Signor tenente è una canzone scritta e cantata da Giorgio Faletti. La canzone venne presentata al Festival di Sanremo 1994, prima apparizione pubblica come cantautore impegnato di un Faletti fino ad allora noto principalmente come comico, e arrivò al 2º posto della classifica finale della kermesse canora, vincendo il Premio della Critica. La canzone fu inserita nell'album di Faletti Come un cartone animato (prodotto da Danilo Amerio), premiato con un disco di platino. Inizialmente il titolo doveva essere Signor Sergente, infatti qualcuno nell’ambiente della discografia ancora usa questo titolo riferendosi al brano che, invece, fu modificato per evitare problemi di gradi come raccontato dalla critica Lilly Fernandez nel corso di un programma radiofonico.

Fatti in breve Signor tenente singolo discografico, Artista ...
Signor tenente
singolo discografico
ArtistaGiorgio Faletti
Pubblicazione1994
Durata3:14
Album di provenienzaCome un cartone animato
GenerePop
EtichettaAdalpina Records
Registrazione1994
FormatiCD
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Significato

Nella canzone è chiaro il richiamo alle stragi di Capaci e di via D'Amelio, in generale, agli attentati compiuti dalla criminalità organizzata. Il brano vuole essere una denuncia delle condizioni lavorative delle forze dell'ordine italiane (in particolare dei Carabinieri) in un periodo in cui era ancora viva "l'eco" delle bombe del '92 e '93.

La frase "minchia, signor tenente", che introduce ogni strofa della canzone, è una citazione di una battuta pronunciata dal personaggio interpretato da Diego Abatantuono nella scena finale del film Mediterraneo (1991) di Gabriele Salvatores, pellicola con cui Signor tenente condivide il tema della disillusione.[1][2] La continua ripetizione del termine "minchia" e il marcato accento siciliano con cui viene cantato il brano rendono chiaro il riferimento a Cosa nostra; più in generale, questi dettagli sottolineano quanto fosse più sentita questa situazione nel Sud Italia e in particolare in Sicilia, dove si erano verificati i maggiori eccidi mafiosi.

Omaggi

Nel 2015, un anno dopo la scomparsa di Faletti, è stata posta una targa dedicata al brano al chilometro 41 della statale 10, vicino alla casa cantoniera, vicino a Villafranca d'Asti. In tale punto, infatti, l'artista fu ispirato per la scrittura della canzone, in cui vi è un verso che recita proprio "...ed al chilometro 41, presso la casa cantoniera...".[3]

In occasione del Festival di Sanremo 2017 Marco Masini presenta una cover del brano, che viene molto apprezzata e si classifica al terzo posto nella serata dedicata alle cover. Il cantante toscano la inserisce poi nell'album Spostato di un secondo.

Note

Collegamenti esterni

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