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componente degli alimenti derivata dalle piante, non digeribile completamente Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
La fibra alimentare è una componente degli alimenti derivata dalle piante, non digeribile dallo stomaco e dall'intestino tenue.[1] È invece parzialmente digeribile dal colon.[1] La sua presenza nella dieta è fondamentale per la salute. Gran parte della fibra alimentare fa parte della classe dei carboidrati, ma non solo.
Non tutti riconoscono univocamente tutte le classi di sostanze appartenenti alla categoria della fibra alimentare. In origine, la fibra alimentare venne definita come "lo scheletro rimanente della parete cellulare delle piante, resistente agli enzimi digestivi del corredo umano". Questa definizione escludeva alcuni polisaccaridi introdotti con la dieta come additivi come la cellulosa modificata, le gomme delle piante. In seguito vennero introdotte nella classe delle fibre anche altre sostanze, ovvero la lignina e tutti i tipi di polisaccaridi che non sono digeribili dall'uomo[2].
Allo stato non è stato trovato un accordo unanime per cui esistono una definizione fisiologica e una chimica.
Le proprietà chimico-fisiche più peculiari delle fibre sono:
La fibra alimentare è generalmente riferita a polisaccaridi non amidacei, ma vengono considerate spesso "fibra" anche sostanze non fibrose di ballasto alimentare (ad esempio pectina), oltre a sostanze non glucidiche che compongono le pareti delle cellule vegetali come lignina, esteri fenolici, cutina, materiali cerosi, suberina.
I diversi componenti della fibra sono:[3]
Le fibre alimentari si possono distinguere in:
La maggior parte dei cibi vegetali contiene fibre solubili e insolubili in differente proporzione.[4]
Alla classe delle fibre solubili appartengono:
Sono presenti in:
Hanno un'elevata capacità di idratazione.
I principali effetti sull'organismo sono:
Alla classe delle fibre insolubili appartengono:
Sono principalmente presenti in:
I principali effetti sull'organismo sono:
Nella maggior parte dei casi, la fibra alimentare costituisce la parete cellulare delle piante, ma è presente anche nel parenchima e in alcune secrezioni vegetali.
Alimenti ad alto contenuto di fibra sono:
Pur non potendosi considerare un nutriente, la fibra alimentare esercita effetti di tipo funzionale e metabolico che la fanno ritenere un'importante componente della dieta umana. Oltre che all'aumento del senso di sazietà e al miglioramento della funzionalità intestinale e dei disturbi ad essa associati (stipsi, diverticolosi), l'introduzione di fibra con gli alimenti è stata messa in relazione alla riduzione del rischio per importanti malattie cronico-degenerative, in particolare i tumori al colon-retto (in parte spiegata dalla diluizione di eventuali sostanze cancerogene e dalla riduzione del loro tempo di contatto con la mucosa), il diabete e le malattie cardiovascolari (in parte per una riduzione dei livelli ematici di colesterolo[6]).
I principali effetti del consumo di fibra alimentare sull'organismo sono:[2][3][4]
La raccomandazione dietetica per l'assunzione di fibre alimentari per un individuo adulto è di 25 g al giorno.[7]
In considerazione dell'importanza della conoscenza del contenuto in fibra alimentare e delle sue componenti solubile ed insolubile per la valutazione differenziata del loro effetto biologico ed eventualmente per la finalizzazione di un loro possibile impiego, particolare attenzione va posta alle metodiche analitiche utilizzate per la valutazione del contenuto di fibra negli alimenti[2].
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