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nobile italiana Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Ippolita Maggi (Milano, 1555 circa – ...) è stata una nobile italiana.
Ippolita Maggi | |
---|---|
Marchesa consorte di Castel Goffredo | |
In carica | 1568 – 1592 |
Predecessore | Caterina Anguissola |
Successore | Elena Aliprandi |
Nascita | Milano, 1555 circa |
Morte | ? |
Dinastia | Maggi |
Padre | Cesare Maggi |
Madre | Bianca Dal Verme |
Consorte | Alfonso Gonzaga |
Figli | Ferdinando Caterina Giulia Ginevra Giovanna Maria Luigia |
Firma |
Era figlia del conte Cesare (?-1561)[1] e di Bianca dal Verme.
Sposò a Milano nel 1568 Alfonso Gonzaga, marchese di Castel Goffredo, dal quale ebbe otto figli: tre morirono prematuramente, quattro femmine andarono monache e rimase con lei la figlia Caterina, sposa del nobile Carlo Emanuele Teodoro Trivulzio (Teodoro VIII), conte di Melzo († 1605).
Alfonso fu assassinato il 7 maggio 1592[2] da sicari del nipote Rodolfo di Castiglione per motivi ereditari e Ippolita e la figlia Caterina furono imprigionate a Castel Goffredo e vissero giorni di angoscia. Furono liberate e condotte a Mantova grazie all'intervento del duca Vincenzo Gonzaga.
Nel 1595 Ippolita fece riesumare e tumulare la salma di Alfonso e di Aloisio Gonzaga nel Santuario della Madonna delle Grazie presso Mantova: una lapide in marmo bianco all'interno ne ricorda l'evento.
Alfonso ed Ippolita ebbero otto figli:
Genitori | Nonni | Bisnonni | ||||||||
Bartolomeo Maggi | Merlino Maggi | |||||||||
Francesca Missaglia | ||||||||||
Cesare Maggi | ||||||||||
Francesca Bagarotta | ... | |||||||||
... | ||||||||||
Ippolita Maggi | ||||||||||
Marcantonio Dal Verme | Taddeo Dal Verme | |||||||||
Beatrice Anguissola | ||||||||||
Bianca Dal Verme | ||||||||||
Ippolita Visconti Borromeo | Ludovico Visconti Borromeo | |||||||||
Lucrezia Alciati | ||||||||||
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