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attore e regista teatrale britannico Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Sir Arthur John Gielgud (IPA: /ˈɡiːlɡʊd/; Kensington, 14 aprile 1904 – Wotton Underwood, 21 maggio 2000) è stato un attore britannico.
Tra i film da lui interpretati: Giulio Cesare (1953), Il caro estinto (1965), Falstaff (1966), Providence (1977), Arturo (1981, per il quale vinse l'Oscar come miglior attore non protagonista nel 1982), Barbablù, Barbablù (1987), L'ultima tempesta (1991), Shine (1996).
John Gielgud nacque nel distretto di Kensington, a Londra, da Kate Terry e Frank Gielgud (cattolico di origini lituane). Nipote di Kate Terry, sorella della celebre attrice Ellen Terry, frequentò la scuola di Westminster, dove ottenne la King's Scholarship, dopodiché studiò alla Royal Academy of Dramatic Art ed ebbe un iniziale successo come attore teatrale in ruoli classici.
Interpretò da protagonista e diresse molte produzioni della Royal Shakespeare Company a Stratford-upon-Avon, città natale del Bardo. Il suo Amleto shakespeariano del 1936 venne particolarmente apprezzato e acclamato, al punto tale che è opinione diffusa ricordare tuttora Gielgud come il più grande interprete del celeberrimo personaggio di Shakespeare.
Nonostante avesse iniziato a comparire in pellicole britanniche fin dagli anni trenta, non ebbe un reale successo sul grande schermo fino agli ultimi decenni della sua vita. I suoi ruoli cinematografici includono: Benjamin Disraeli in Il primo ministro (1940), Cassio in Giulio Cesare (1953) e il duca di Clarence nel Riccardo III (1955) di Laurence Olivier. Diversamente da Olivier, rimase soprattutto un attore di teatro, cosicché la rivalità fra i due fu minima. Con il passare degli anni, Gielgud cominciò ad adattarsi alle nuove tendenze del teatro, comparendo nelle opere di David Storey (Home), Charles Wood (Veterani), Edward Bond (Bingo) e Harold Pinter (Terra di nessuno).
Vinse un Oscar al miglior attore non protagonista per il ruolo del maggiordomo sardonico di Arturo (1981), e la sua interpretazione in Shine (1996) venne applaudita dalla critica. Gielgud è stato inoltre uno dei pochi attori ad aver vinto un Emmy, un Grammy, un Oscar, un Tony e un BAFTA. Nominato Cavaliere durante l'incoronazione del 1953, divenne in seguito Companion of Honour nel 1977, e fu infine ammesso all'Ordine del Merito nel 1996.
Nel 1992 il regista Kenneth Branagh gli rese omaggio dirigendolo nel cortometraggio Il canto del cigno (tratto dall'omonima opera teatrale del 1887 di Anton Čechov) nel quale un vecchio attore ubriaco e malato, rimasto chiuso in un teatro dopo lo spettacolo, rievoca i suoi grandi successi.
La sua ultima interpretazione, nel 2000, fu in un adattamento cinematografico dell'atto unico Catastrofe di Samuel Beckett, con la collaborazione di Harold Pinter; Gielgud morì poche settimane prima che la produzione fosse completata, all'età di 96 anni, per cause naturali.
Quando fu condannato per atti osceni in luogo pubblico nel 1953, invece di essere criticato dal pubblico, ottenne nella sua seguente apparizione un'ovazione. Fu l'inizio della lotta per decriminalizzare l'omosessualità in Inghilterra e nel Galles. Il suo compagno Martin Hensler morì appena alcuni mesi prima di Gielgud, nel 2000.
John Gielgud credeva che gli animali non dovessero essere sfruttati; era particolarmente affezionato agli uccelli e si unì alla campagna dell'associazione animalista contro l'industria di foie gras all'inizio degli anni novanta, illustrando in un video le pratiche di ingrassamento forzato delle oche e delle anatre.
Ricevette due volte il premio Humanitarian of the Year da parte del People for the Ethical Treatment of Animals, nel 1994 e nel 1999.
Nelle versioni in italiano delle opere in cui ha recitato, John Gielgud è stato doppiato da:
Da doppiatore è sostituito da:
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