massima, di 10-12 millimetri di mercurio contro i 6-9 del placebo).[27][28]

Allicina

Lo stesso argomento in dettaglio: Allicina.

Uno dei derivati dell'aglio, l'allicina, ha dimostrato di possedere efficacia antibiotica[29].

In fitoterapia

Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.

L'aglio ha diverse proprietà curative:[30]

Nella cultura di massa

Riepilogo
Prospettiva
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Raccolta dell'aglio, Tacuinum Sanitatis Casanatense (XIV secolo)

Nel folclore europeo, si riteneva che l'aglio tenesse lontani i vampiri e si indossava in un sacchetto intorno al collo. Questa tradizione si può collegare al fatto che i vampiri erano considerati dei "parassiti" e conseguentemente l'aglio, avendo proprietà antibatteriche, li teneva lontani.

Il suo potere antisettico era noto fin dall'antichità: nel Medioevo i medici usavano delle mascherine imbevute di succo d'aglio per proteggersi dalle infezioni e tutt'oggi è ampiamente usato nella medicina popolare.

Una famosissima cantilena napoletana recita:

Agli e fravagli fattura che non quagli. Corna e bicorne capa 'alice e capa d'aglio....

Si consigliava infatti di tenerlo addosso la notte che precede il 24 giugno (San Giovanni Battista) insieme ad altre erbe per proteggersi dalle streghe che in quella data, secondo la tradizione, celebrerebbero il grande sabba annuale che coincide con il solstizio d'estate.

Che l'aroma dell'aglio non sia mai stato gradito è cosa nota tanto che lo stesso Shakespeare in Sogno di una notte di mezza estate fa dire ai propri attori nella seconda scena di non mangiare aglio in quanto:

(inglese)
«(...) And most deare Actors, eate
no Onions, nor Garlicke; for wee are to vtter sweete
breath, (...)»
(italiano)
«(...) E soprattutto, attori, anime mie, badate a non mangiar aglio o cipolla, ché dobbiamo esalare tutti un alito che deve riuscir dolce e gradevole (...)»

Anche nella cultura islamica l'aglio, pur essendo diffusamente e volentieri usato in gastronomia, viene di fatto interdetto a quanti devono poi recarsi in moschea il venerdì per la preghiera comunitaria di mezzogiorno (ṣalāt al-ẓuhr), sulla scorta della tradizione che ricorda come il profeta Maometto non gradisse né il suo odore né quello della cipolla, che dunque risente di questo stesso "divieto"[33].

Note

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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