Vogogna
comune italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Vogogna (Avgògna in dialetto ossolano) è un comune italiano di 1 687 abitanti della provincia del Verbano-Cusio-Ossola, situato al centro della Val d'Ossola, in Piemonte.
Vogogna comune | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Piemonte |
Provincia | Verbano-Cusio-Ossola |
Amministrazione | |
Sindaco | Marco Stefanetta (lista civica) dal 27-5-2019 |
Territorio | |
Coordinate | 46°00′28″N 8°17′37″E |
Altitudine | 222 m s.l.m. |
Superficie | 15,62 km² |
Abitanti | 1 687[1] (31-8-2022) |
Densità | 108 ab./km² |
Frazioni | Capraga, Dresio, Genestredo, Prata |
Comuni confinanti | Beura-Cardezza, Pallanzeno, Piedimulera, Pieve Vergonte, Premosello-Chiovenda |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 28805 |
Prefisso | 0324 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 103077 |
Cod. catastale | M111 |
Targa | VB |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 598 GG[3] |
Nome abitanti | vogognesi |
Cartografia | |
Posizione di Vogogna nella provincia del Verbano-Cusio-Ossola | |
Sito istituzionale | |
Il comune fa parte del circuito dei borghi più belli d'Italia[4] e insignito dal 2011 della Bandiera arancione dal Touring Club Italiano[5].
Parte del suo territorio è compresa nel Parco nazionale della Val Grande ed è anche sede dell'Ente Parco.
Il toponimo potrebbe trarre origine dal nome dall'antico popolo che abitava queste terre prima dei Romani, i Galli Agoni: Vallis Agonum, "valle degli Agoni". Una lapide risalente al 196 d.C. testimonia la presenza romana a Vogogna e l'esistenza di una strada romana, di cui ignora il nome ma che viene convenzionalmente detta via Settimia. Questa strada collegava l'Ossola e il passo del Sempione con Novaria e Mediolanum[6]. L'epigrafe, molto danneggiata e solo parzialmente leggibile[7] si trova tra il ponte della Masone e Dresio testimonia dei lavori di ristrutturazione di un tratto di strada.[6]. Il testo, molto danneggiato si interpreta: "Via fatta per (decreto di?)… con sesterzi 22 600 sotto il secondo consolato di Caio Domizio Destro e Publio Fusco con curatori dell’opera Marco Valerio e Salvio; fornitore dei marmi… è stato ? per (ordine) di Venusto conduttore pubblico di …"[8]
Il paese, citato per la prima volta in un documento notarile del 970 d.C., rimane un villaggio di contadini fino al XIII secolo, quando Vogogna, per la sua collocazione geografica, viene scelto come capoluogo dell'Ossola Inferiore, in seguito ad un'alluvione che distrugge Pietrasanta"[9].
Nel 1014 l'imperatore Arrigo II dona il contado dell'Ossola al vescovo di Novara. Vogogna diventa vassalla di Vergonte, poi Pietrasanta. A seguito della distruzione di quest'ultima (1328) a causa di una disastrosa alluvione, diviene il centro della vita politico-amministrativa della Bassa Ossola e quindi sede della Giurisdizione dell'Ossola Inferiore che comprendeva le Quattro Terre: Masera, Trontano, Beura e Cardezza, conservandola fino al 1818 quando il mandamento passerà a Ornavasso[9].
Nel 1342 passa sotto il controllo dell'arcivescovo di Milano e viene destinata a baluardo a difesa del ducato. Nel 1348 i Visconti vi costruiscono il castello e ristrutturano mura e rocca[10].
Nel 1375, la rivalità tra Domodossola, capitale dell'Ossola Superiore, e Vogogna, culmina con il sacco di quest'ultima da parte degli avversari. Nel 1411 Vogogna respinge gli invasori svizzeri ma nel 1416 si allea con questi contro l'Ossola Superiore.
Tra il 1450-1535, durante la signoria degli Sforza e sotto il governo dei Borromeo (1416-1600) Vogogna diventa un fiorente borgo, centro di traffici e commerci lungo l'antica strada del Sempione che lo attraversa. Il periodo di relativa floridezza economica e rilevanza militare, durerà fino all'inizio della dominazione spagnola[11] 1535-1706).
La decadenza del paese si aggrava durante il governo austriaco (1706-1743), e quello dei Savoia (1743-1789). Nel 1819, Vogogna perde la giurisdizione sull'Ossola Inferiore e diventa semplice comune.
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 3 febbraio 1998.[12]
«Interzato in fascia, di verde, di argento, di rosso, con l'incudine di nero, attraversante sull'argento e sul rosso, sostenuta dal basamento tondeggiante, d'oro, fondato in punta, essa incudine sostenente la tenaglia di nero, posta in sbarra sull'argento a destra, afferrante il chiodo di nero, posto in palo sull'argento e munita del martello posto in banda a sinistra, con il ferro di nero posto sull'argento e con il manico di rosso attraversante sull'argento e sul corno dell'incudine. Sotto lo scudo, su lista bifida svolazzante d'oro, il motto, in lettere maiuscole di nero, TUNDENDO VIS FRANGITUR OMNIS. Ornamenti esteriori da Comune.»
Lo stemma è interzato con i colori nazionali e raffigura gli strumenti del fabbro, a testimonianza dell'attività diffusa del territorio legata anche alle numerosi miniere del circondario.
Il gonfalone è un drappo di bianco con la bordatura di verde.
Abitanti censiti[15]
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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24 aprile 1995 | 14 giugno 1999 | Enrico Borghi | centro | Sindaco | [16] |
14 giugno 1999 | 14 giugno 2004 | Enrico Borghi | lista civica | Sindaco | [16] |
14 giugno 2004 | 8 giugno 2009 | Marco Zago | lista civica | Sindaco | [16] |
8 giugno 2009 | 26 maggio 2014 | Enrico Borghi | lista civica | Sindaco | [16] |
26 maggio 2014 | 27 maggio 2019 | Enrico Borghi | lista civica Per Vogogna | Sindaco | [16] |
27 maggio 2019 | in carica | Marco Stefanetta | Sindaco |
Fa parte dell'unione di comuni montana delle Valli dell'Ossola.
La principale squadra di calcio della città è S.D. Vogogna 1982 Calcio che milita nel girone A piemontese-valdostano di 1ª Categoria. È nata nel 1982.
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