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Ritratto del donatore
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Un ritratto del donatore o ritratto votivo è un ritratto, inserito in un dipinto più grande o altro lavoro, che mostra la persona che ha commissionato e pagato l'immagine o un membro della sua famiglia (i donatori erano quasi sempre uomini). Di solito si riferisce al ritratto o ai ritratti dei soli donatori, come una sezione di un'opera più grande, mentre il ritratto votivo spesso può riferirsi a un'intera opera d'arte, ad esempio una Madonna, soprattutto se il donatore è molto importante. I termini non sono molto usati dagli storici dell'arte, come sottolinea Angela Marisol Roberts,[1] e può essere utilizzato anche per i soggetti religiosi più piccoli che erano probabilmente fatti per essere conservati dal committente anziché donati ad una chiesa.
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I ritratti del donatore sono molto comuni in opere religiose d'arte, in particolare quadri, del Medioevo e del Rinascimento, dove il donatore è solitamente rappresentato in ginocchio da un lato, nel primo piano dell'immagine. Spesso, anche nel tardo Rinascimento, i ritratti dei donatori, soprattutto quando di un'intera famiglia, erano rappresentati in scala molto più piccola rispetto alle figure principali, in barba alla prospettiva. Dalla metà del XV secolo i donatori cominciarono ad essere mostrati integrati nella scena principale, come spettatori e anche partecipanti.