Leonessa è un comune italiano di 2 130 abitanti[1] della provincia di Rieti nel Lazio.

Fatti in breve Leonessa comune, Localizzazione ...
Leonessa
comune
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Leonessa – Bandiera
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Leonessa – Veduta
Piazza VII Aprile, la piazza principale di Leonessa
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Lazio
Provincia Rieti
Amministrazione
SindacoGianluca Gizzi (lista civica Leonessa di tutti) dal 27-5-2019
Territorio
Coordinate42°34′06.78″N 12°57′35.86″E
Altitudine969 m s.l.m.
Superficie204,04 km²
Abitanti2 130[1] (31-1-2022)
Densità10,44 ab./km²
FrazioniVedi Frazioni
Comuni confinantiCantalice, Cascia (PG), Cittareale, Ferentillo (TR), Micigliano, Monteleone di Spoleto (PG), Poggio Bustone, Polino (TR), Posta, Rivodutri
Altre informazioni
Cod. postale02016
Prefisso0746
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT057033
Cod. catastaleE535
TargaRI
Cl. sismicazona 1 (sismicità alta)[2]
Cl. climaticazona E, 2 901 GG[3]
Nome abitantiLeonessani
Patronosan Giuseppe da Leonessa
Giorno festivo4 febbraio
Cartografia
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Leonessa
Leonessa
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Leonessa – Mappa
Posizione del comune di Leonessa nella provincia di Rieti
Sito istituzionale
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Fondata nel 1278, appartenuta all'Abruzzo e alla provincia dell'Aquila per più di sei secoli, fino al passaggio nel Lazio avvenuto nel 1927[4][5], è una cittadina dalla vocazione turistica sia estiva (nel campo del turismo culturale) sia invernale (grazie alla stazione sciistica di "Campo Stella" posta sul versante settentrionale del monte Terminillo), insignita della bandiera arancione.

Geografia fisica

Territorio

Il comune, il più vasto per estensione territoriale del Centro Italia tra quelli situati sopra i 900 m s.l.m. e, in assoluto, il secondo più vasto della provincia di Rieti, è posto nel Lazio settentrionale, lungo il versante settentrionale del Terminillo e la Val Leonina (o Vallonina) discendente dalla Sella di Leonessa, allungandosi poi sull'omonimo altopiano di Leonessa fino al confine con l'Umbria con il territorio del comune di Monteleone di Spoleto e Cascia.

Nel territorio comunale si eleva anche il monte di Cambio (2081 m s.l.m.), il Monte I Porcini (1981,6 m), il Colle Tavola (1969,9 m), il Colle Prato Pecoraro (1817,2 m), il Monte San Venanzio (1800,7 m), il Monte Costa Acera (1791,5 m), il Monte Tilia (1775 m), il Monte Arcioni (1754,8 m), il Colle Leprino (1747,1 m), il Monte Caromano (1706,7 m), il Forca di Fao (1662,6 m), il Collelungo (1651,9 m), il Monte Fazzolettone (1621,7 m), il Monte Nocella (1618,7 m), il Monte Lepre (1564,7 m) e vi scorre il fiume Corno.

Clima

Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione meteorologica di Leonessa.

Storia

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La chiesa di San Pietro in un disegno di Edward Lear dell'ottobre 1844 (conservato nello Yale Center For British Art di New Haven)

Leonessa fu fondata nel 1278 con la fusione di vari castelli preesistenti, nell'altipiano alle falde del monte Tilia. Ai margini settentrionali dell'altopiano si fissò, già sul finire del XII secolo, la linea pedemontana di confine tra Stato della Chiesa e Regno di Sicilia, ad ognuno dei quali fece capo un gruppo di castelli. Tale fondazione va inquadrata nei procedimenti di sinecismo o di incastellazione che, soprattutto in Abruzzo nei secoli XIII-XIV furono all'origine di molti agglomerati.

Nei secoli XV-XVI fiorirono le industrie, principalmente quella laniera, che trovò sbocchi in numerosi centri commerciali, dai mercati di Farfa a quelli di Ascoli Piceno. In seguito l'arte della lana volse al declino, pur continuando ad assorbire una considerevole parte dell'artigianato locale. Nel corso del '500 Leonessa venne infeudata a Margherita d'Austria, figlia di Carlo V, la quale la portò in dote ai Farnese.

La situazione economica ebbe un grave colpo in seguito ai violenti terremoti del 1703, nei quali rimasero distrutti molti edifici pubblici e numerose frazioni. Tuttavia, nel 1737 e poi nel 1746, pur afflitta da gravi ristrettezze economiche, Leonessa visse la sua ora di trionfo con la beatificazione e la canonizzazione del frate cappuccino leonessano Eufranio Desideri, noto come Giuseppe da Leonessa. Fino al 1860 fu un comune compreso nel Regno delle Due Sicilie, fino a quando non fu conquistato dal Regno di Sardegna, che nel 1861 prese il nome di Regno d'Italia. Nel 1927 passò dalla provincia dell'Aquila, ricompresa nello storico circondario di Cittaducale, a quella neoistituita di Rieti, appartenente al Lazio anziché all'Abruzzo.

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Monumento ai Martiri del 7 aprile 1944

Durante la seconda guerra mondiale dopo l'8 settembre, la zona di Leonessa fu interessato da un forte movimento partigiano, e il 16 marzo 1944 il paese e le frazioni circostanti vennero occupate dai partigiani della Brigata Garibaldi "Antonio Gramsci", e inglobate in una zona libera che andava dalla Valnerina a Norcia e a Leonessa, con al centro Cascia. A ciò seguì una forte reazione da parte dell'esercito tedesco, che attaccò in forze la zona. Leonessa pagò un alto prezzo di sangue, quando tra il 2 e il 7 aprile si susseguirono una serie di stragi (la Strage di Leonessa) in cui vennero trucidati 51 civili, tra cui il parroco don Concezio Chiaretti.

Terremoti

La cittadina è stata colpita più volte da violenti terremoti. Il primo, avvenuto a soli vent'anni dalla fondazione della città, fu il terremoto del reatino del 1298, che ebbe epicentro nei pressi di Leonessa e la colpì gravemente, distruggendo in parte la chiesa di San Francesco e l'annesso convento (oggi sede del Museo Civico). Ad esso fece seguito un secondo terremoto ai primi di dicembre del 1315. Nel 1454 un nuovo terremoto danneggiò la cittadina. Il terremoto dell'Aquila del 1703 fu distruttivo: nel territorio leonessano furono rasi al suolo numerosi villaggi e rimasero uccise 800 persone. Il terremoto del 1979 della Valnerina ha causato diversi danni anche significativi, ma senza vittime come anche quello di Colfiorito del 1997. Anche il terremoto del 2016 di Amatrice-Arquata del Tronto-Accumoli non ha causato vittime, ma solo danni superficiali ad alcune case nonostante la vicinanza con l'epicentro.

Monumenti e luoghi d'interesse

Architetture civili

  • Fontana Farnesiana o Margaritiana: fontana rinascimentale posta al centro di piazza VII Aprile. Fu voluta da Ottavio Farnese, assieme a Margherita d'Austria nel 1552, costruita da maestro Nicola De Joanni. Ha pianta ottagonale con vasca divisa in quattro lati, abbellita da stemmi ed elementi a nastro. Il balaustro centrale ottagonale è ornato da stemmi e delfini, nonché da mascheroni.
  • Fonte della Ripa: fontana del XII secolo, caratterizzata da una forma ad arco a tutto sesto.[6]
  • Palazzo Mongalli: risalente al XV-XVI secolo,[6] è sito in piazza VII Aprile ed è sede del municipio e della pro loco.
  • Palazzo Ettorre, costruito tra il XVII e il XVIII secolo, che costituisce il più ampio tra i palazzi del paese.[6]
  • Palazzo Bisini (XVI secolo).[6]
  • Palazzo Morelli (XVI secolo).[6]
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Porta Spoletina
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I ruderi della Torre Angioina
  • Palazzo Vanni, decorato da un notevole portale del XVIII secolo.[6]
  • Palazzo Viscardi (XVI-XVII secolo).[6]
  • Palazzo Cherubini, casa natale del compositore Bixio Cherubini.[6]
  • Cinta muraria: Leonessa mantiene dei resti dell'antica cinta muraria difensiva. Lungo di essa si aprono la Porta Spoletina (risalente al XIV secolo e rivolta a nord, verso Spoleto), e la Porta Aquilana (risalente al XIII secolo e rivolta ad est, verso L'Aquila).[6]
  • Torre Angioina: torre di osservazione di epoca medievale,[6] posta fuori dall'abitato, sul monte Tilia.
  • Monumento ai martiri del 7 aprile 1944: monumento che ricorda le vittime della strage nazista di Leonessa.

Architetture religiose

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Facciata e chiostro della chiesa di San Pietro
  • Santuario di San Giuseppe da Leonessa: pregevole esempio di architettura barocca, custodisce le spoglie di San Giuseppe da Leonessa.[10] L'edificio, costruito sulla casa natale del santo, risale alla prima metà del Settecento ed è opera dell'architetto romano Filippo Brioni.[10] Al suo interno ospita affreschi seicenteschi di Giacinto Boccanera e novecenteschi di Virginio Monti, nonché un organo a canne del 1759, opera di Johannes Conrad Werle.[10] Al santuario è annesso il museo di oggetti sacri Don Pio Palla.[10]
  • Chiesa di Santa Maria del Popolo: riconoscibile per un notevole portale tardo gotico, la sua costruzione iniziò alla fine del Duecento e fu terminata solo nel Cinquecento.[10]
  • Chiesa di san Carlo Borromeo (XVII secolo).
  • Chiesa di San Matteo: piccola chiesa originata dalla ristrutturazione di una cappella, forse nel corso del Seicento.[11]
  • Chiesa di Santa Maria della Visitazione (XIV secolo).
  • Chiesa e monastero di San Giovanni Evangelista (XVI-XVII secolo).
  • Chiesa di Santa Maria di Loreto e convento dei Cappuccini.
  • Chiesetta di San Giuseppe: posta fuori dal paese, sulla cima del Colle Collato.

Aree naturali

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Il lato leonessano del Terminillo, nell'alta Vallonina, solcato dalla strada provinciale 10

Orso Marsicano

La presenza costante di esemplari dell'orso marsicano è evidenziata da numerosi avvistamenti. Nel maggio 2021 ha distrutto un alveare sul versante di Leonessa del Terminillo[13][14][15].

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[16]

Tradizioni e folclore

  • Intorno al 29 giugno (festa dei Santi Pietro e Paolo) vi si tiene annualmente il Palio del Velluto, gara tra le contrade che si svolse ininterrottamente dal 1464 al 1556. È stato riportato in auge nel 1997.
  • Nella seconda domenica di settembre si tengono i festeggiamenti in onore del santo patrono San Giuseppe da Leonessa (1556-1612).

Cultura

Istruzione

Biblioteche

Leonessa dispone di una biblioteca civica intitolata all'archeologo Giuseppe Cultrera, inaugurata nel 2006 e collocata all'interno del palazzo municipale.

Musei

  • Museo Civico di Leonessa
  • Museo Demo-antropologico di Leonessa

Stemma Originale di Leonessa

Stemma originale di Leonessa del 1700 in piastrelle di ceramica e donato al museo antropologico di Leonessa dal Dr. Ivo Pulcini.

Cucina

Leonessa è il luogo di produzione della patata leonessana, riconosciuta come uno dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani.[17]

Geografia antropica

Frazioni

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Villa Lucci

Albaneto, Capodacqua, Casa Buccioli, Casale dei Frati, Casanova, Colleverde, Corvatello, Cumulata, Fontenova, Fuscello, Ocre, Pianezza, Piedelpoggio, Sala, San Clemente, San Giovenale, Sant'Angelo in Trigillo, San Vito, Terzone, Vallimpuni, Vallunga, Viesci, Villa Alesse, Villa Berti, Villa Bigioni, Villa Bradde, Villa Carmine, Villa Ciavatta, Villa Climinti, Villa Colapietro, Villa Cordisco, Villa Gizzi, Villa Immagine, Villa Lucci, Villa Massi, Villa Pulcini, Villa Zunna, Vindoli, Volciano.

Suddivisioni storiche

Il territorio del Comune di Leonessa è suddiviso in Sesti, nel cui comprensorio sono collocate le trentasei frazioni Leonessane: Sesto di Corno, Sesto di Croce, Sesto di Forcamelone, Sesto di Poggio, Sesto di Torre e Sesto di Terzone.

Infrastrutture e trasporti

Strade

Leonessa è il punto di intersezione tra due strade statali: una è la SS 471 di Leonessa, che collega il comune da un lato verso l'Abruzzo (Posta, Amatrice e L'Aquila), e dall'altro verso l'Umbria (Cascia e Norcia); l'altra è la SS 521 di Morro, che collega Leonessa al capoluogo Rieti e alla capitale Roma, nonché alla città di Terni. In corrispondenza del paese, il tracciato originario di queste strade è stato sostituito da una breve variante a scorrimento veloce che evita l'attraversamento dell'abitato; nella parte rimanente seguono invece il tracciato storico, tortuoso e pieno di curve.

Dalla cittadina hanno inoltre inizio alcune strade provinciali, tra cui la SP 10 per il Terminillo e la SP 11 per Trimezzo.

Amministrazione

Dall'anno della sua fondazione (1278) fino all'unità d'Italia (1861), per circa 600 anni, Leonessa ha fatto parte del Regno di Napoli (poi divenuto Regno delle Due Sicilie). Il comune apparteneva al distretto di Cittaducale, che a sua volta apparteneva prima al giustizierato dell'Abruzzo Ulteriore, poi alla provincia dell'Abruzzo Ulteriore II, in entrambi i casi con capoluogo L'Aquila. All'unità d'Italia il comune fu inserito nel circondario di Cittaducale all'interno della provincia dell'Aquila, in Abruzzo.

Nel 1927, a seguito del riordino delle circoscrizioni provinciali stabilito dal regio decreto n. 1 del 2 gennaio 1927, per volontà del governo fascista, quando venne istituita la provincia di Rieti, Leonessa passò dalla provincia dell'Aquila (Abruzzo) a quella di Rieti (Lazio).

Ulteriori informazioni Periodo, Primo cittadino ...
Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
23 aprile 1995 12 giugno 2004 Paolo Trancassini Lista civica Sindaco
12 giugno 2004 9 giugno 2009 Alfredo Rauco lista civica Sindaco
9 giugno 2009 27 maggio 2019 Paolo Trancassini lista civica Sindaco
27 maggio 2019 in carica Gianluca Gizzi lista civica Sindaco
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Gemellaggi

Il comune di Leonessa, dal 1978, è gemellato con l'omonimo battaglione dell'11º Reggimento Trasmissioni. In occasione delle celebrazioni del trentennale del gemellaggio avvenute nel settembre 2008, il comune ha conferito la cittadinanza onoraria al Comandante dell'11º Reggimento Trasmissioni.

Altre informazioni amministrative

Note

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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