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attore e doppiatore italiano (1935-2019) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Omero Antonutti (Basiliano, 3 agosto 1935 – Udine, 5 novembre 2019) è stato un attore e doppiatore italiano.
Attore di cinema e teatro, Omero Antonutti è stato una delle figure più eclettiche del panorama artistico italiano. Esordì nel cinema nel 1966 con una piccola parte in Le piacevoli notti accanto a Vittorio Gassman, Gina Lollobrigida e Ugo Tognazzi. Nel 1974 fece parte del cast di Processo per direttissima e Fatevi vivi, la polizia non interverrà, ma il suo primo ruolo di spessore fu nel 1977, quando venne scritturato per il ruolo del padre di Gavino Ledda in Padre padrone di Paolo e Vittorio Taviani. La collaborazione con i due fratelli registi proseguì nel 1982 con La notte di San Lorenzo e nel 1984 con Kaos.
L'attività di Antonutti fin dagli anni settanta proseguì alternando cinema e teatro con continuità: tra i film più intensi interpretati nel cinema si ricordano Farinelli - Voce regina di Gérard Corbiau, Un eroe borghese di Michele Placido, I banchieri di Dio - Il caso Calvi di Giuseppe Ferrara e Tu ridi ancora dei fratelli Taviani. Tra le produzioni recenti, la miniserie televisiva Sacco e Vanzetti, N - Io e Napoleone, La ragazza del lago e, nel 2008, Miracolo a Sant'Anna.
Dotato d'un forte, profondo e graffiante timbro vocale, Antonutti fu apprezzato doppiatore: doppiò, tra gli altri, Jean Louis Trintignant in Tre colori - Film Rosso, Sir Christopher Lee ne Il mistero di Sleepy Hollow, nella trilogia de Il Signore degli Anelli, in Star Wars: Episodio III - La vendetta dei Sith, Dark Shadows, Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato e Lo Hobbit - La battaglia delle cinque armate; John Hurt in V per Vendetta; Omar Sharif in Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano; Michael Gambon ne Il discorso del re. Si possono ricordare, inoltre, l'impiego come voce narrante nel film La vita è bella di Roberto Benigni, nelle letture di libri alla radio nel programma Il terzo anello di Rai Radio 3 e infine nel film La legge degli spazi bianchi di Mauro Caputo.
È morto a Udine il 5 novembre 2019, all'età di 84 anni, a causa delle complicazioni di un tumore di cui soffriva da tempo. I funerali si sono svolti il 9 novembre nella chiesa di Sant'Antonio Nuovo; dopo i funerali il corpo fu cremato e le ceneri date in affido.[1]
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