Rotondi
comune italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Rotondi è un comune italiano di 3 344 abitanti della provincia di Avellino in Campania.
Rotondi comune | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Campania |
Provincia | Avellino |
Amministrazione | |
Sindaco | Giuseppe Ilario (lista civica) dal 4-10-2021 |
Territorio | |
Coordinate | 41°01′57″N 14°35′45″E |
Altitudine | 272 m s.l.m. |
Superficie | 7,81 km² |
Abitanti | 3 344[1] (31-7-2023) |
Densità | 428,17 ab./km² |
Frazioni | Campizze |
Comuni confinanti | Airola (BN), Bonea (BN), Cervinara, Montesarchio (BN), Paolisi (BN), Roccarainola (NA) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 83017 |
Prefisso | 0824 84 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 064080 |
Cod. catastale | H592 |
Targa | AV |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] |
Cl. climatica | zona D, 1 688 GG[3] |
Nome abitanti | rotondesi |
Patrono | san Michele |
Giorno festivo | 29 settembre |
Cartografia | |
Posizione del comune all'interno della provincia di Avellino | |
Sito istituzionale | |
Il comune è situato nella Valle Caudina, ai piedi dei Monti del Partenio, ed è attraversato dal fiume Isclero e Carmignano.
Rotondi ha origini incerte, si sa solo che nacque sotto il dominio dei Romani i quali, intorno al 300 a. C., conquistarono l’Italia meridionale, sottomettendo anche il popolo sannita che nella Valle Caudina aveva creato un centro fiorente, il “Caudium”. In seguito, i Romani fondarono colonie e tracciarono, per i traffici tra Roma e il sud Italia, la via Appia, dove sorsero i primi villaggi dell’età romana di Paolisi, Rotondi e Cervinara. Si trattò non di paesi, ma di ville. Le uniche testimonianze che abbiamo oggi sono le tombe sannite e romane che ogni tanto affiorano lungo questa strada, alcune non molto lontane dal centro abitato di Rotondi. Il nome Rotondi ha origine dalla famiglia feudataria De Rotundis , che ottenne il feudo nel 1245, e abitò nel “castrum Rotondorum” (una fortificazione probabilmente sotto l’attuale Santuario della Madonna della Stella) fino al 1524, quando si trasferirono a valle, e lasciarono che il castello si trasformasse in una chiesa, tenuta dal 1524 al 1560 dai cappuccini. Nel 1560, essendo troppo esposto alle incursioni dei briganti, il santuario fu abbandonato dai monaci (che si trasferirono sulla collina d’Arienzo) e affidato a un eremita che venerava un’effigie bizantina raffigurante la Madonna con a lato Gesù bambino, oggi conservata nella chiesa parrocchiale. Nel 1705 essa fu poi sostituita dall’attuale statua regalata dal Cardinale Orsini. Dopo la famiglia De Rotundis, il feudo di Rotondi passò ad Alfonso Della Leonessa, ma essendo questi un ribelle, il re Ferrante gli tolse il territorio e lo donò a Carlo Carafa, Marchese di Montesarchio e, successivamente, passò ad Alfonso d'Avalos, successivamente nel 1799, Benevento, Avellino e i paesi vicini, tra cui Rotondi, vennero completamente occupati e saccheggiati dalle truppe francesi.
Il 20 gennaio 1799, a seguito di un saccheggio al Duomo di Benevento sotto gli occhi del Cardinale Orsini, a Campizze (frazione di Rotondi) fu combattuta una battaglia chiamata "Strage di Campizze". Questo luogo fu teatro di una sanguinosa battaglia tra le truppe francesi, di ritorno a Napoli, e i cittadini di Benevento, Montesarchio, Rotondi, Cervinara, Paolisi e San Martino Valle Caudina stufi dei continui saccheggi. Le forze napoleoniche furono inseguite e raggiunte, appunto, a Campizze, dai ribelli che nello scontro subirono numerosissime perdite.
Nel 1810 grazie alle continue lotte dei ribelli e con l'abolizione dei diritti feudali durante la dominazione francese, il feudo di Rotondi divenne Comune ed entrò a far parte del mandamento di Cervinara insieme a San Martino Valle Caudina, nell'ambito del Principato Ultra. Con la caduta del Principato Ultra, Rotondi entrò a far parte del Regno delle Due Sicilie e venne inclusa nella provincia della Terra di Lavoro con capoluogo Avellino[non chiaro]. Figura di spicco nella storia rotondese è certamente Luciano Vaccariello, sindaco nel 1885 e nel 1887 che, oltre ad essere un uomo di cultura, scrittore di varie opere letterarie, si rese benemerito presso i concittadini per una serie di opere sociali ed umanitarie. Fu ucciso da colpi di arma da fuoco da Diodato Lanni, che fu incriminato per omicidio il 26 aprile 1893 e condannato a trent’anni di carcere.
Durante la Seconda guerra mondiale, dopo la caduta del Fascismo, Rotondi venne occupata e saccheggiata dai nazisti fino al 1944 quando fu liberata delle truppe americane e inglesi sulla strada per Roma.
Abitanti censiti[4]
Rotondi è noto per la presenza del santuario della Madonna della Stella, per i monti del Partenio e per i numerosi eventi storici, religiosi, civili e folcloristici, tra i quali la Zeza e la Quadriglia, storiche manifestazioni carnevalesche; la processione della Madonna della Stella con lo sparo degli archibugi dei fucilieri della Stella, rievocazione storica e religiosa che si svolge a Pasqua e il Ciuccio di fuoco, un suggestivo spettacolo pirotecnico natalizio.
Il comune è servito dalla stazione di Rotondi-Paolisi, sulla ferrovia Benevento-Cancello, e dalla vicina strada statale 7 Via Appia.
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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1985 | 1990 | Davide Leggiero | Partito Socialista Italiano | Sindaco | |
1990 | 1995 | Raffaele Lanni | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1995 | 1999 | Raffaele Lanni | Partito Popolare Italiano | Sindaco | |
1999 | 2004 | Raffaele Lanni | Partito Popolare Italiano | Sindaco | |
2004 | 2009 | Antonio Izzo | Lista Civica | Sindaco | |
2009 | 2013 | Antonio Izzo | Lista Civica | Sindaco | |
2013 | 2016 | Antonio Russo | Lista Civica | Sindaco | |
2016 | 2016 | Ester Fedullo | commissario prefettizio | Sindaco | |
2016 | 2021 | Antonio Russo | Lista Civica | Sindaco | |
2021 | in carica | Giuseppe Ilario | Lista Civica | Sindaco |
Il comune fa parte della comunità montana Partenio - Vallo di Lauro.
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