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anime del 1985 dello Studio Pierrot Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Magica magica Emi (魔法のスターマジカルエミ?, Mahō no sutā Majikaru Emi, lett. "La stella della magia Magical Emi") è un anime mahō shōjo, prodotto dallo Studio Pierrot e trasmesso in Giappone su Nippon Television tra il giugno 1985 e il febbraio 1986[1]. In Italia è stato trasmesso su Italia 1 tra l'agosto e l'ottobre 1986[2]. La serie gode anche di una trasposizione manga, distribuita dalla Shogakukan parallelamente alla trasmissione, e di tre OAV.
Magica magica Emi | |
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魔法のスターマジカルエミ (Mahō no sutā Majikaru Emi) | |
Mai trasformata in Magical Emi
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Genere | mahō shōjo |
Serie TV anime | |
Regia | Takashi Anno |
Composizione serie | Hiroshi Konishikawa |
Char. design | Yoshiyuki Kishi |
Dir. artistica | Satoshi Miura |
Musiche | Keiichi Oku |
Studio | Pierrot |
Rete | Nippon Television |
1ª TV | 7 giugno 1985 – 28 febbraio 1986 |
Episodi | 38 (completa) |
Rapporto | 4:3 |
Durata ep. | 24 min |
Editore it. | Medusa Film (VHS), Yamato Video (DVD) |
Rete it. | Italia 1 |
1ª TV it. | 9 agosto – 4 ottobre 1986 |
Episodi it. | 38 (completa) |
Durata ep. it. | 24 min |
Studio dopp. it. | Merak Film |
Dir. dopp. it. | Guido Rutta |
Preceduto da | Evelyn e la magia di un sogno d'amore |
Seguito da | Sandy dai mille colori |
Manga | |
Autore | Kiyoko Arai |
Editore | Shogakukan |
Rivista | Ciao |
Target | shōjo |
1ª edizione | agosto 1985 – 1986 |
Tankōbon | 3 (completa) |
Volumi it. | inedito |
OAV | |
Mahō no star Magical Emi: Finale! Finale! | |
Studio | Pierrot |
1ª edizione | 25 maggio 1986 |
Episodi | unico |
Rapporto | 4:3 |
Durata ep. | 17 min |
Episodi it. | inedito |
OAV | |
Magica magica Emi - Pioggerella / Orchestra di cicale | |
Studio | Pierrot |
1ª edizione | 21 settembre 1986 |
Episodi | unico |
Rapporto | 4:3 |
Durata ep. | 60 min |
Editore it. | Yamato Video (DVD) |
Rete it. | Italia 1 |
Episodi it. | unico |
Durata ep. it. | 60 min |
Studio dopp. it. | Merak Film |
Dir. dopp. it. | Guido Rutta |
OAV | |
Mahō no star Magical Emi: Kumo hikaru | |
Studio | Pierrot |
1ª edizione | 25 maggio 2002 |
Episodi | unico |
Rapporto | 4:3 |
Durata ep. | 14 min |
Episodi it. | inedito |
Magica magica Emi è la terza serie della saga delle maghette dello Studio Pierrot, ed è preceduta da Evelyn e la magia di un sogno d'amore e seguita da Sandy dai mille colori.
«プリット パラリン リリカル パラポラ マジカル~! (Puritto. Pararin ririkaru parapora majikaru~!)»
«Gira e spera, il desiderio si avvera!»
Mai è una ragazzina di 10 anni con la passione per i trucchi di magia e l'arte della prestidigitazione in generale. Figlia di una ex maga e di un pasticciere, Mai sogna di diventare un giorno una famosa e brava prestigiatrice, come il suo idolo Emily Howell, una leggendaria maga degli anni trenta, e di poter entrare a far parte del gruppo dei Magic-Art, compagnia di maghi creata dai suoi nonni.
Un giorno durante il trasloco dei nonni, in una grande villa vicino al negozio di famiglia, la ragazzina nota una sfera di luce che solo lei sembra riuscire a vedere. Rincorsa per tutta la casa, la sfera di pura energia va a infilarsi in un particolare specchio portatile a forma di cuore che proprio poco prima il premuroso nonno aveva regalato alla bambina. Mai, guardando nello specchio, nota che la sua immagine non viene riflessa e che al suo posto sembra esserci un'altra dimensione fatta di tante sfere lucenti. Una strana creatura, fuoriuscendo dal piccolo specchio e infilatasi in uno più grande, materializza uno strano braccialetto che rotea fuori dallo specchio fino a infilarsi sul suo polso: il folletto cerca di spiegare alla ragazzina che con esso potrà realizzare il suo sogno che lui vede già riflesso nello specchio. La bambina però, non riuscendo a vedere niente per la troppa luce, costringe Moko, questo il nome del folletto, a infilarsi nel corpo di un peluche dalle sembianze di uno scoiattolo volante, trovato fra le scatole della stanza, dando così vita al buffo e tenero pupazzo. Senza troppe domande il simpatico essere convincerà Mai a provare i suoi poteri, che la bambina userà per la prima volta proprio per salvare e chiudere uno spettacolo dei Magic-Art, trasformandosi in una bella e abile prestigiatrice che lei stessa ribattezzerà con il nome di Magical Emi.
La carriera di Magical Emi comincia così per caso grazie anche all'aiuto del signor Bartolomeo, produttore televisivo, che assistendo per caso allo spettacolo dei Magic-Art rimane sbalordito dalla bravura e dal fascino della misteriosa maga, captandone subito il grande talento e il successo assicurato per gli share televisivi. Per Mai sembra essersi avverato il sogno di sempre, iniziando così a vivere tante belle e impegnative giornate come Magical Emi. La ragazzina arriverà a debuttare persino come idol, unendo ai giochi di prestigio anche delle melodiose canzoni, rendendo le sue performance sempre più appariscenti e spettacolari.
Trascorsi l'estate e l'autunno, dopo numerosi spettacoli al confine tra veri incantesimi e illusionismo, Magical Emi e i Magic-Art vengono invitati a partecipare separatamente al "Premio Emily - Magic Festival", un concorso per lanciare nuovi talenti nel mondo della magia. Il verdetto finale vedrà i giovani dei Magic-Art accaparrarsi un premio speciale della giuria per la gioia di tutti, mentre la fatidica statuetta andrà alla Magical Emi che, per la prima volta, si sentirà demotivata e distaccata dalla compagnia, avendo ricevuto un premio solo grazie alla fittizia magia dei suoi poteri. Al party organizzato per festeggiare i vincitori, i nonni della ragazzina annunciano inoltre lo scioglimento della compagnia, dal momento che ormai non hanno più nulla da insegnare ai loro ragazzi, fissando l'ultimo spettacolo per il 28 febbraio. Mai non distinguendo più bene la realtà dal sogno s'interroga sul futuro della carriera di Emi, domandando a Moko che cosa sia per lei Magical Emi e che cosa farà quando rimarrà sola. Nonostante il folletto le dica che Emi non è altro che il suo sogno che lui vede riflesso nello specchio, la bambina non sembra convinta e un giorno guardando dei vecchi filmati di Emily Howell, arriva pian piano alla matura e difficile scelta di rinunciare ai suoi poteri, pur non essendone obbligata, consapevole che solo in tal modo avrebbe potuto davvero impegnarsi per diventare Magical Mai. Il dolce Moko le augura così buona fortuna non ricordandole però che, così facendo, avrebbe dovuto dire addio anche a lui. Arrivati al malinconico 28 febbraio, tutti fremono per vedere l'ultimo spettacolo della compagnia che dà il meglio di sé, fino al gran finale in cui Emi, ritrasformandosi in Mai davanti a tutti, scompare per sempre insieme a Moko ormai tornato sfera di luce dileguatasi nello specchio. Tutto è finito e Mai stringendo lo specchio e il pupazzo inanimato a sé, dà un ultimo struggente sguardo di addio all'immagine della Magical Emi, rimasta ancora per qualche secondo sul grande schermo elettronico esterno al teatro.
L'anime, prodotto dallo Studio Pierrot, è composto da 38 episodi, andati in onda su Nippon Television dal 7 giugno 1985 al 28 febbraio 1986. La serie, pur avvicinandosi apparentemente molto ai temi affrontati in L'incantevole Creamy, con il mondo dello spettacolo, canzoni e doppia vita della protagonista, si allontana di parecchio dalla sua struttura ideologica, proprio a partire da quella costante atmosfera malinconica e più realistica che permea tutti gli episodi, fino alla diversa concezione di fondo della storia: se infatti in Creamy è l'aspetto sentimentale e magico a prevalere, in Emi la vicenda si basa tutta sulla realizzazione di un sogno che, da quello della protagonista, si estenderà a tutti i personaggi. Qui l'elemento della magia viene a essere solo il pretesto o il mezzo, per arrivare alla consapevolezza di doversi mettere in discussione e rischiare in prima persona per realizzare i propri sogni. Non è un caso che in tale serie sia assente la classica perdita e riacquisizione dei poteri magici, ormai semplificati al massimo anche nell'oggettistica e usati esclusivamente per diventare una proiezione onirica di se stessi. In definitiva il valore più grande della serie sta nell'inedito finale, indubbiamente pessimistico, in cui i destini dei protagonisti appaiono molto meno rosei e scontati delle precedenti colleghe. Gli episodi sono stati pubblicati prima in VHS e poi in DVD, mentre negli LD è stato incluso come bonus un piccolo videoclip musicale dal titolo Kaze no invitation[3].
In Italia è stato acquistato da Mediaset ed è stato trasmesso su Italia 1[2] dal 9 agosto al 4 ottobre 1986 all'interno del contenitore I Cartonissimi (spin-off della trasmissione Bim Bum Bam). La serie ottenne un successo notevole quasi pari a L'incantevole Creamy, venendo successivamente molto replicata. La versione italiana cambia quasi tutti i nomi originali dei personaggi, mantenendo solo quello della protagonista Mai, che però nei titoli di coda è scritto May; anche il nome di Akira (Gennaro) nei titoli di coda e nell'OAV diventa Germano. Dalle repliche della metà degli anni 90 fino al 2007 è stato tolto l'episodio 22 Daniele se ne va a causa della presenza di sangue in una scena. La Yamato Video ne ha distribuito i DVD, che recuperano l'episodio in questione così come successo nelle repliche successive al 2007.
La sigla italiana, scritta da Alessandra Valeri Manera con la musica di Giordano Bruno Martelli ed interpretata da Cristina D'Avena, presenta un arrangiamento completamente diverso dalle originali e viene usata sia in apertura che in chiusura.
Le canzoni di Magical Emi sono cantate dalla doppiatrice Yōko Obata e sono in totale due, mentre in italiano sono cantate da Cristina D'Avena con i testi di Alessandra Valeri Manera. L'adattamento italiano è avvenuto solo a livello di testi, infatti le musiche sono quelle originali giapponesi.
Nell'episodio 10 May fa la conoscenza di una ragazza di nome Bibi e sbirciando nei suoi ricordi la vede cantare la sigla de La regina dei mille anni.
In contemporanea alla trasmissione dell'anime, tra il 1985 e il 1986, è stato pubblicato in Giappone sulla rivista Ciao un adattamento manga in tre tankōbon editi dalla Shogakukan, scritto e disegnato da Kiyoko Arai.
In Italia non è mai arrivato, ma sulla rivista Corriere dei Piccoli sono usciti dei fotogrammi dell'anime a cui sono stati aggiunti i fumetti che riportano i dialoghi. Il discreto successo della serie ha permesso, inoltre, la pubblicazione di un album di figurine Panini.
Nº | Data di prima pubblicazione | ||
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Giapponese | |||
1 | 20 settembre 1985[5] | ISBN 4-09-132101-1 | |
2 | 20 dicembre 1985[6] | ISBN 4-09-132102-X | |
3 | 20 maggio 1986[7] | ISBN 4-09-132103-8 |
Oltre alla serie televisiva, sono stati prodotti tre OAV, di cui uno trasmesso anche in Italia. Sono stati pubblicati sia i VHS che i DVD, e il terzo di essi è stato rilasciato in occasione dell'uscita dei DVD-BOX della serie. Magical Emi inoltre compare in Adesugata Mahō no san-nin musume (艶姿 魔法の三人娘?), mediometraggio del 1986 insieme a Creamy Mami e Persha[8], e in Majocco Club: Alien X - Terrore dalla dimensione A (魔女っ子クラブ4人組 A空間からのエイリアンX?), un team-up del 1987 in cui sono presenti anche le altre tre eroine della Pierrot (Creamy, Evelyn e Sandy)[9].
Mahō no star Magical Emi: Finale! Finale! (魔法のスターマジカルエミ フィナーレ!フィナーレ!?) è il primo OAV della serie, distribuito in Giappone il 25 maggio 1986. In Italia è stato trasmesso al termine di alcune repliche della serie TV negli anni 90. Curiosità: alcune voci del cast italiano sono cambiate rispetto a quelle delle serie TV (ad esempio la doppiatrice di Annie, la madre di Mai).
Magica magica Emi - Pioggerella / Orchestra di cicale (魔法のスターマジカルエミ 蝉時雨? Mahō no star Magical Emi: Semishigure) è il secondo OAV della serie, distribuito in Giappone il 21 settembre 1986. In Italia è stato acquistato da Mediaset ed è stato trasmesso su Italia 1 per intero durante la prima visione col titolo Magica magica Emi - Pioggerella, mentre nelle repliche è stato diviso in tre episodi rispettivamente intitolati La rinuncia ai poteri, Il gioco del filo e L'arcobaleno. Il sottotitolo Pioggerella utilizzato è errato, infatti l'intenzione della casa di produzione era mantenere quella poetica e animista falsariga narrativa che aveva caratterizzato la serie TV: il termine originale Semishigure (alla lettera "pioggerella di cicale") si riferisce infatti all'ossessivo frinire delle cicale giapponesi come una pioggia scrosciante, ed è spesso utilizzato per evocare in senso animista la stagione estiva nel suo fulgore. Nel 2010 la Yamato Video ha pubblicato il DVD cambiandone il titolo in Magica magica Emi - Orchestra di cicale, più vicino al titolo originale[10].
La trama si apre con una Mai un po' cresciuta intenta a sfogliare un album di fotografie dell'estate 1985, tramite il quale si apre una sorta di episodio flashback, cronologicamente posto fra l'episodio 8 e 13, nel quale ritroviamo tutti i protagonisti immersi nella nipponica calura estiva. Stranamente assenti e sbadati quasi come immersi in un'ipnotica atmosfera caratterizzata dall'ossessivo frinire delle cicale, tutti i personaggi appaiono come assuefatti al torpore estivo che, all'apparenza, sembra essere la vera causa comune di simbolici micro problemi della quotidianità di ognuno. Solo una breve rinfrescante pioggia estiva sembrerà sbloccare e risvegliare la volontà dei singoli personaggi per risolvere le loro piccole difficoltà. L'OAV si chiude in maniera circolare con un ritorno al presente in cui ritroviamo Mai guardare piacevolmente con sorpresa il suo specchio nel quale per un attimo ricompaiono fiocamente le lucenti sfere di luce, quasi come richiamate dagli intensi ricordi della ragazzina racchiusi nell'album di fotografie che stava sfogliando.
Mahō no star Magical Emi: Kumo hikaru (魔法のスターマジカルエミ 雲光る?) è il terzo OAV della serie, distribuito in Giappone il 25 maggio 2002, con l'uscita del primo DVD-BOX della serie. In Italia è inedito.
L'anime è stato trasmesso, oltre che in Giappone e in Italia, anche in diversi Paesi in tutto il mondo. In Francia e in Spagna è stata trasmessa la stessa edizione mandata in onda in Italia, poiché le reti televisive La Cinq e Telecinco sono di proprietà di Fininvest; la sigla utilizzata da entrambe ha come base quella italiana, ma il testo tradotto ed è cantata da Valérie Barouille per la prima e da Sol Pilas per la seconda.
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