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primo principe della Val Mesolcina e cardinale italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Giangiacomo Teodoro Trivulzio, in alcuni documenti Vivulzio (Milano, 1597, secondo alcune fonti 1596 – Milano, 3 agosto 1656), fu un cardinale italiano del XVII secolo.
Giacomo Teodoro Trivulzio | |
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Conte di Melzo | |
In carica | 1605-1656 |
Predecessore | Carlo Emanuele Teodoro Trivulzio |
Successore | Ercole Teodoro Trivulzio |
Altri titoli | Signore di Castelzevio e Codogno Principe del S.R.I. |
Nascita | Milano, 1597 |
Morte | Milano, 3 agosto 1656 |
Sepoltura | Basilica di Santo Stefano Maggiore |
Luogo di sepoltura | Milano |
Dinastia | Trivulzio |
Padre | Carlo Emanuele Teodoro Trivulzio |
Madre | Caterina Gonzaga |
Consorte | Giovanna Maria Grimaldi |
Figli | Ottavia, Ercole Teodoro, Caterina (naturale) |
Religione | cattolica |
Giangiacomo Teodoro Trivulzio cardinale di Santa Romana Chiesa | |
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Il cardinale Trivulzio in una stampa d'epoca | |
Incarichi ricoperti |
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Nato | 1597 a Milano |
Creato cardinale | 19 novembre 1629 da papa Urbano VIII |
Deceduto | 3 agosto 1656 a Milano |
Era figlio di Carlo Emanuele Teodoro Trivulzio (Teodoro VIII), della nobile famiglia Trivulzio, conte di Melzo e di Caterina Gonzaga, figlia di Alfonso Gonzaga, marchese di Castel Goffredo. Membro della nobile famiglia milanese, il suo cognome viene indicato in alcuni documenti come Vivulzio ed egli stesso ottenne dal padre i titoli di conte di Melzo, signore di Castelzevio e Codogno, principe del Sacro Romano Impero e di Musocco e di Mesolina. Egli era pronipote del cardinale Scaramuccia Trivulzio e del cardinale Antonio Trivulzio juniore.
La sua educazione in età giovanile dipese unicamente dalla madre dal momento che suo padre morì in guerra in Belgio quando egli era ancora piccolo. In quegli anni studiò lettere e letteratura, divenendo Cavaliere dell'Ordine di Santiago nel 1606 e patrizio milanese nel 1609. Nel 1615 sposò Giovanna Maria Grimaldi, figlia di Ercole I di Monaco e di Maria Landi dei principi di Val di Taro; la coppia ebbe tre figli: Ottavia, Caterina ed Ercole Teodoro. Ella morì nel 1620. Dalla moglie ottenne il titolo di signore di Valle Mesolcina dal 17 settembre 1622 col titolo di "Illustre". Naturalizzato tedesco nel 1625, decise di intraprendere la carriera ecclesiastica come chierico della camera apostolica quello stesso anno. L'anno successivo divenne Protonotario apostolico partecipante (21 aprile 1626) e Governatore di Collescipoli nel 1628.
Presi gli ordini sacri e vista la sua particolare condizione di nobile, venne creato cardinale da papa Urbano VIII nel concistoro del 19 novembre 1629, ricevendo la porpora ed il titolo di San Cesareo in Palatio il 17 dicembre di quello stesso anno. Legato nelle Marche dal 2 giugno 1631, divenne Governatore generale della milizia nazionale di Milano e Sovrintendente della fortezza milanese nel 1638. Nel 1635 ottenne la reggenza pro-tempore del principato di Castiglione dalle mani del nipote Luigi Gonzaga.[1] Commissario imperiale, Grande di Spagna di I classe a partire dal 1642, divenne Viceré e capitano generale d'Aragona nello stesso anno.
Nel 1644 partecipò al conclave che elesse a pontefice Innocenzo X, optando per la diaconia di San Nicola in Carcere dal 17 ottobre di quell'anno. Dal 12 dicembre del 1644 passò alla diaconia di Sant'Angelo in Pescheria, divenendo Presidente e capitano generale del Regno di Sicilia tra il 1647 ed il 1649. Viceré di Sardegna (1649), optò per la diaconia di Sant'Eustachio il 23 settembre 1652, passando a quella di Santa Maria in Via Lata dal 21 luglio 1653. Cardinale protodiacono, partecipò al conclave del 1655 che elesse papa Alessandro VII, e pronunciò in tale occasione l'Habemus Papam. Venne nominato cardinale presbitero di Santa Maria del Popolo dal 14 maggio 1655. Governatore e capitano generale del Ducato di Milano ad interim dal 2 dicembre 1655, rimase in carica sino alla morte.
Morì a Milano il 3 agosto 1656 e venne sepolto nella cappella di famiglia della chiesa cittadina di Santo Stefano.
Il 10 ottobre 1615 a Milano sposò la principessa Giovanna Maria Grimaldi (1596-1620), figlia di Ercole I e di sua moglie, la principessa Maria Landi. Da questo matrimonio nacquero i seguenti eredi:
Da una relazione con una donna di cui non ci è giunto il nome nacque:
Genitori | Nonni | Bisnonni | Trisnonni | ||||||||||
Gerolamo Teodoro Trivulzio, Conte di Melzo | Giovanni Fermo Trivulzio | ||||||||||||
Margherita Valperga | |||||||||||||
Giovanni Giacomo Trivulzio, Conte di Melzo | |||||||||||||
Antonia Barbiano di Belgioioso | Carlo Barbiano, Conte di Belgioioso | ||||||||||||
Caterina Visconti di Saliceto | |||||||||||||
Carlo Emanuele Teodoro Trivulzio, Conte di Melzo | |||||||||||||
Pietro Antonio Marliani, Conte di Busto Arsizio | Paolo Marliani | ||||||||||||
Ippolita Landriani | |||||||||||||
Ottavia Marliani | |||||||||||||
Cornelia Rajnoldi | Giovanni Giacomo Rajnoldi | ||||||||||||
Elena Ghillia | |||||||||||||
Teodoro Trivulzio | |||||||||||||
Aloisio Gonzaga, I Marchese di Castel Goffredo | Rodolfo Gonzaga, Signore di Castiglione | ||||||||||||
Caterina Pico della Mirandola | |||||||||||||
Alfonso Gonzaga, II Marchese di Castel Goffredo | |||||||||||||
Caterina Anguissola | Gian Giacomo Anguissola, Conte di Piacenza | ||||||||||||
Angela Tedeschi | |||||||||||||
Caterina Gonzaga | |||||||||||||
Cesare Maggi, Conte Maggi | Bartolomeo Maggi | ||||||||||||
Francesca Bagarotta | |||||||||||||
Ippolita Maggi | |||||||||||||
Bianca dal Verme | Marcantonio dal Verme, Conte di Sanguinetto | ||||||||||||
Ippolita Visconti Borromeo | |||||||||||||
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