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attore, sceneggiatore e conduttore radiofonico italiano (1913-1961) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Alberto Talegalli (Spoleto, 2 ottobre 1913 – Gualdo Tadino, 10 luglio 1961) è stato un attore, sceneggiatore e conduttore radiofonico italiano.
Figlio di artigiani, iniziò presto a lavorare, prima nella sua città Spoleto, poi, con il treno, ogni giorno a Terni, ma la sua vera passione era il teatro, smise presto gli abiti del pendolare per indossare quelli del Sor Clemente.
Umorista e poeta, si impose al grande pubblico negli anni cinquanta, grazie a una serie di sketch comici trasmessi alla radio, nel programma Rosso e nero di Corrado, nei quali interpretava il suo personaggio, il Sor Clemente, un campagnolo che, arricchitosi grazie a un'eredità, va a vivere nell'elegante quartiere romano dei Parioli, a contatto con l'alta società. Tiranneggiato da una moglie, Gerza, gelosa e autoritaria, il Sor Clemente trova complicità nello Zio Angelino, o meglio ziu 'Ngilinu, (interpretato al cinema dall'attore romano Virgilio Riento) con il quale architetta stratagemmi per divertirsi di nascosto delle rispettive mogli, che però non vanno mai a buon fine.
La sua bonaria ma efficacissima comicità era basata su un irresistibile accento spoletino e su trovate sempre geniali e genuine; con il suo umorismo, mai grottesco e impegnato, ma umano, sottile e spontaneo, esaltava le caratteristiche semplici e "ruspanti" della gente spoletina.
«Alberto Talegalli non è stato un "comico dialettale" come superficialmente qualche distratto può aver sostenuto. Non è stato una maschera, ma un umorista vero e cioè un uomo intelligente e sensibile che, in più degli altri sensibili e intelligenti, ha avuto il dono dell'ironia.»
Nel biennio 1953-54 portò al cinema il suo fortunato personaggio in due film diretti da Camillo Mastrocinque, dei quali scrisse anche la sceneggiatura: Café chantant e Le vacanze del Sor Clemente. Il successo ottenuto lo portò a interpretare nell'arco degli anni cinquanta una trentina di film, spaziando dal cinema al teatro, alla radio e alla nascente televisione. Negli anni 1958-59 fu ospite fisso come monologhista nella trasmissione radiofonica Gran Gala condotta da Delia Scala; ottenne poi, nel 1959, la conduzione di un programma serale, tutto suo, l'Alberto Talegalli show e nel 1960 il varietà Sono un uomo di mondo. Morì nel 1961 in un incidente automobilistico in località “Categge”, nei pressi di Gualdo Tadino.
Alberto Talegalli ha partecipato a numerosi sketch della rubrica pubblicitaria televisiva Carosello pubblicizzando:[1]
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