La vocale posteriore chiusa non arrotondata è un tipo di suono vocalico usato in alcune lingue parlate. Il simbolo in alfabeto fonetico internazionale che rappresenta questo suono è ɯ. Tipograficamente è una lettera m rovesciata, data la sua relazione con il suono rappresentato dalla lettera u, di cui è la controparte non arrotondata, può essere considerato una u con una doppia sinuosità. Il suono è a volte indicato come "u non arrotondata".
Quando due simboli appaiono in coppia, quello a sinistra rappresenta
una
vocale non arrotondata, quello a destra una
vocale arrotondata.
Per quelli situati al centro, la posizione delle
labbra non è specificata.
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- È una vocale chiusa, il che significa che la lingua è posizionata il più vicino possibile al palato della bocca, senza creare una costrizione (in questo caso sarebbe classificata come una consonante).
- È una vocale posteriore, cioè la lingua è posizionata il più indietro possibile in bocca senza creare una costrizione.
- Per il suo grado di rotondità vocale è classificata come non-arrotondata, cioè significa che le labbra non sono arrotondate mentre si pronuncia questo fonema.
- In italiano tale fono non è presente.
- In alekano, come in hanuva [hɑnɯβɑ] ("niente").
- In azero, ad esempio in qırx [ɡɯrx] ("quaranta").
- In baschiro, come in ҡыҙ [qɯð] ("ragazza").
- In cinese wu, come in 父 [vɯ] ("papà").
- In cinese Min Nan, come in 豬 [tɯ] ("maiale").
- Nel tartaro di Crimea, come in canım [d͡ʒanɯm] ("per favore").
- In gaelico Ulster, come in caol [kʰɯːl̪ˠ] ("stretto").
- In coreano, come in 금 (金) / geum [kɯm] ("oro").
- In kirghiso, come in кыз [qɯz] ("ragazza").
- In ongota, come in [kuˈbuːɯ] ("secco").
- Nel portoghese del Portogallo, come in pegar [pɯˈɣaɾ] ("afferrare").
- In sacha, come in тыл [tɯl] ("lingua").
- In gaelico scozzese, come in caol [kʰɯːl̪ˠ] ("magro").
- In sundanese, come in meunang [mɯnaŋ] ("ottenere").
- In thailandese tale fono viene rappresentato in 2 maniere diverse a seconda che sia breve o lungo:
- Nel caso che il fono sia breve [ɯ], viene reso con la grafia ⟨–ึ⟩ (il trattino rappresenta la consonante che lo precede foneticamente) come in นึก [nɯk] ("supporre").
- Nel caso che il fono sia lungo [ɯː], viene reso con la grafia ⟨–ื⟩ come in หรือ [rɯː] ("oppure").
- In turco, come in ılık [ɯˈɫɯk] ("pioggia").
- In vietnamita, come in tư [tɯ] ("quarto").