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film del 2000 diretto da Ron Howard Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Il Grinch (Dr. Seuss' How the Grinch Stole Christmas) è un film del 2000 diretto da Ron Howard. Il film è basato dall'omonimo libro del Dr. Seuss ed è interpretato da Jim Carrey nel ruolo del Grinch, con Jeffrey Tambor, Christine Baranski, Molly Shannon, Bill Irwin e Taylor Momsen in ruoli secondari.
Il Grinch | |
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Il Grinch (Jim Carrey) in una scena del film | |
Titolo originale | Dr. Seuss' How the Grinch Stole Christmas |
Lingua originale | inglese |
Paese di produzione | Stati Uniti d'America |
Anno | 2000 |
Durata | 105 min |
Rapporto | 1,85:1 |
Genere | commedia, fantastico |
Regia | Ron Howard |
Soggetto | Dr. Seuss (racconto) |
Sceneggiatura | Jeffrey Price e Peter S. Seaman |
Produttore | Brian Grazer e Ron Howard |
Produttore esecutivo | Todd Hallowell |
Casa di produzione | Imagine Entertainment |
Distribuzione in italiano | Universal Pictures |
Fotografia | Donald Peterman |
Montaggio | Daniel P. Hanley e Mike Hill |
Effetti speciali | Allen Hall e Kevin Scott Mack |
Musiche | James Horner |
Scenografia | Michael Corenblith, Dan Webster e Merideth Boswell |
Costumi | Rita Ryack |
Trucco | Rick Baker e Gail Rowell-Ryan |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori originali | |
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Doppiatori italiani | |
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È il secondo adattamento del libro dopo lo special televisivo Il Grinch e la favola di Natale! e il primo film del Dr. Seuss ad essere trasposto in un lungometraggio.
Prodotto da Imagine Entertainment, Il Grinch è stato distribuito dalla Universal Pictures negli Stati Uniti il 17 novembre 2000, mentre in Italia è uscito il 7 dicembre. Ha ricevuto recensioni contrastanti da parte della critica, che ha criticato la sceneggiatura, i personaggi e il tono cupo del film, mentre la musica di James Horner, la performance di Carrey, il trucco e i costumi hanno ricevuto elogi. Il film ha incassato 345,8 milioni di dollari in tutto il mondo, diventando così il sesto film di maggior incasso del 2000. All'epoca, divenne anche il secondo film natalizio con il maggior incasso di tutti i tempi, dietro Mamma, ho perso l'aereo (1990), fino a quando entrambi i film sono stati superati nel 2018 dal terzo adattamento cinematografico della storia.[1][2] Ha vinto l'Oscar al miglior trucco, oltre a ricevere nomination per la migliore scenografia e i migliori costumi. Il film è dedicato all'attrice, madre del regista, Jean Speegle Howard, morta qualche giorno prima dell'uscita nelle sale.
In un fiocco di neve viene scoperto il paese di Chinonsò, abitato dai Nonsochì, dove sono in corso i preparativi per Natale, considerata da tutti i cittadini la festa più importante dell'anno. L’unica voce fuori dal coro è quella del Grinch, un misantropo verde e peloso che odia profondamente il Natale e vive in una grotta sul vicino Monte Briciolaio insieme al cane Max, temuto da tutti i Nonsochì a causa del suo spirito meschino. Cindy Chi Lou, una bambina di sei anni, crede che tutti si concentrino sui doni e sui festeggiamenti invece che sulle relazioni personali, compresi i suoi genitori Lou, direttore delle poste, e la madre Betty. Dopo aver spaventato i fratelli di Cindy e le loro ragazze, che erano andati a giocare sul monte, il Grinch decide di scendere a Chinonsò per fare dispetti. Cindy incontra il Grinch all'ufficio postale, mentre lui gioca con la posta scambiando tutto, dove lui le salva la vita dopo essere rimasta bloccata nel condotto di smistamento. Impressionata dal gesto, Cindy inizia a fare ricerche sul Grinch e in seguito scopre il suo passato.
Come tutti i bambini di Chinonsò, il Grinch arrivò trasportato dal vento quando era ancora in fasce e fu adottato da due sorelle anziane. Era un bambino già avverso al Natale, ma timido e non così cattivo come sarebbe diventato in seguito. A scuola, il Grinch era attratto da Martha May Chivier, una ragazza della sua classe che ricambiava i suoi sentimenti. Accecato dalla gelosia, un suo compagno di classe, Augustus, iniziò a prenderlo in giro per i suoi peli. A Natale, il piccolo Grinch fece un angelo di Natale con scarti metallici e gioielli come regalo per Martha, ma, a causa di un maldestro tentativo di farsi la barba, si presentò a scuola col volto sfregiato, venendo per questo deriso da Augustus e gli altri compagni di classe, tranne Martha. Tutto questo non fece altro che fargli perdere la pazienza, dichiarare il suo odio per il Natale e fuggire al Monte Briciolaio, dove da allora vive in solitudine.
Dispiaciuta per la sua condizione, Cindy lo nomina "mastro allegro" delle feste a Chinonsò, oltraggiando Augustus, ora sindaco della città. Questi si oppone ai progetti della bambina, ma gli altri Nonsochì, ispirati dall'altruismo di Cindy, la sostengono. La bambina si presenta così a casa del Grinch per invitarlo alla celebrazione per convincerlo a perdonare quanto accadde in passato e tornare a essere felice come un tempo: dopo aver sentito che ci sarebbero stati un premio e la presenza di Martha, alla fine, pur di rivedere la ragazza che ha sempre amato, accetta l’invito e scende al paese. Il Grinch viene ben accolto dai Nonsochì, partecipa a diversi eventi e inizia a divertirsi e sembra finalmente disposto a perdonare il passato fino a quando, al momento di scambiarsi i regali di Natale, Augustus non gli regala un rasoio elettrico, ricordandogli l'umiliazione della sua infanzia, e lo ferisce ancora di più quando si dichiara pubblicamente a Martha, regalandole uno sgargiante anello di fidanzamento e una nuova automobile; tutto ciò finisce per mandare in fumo gli sforzi di Cindy di far tornare il Grinch felice. Infuriato, il Grinch rimprovera i Nonsochì per il loro materialismo dicendogli che il Natale, per loro, riguarda solo i regali, che alla fine finiranno per gettare nella spazzatura, la quale viene scaricata sul Monte Briciolaio vicino a casa sua. Decide poi di vendicarsi rasando il sindaco, distruggendo l'albero di Natale in piazza e portando scompiglio in città. Scopre, però, che la sua vendetta non ha funzionato dopo che i cittadini prendono un albero di riserva e tornano a festeggiare, e si ritira con rabbia a casa, mentre Cindy rimane abbattuta da ciò che è successo.
Giunta la notte di Natale, il Grinch giura di schiacciare lo spirito natalizio dei Nonsochì e, dopo aver avuto un'ispirazione da Max, decide di rubare tutti i loro regali e decorazioni mentre dormono. Vestito come Babbo Natale, costruisce una slitta motorizzata e si reca a Chinonsò insieme al cane Max (travestito da renna) dopo il giro di doni del vero Babbo Natale. La prima casa in cui entra è quella di Cindy: quando lei lo sorprende a rubare il loro albero, lui le mente fingendosi Babbo Natale per permettergli di scappare. Il Grinch continua a rubare per infilare tutto il bottino in un gigantesco sacco, per poi portarlo al Monte Briciolaio. Il mattino dopo, i Nonsochì scoprono con tristezza cosa è accaduto e Augustus incolpa Cindy di aver rovinato il Natale per aver voluto invitare il Grinch. Tuttavia, suo padre Lou viene in difesa di sua figlia spiegando al sindaco e a tutti gli altri che ha finalmente capito cosa Cindy ha cercato di dire all'intera città: il Natale è principalmente stare insieme ai propri cari e volersi bene, non solo regali e decorazioni fantasiose. I Nonsochì sono d'accordo con Lou e insieme intonano un canto natalizio intorno all'albero.
Prima che il Grinch possa buttare il sacco dei doni rubati dalla cima del Monte Briciolaio, sente i Nonsochì cantare e capisce con rabbia che il suo piano di rovinare il Natale è fallito, ma poi dopo averci pensato finalmente realizza il vero significato del Natale, facendo sì che il suo cuore piccolo e rinsecchito cresca di tre taglie e che lui scoppi in lacrime, facendolo ritornare buono. Nel frattempo la slitta è sull'orlo della montagna e minaccia di scivolare e cadere insieme ai regali. Il Grinch tenta disperatamente di impedirlo, ma la slitta è troppo pesante; dopo aver visto che insieme ai regali c'è anche Cindy, che era venuta a trascorrere il Natale con lui, acquista la forza per sollevare la slitta carica e portare Cindy in salvo, e insieme scendono dalla montagna per restituire tutto.
Arrivato a Chinonsò, il Grinch si dichiara dispiaciuto per tutto quello che ha fatto prima di consegnarsi alla polizia, che accetta le sue scuse e nega la richiesta del sindaco di arrestarlo. Martha rifiuta persino la sua proposta di matrimonio e gli restituisce l'anello di fidanzamento, dichiarando che il suo cuore appartiene al Grinch. In seguito, il redento Grinch si unisce alla festa dei Nonsochì e li invita ad un pranzo di Natale nella sua grotta.
Il film è stato girato tra settembre 1999 e gennaio 2000.
Prima della sua morte nel 1991, il Dr. Seuss aveva rifiutato le offerte di vendere i diritti cinematografici dei suoi libri. Tuttavia, la sua vedova Audrey Geisel accettò diversi accordi di merchandising, comprese linee di abbigliamento, accessori e CD[3]. A quel tempo Ron Howard, nonostante fosse un fan accanito dello special animato del Grinch, non espresse interesse per il libro, ma il produttore del film Brian Grazer lo convinse a recarsi alla residenza di Geisel per un incontro[4]. Mentre in seguito studiava il libro, Howard si interessò al personaggio di Cindy Chi Lou e lanciò l'idea in cui la bambina avrebbe avuto un ruolo più ampio, oltre a una rappresentazione materialistica dei Chi e un retroscena espanso del Grinch[5]. Quindi il 16 settembre 1998, venne annunciato che Ron Howard avrebbe diretto e co-prodotto un adattamento live-action del libro con Jim Carrey come protagonista[6].
Gli scenografi hanno usato influenze medievali, marocchine e islamiche come riferimenti architettonici per la città di Chinonsò, e furono utilizzati circa 600 effetti visivi per il film.
Il Grinch è stato un successo al botteghino: ha incassato $ 260 milioni a livello nazionale e $ 85,1 milioni in altri territori per un incasso mondiale di $ 345,1 milioni, diventando il sesto film con il maggior incasso del 2000.[9]
Negli Stati Uniti, ha aperto al primo posto il giorno dell'inaugurazione, guadagnando $ 15,6 milioni, con un fine settimana lordo di $ 55,0 milioni, per una media di $ 17.615 da 3.127 sale. Alla sua uscita, il film ha avuto il sesto weekend di apertura di tre giorni più alto di qualsiasi film, dietro Toy Story 2, X-Men, Mission: Impossible 2, Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma e Il mondo perduto - Jurassic Park.[10] Inoltre, il film ha superato Batman Forever per avere il più grande weekend di apertura per un film di Jim Carrey. È stato il primo film non Disney a vincere il botteghino del weekend del Ringraziamento dai tempi di Mrs. Doubtfire nel 1993.[11] Il film ha detenuto il record per il weekend di apertura più alto per un film a tema natalizio per 18 anni fino alla versione cinematografica del 2018, che lo ha superato con $ 67,6 milioni. Nel suo secondo fine settimana, il film ha incassato 52,1 milioni di dollari, stabilendo un nuovo record per il secondo fine settimana con il maggior incasso per qualsiasi film in quel momento. Il film è rimasto in cima al botteghino per quattro fine settimana fino a quando non è stato superato da What Women Want a metà dicembre. Il film ha concluso la sua corsa il 1 marzo 2001, con un incasso nazionale finale di $ 260.044.825.[9] Box Office Mojo stima che il film abbia venduto oltre 48,1 milioni di biglietti in Nord America.[9]
Su Rotten Tomatoes, Il Grinch detiene un indice di gradimento del 49% sulla base di 142 recensioni e una valutazione media di 5,6/10. Il consenso critico del sito web recita: "Jim Carrey brilla come il Grinch. Sfortunatamente, non è abbastanza per salvare questo film. Faresti meglio a guardare il cartone animato per la TV".[12] Su Metacritic, il film ha un punteggio medio ponderato di 46 su 100 basato su 29 critici, indicando "recensioni contrastanti o nella media".[13]
Il critico Roger Ebert ha assegnato al film due stelle su quattro, definendolo "un film umido, inquietante e strano su una creatura acida" e ha detto: "Dovrebbe esserci... una scenografia più allegra e un aspetto generale più luminoso... È solo che non è molto divertente". Ebert ha osservato che Carrey "lavora tanto quanto un attore ha mai lavorato in un film, con scarso vantaggio". Tuttavia, ha deciso che "gli adulti possono apprezzare la straordinaria performance di Carrey in modo intellettuale e dargli punti per quello che ovviamente è stato uno sforzo supremo".[14]
Paul Clinton della CNN ha dichiarato che Carrey "è nato per interpretare questo ruolo" e ha osservato che "Carrey porta quasi tutte le scene. In effetti, se non è nella scena, non c'è scena".[15] Owen Gleiberman di Entertainment Weekly ha iniziato la sua recensione del film analizzando la "personalità maliziosamente divisa" del Grinch e ha riassunto Carrey nei panni di "un elitario sciatto e disgustoso di sé, governato dalla paura segreta di essere sempre escluso dalle cose". Gleiberman ha espresso sorpresa per "il modo in cui Carrey ha reso l'ultima svolta dal cuore grande del Grinch, l'attore si avvicina di soppiatto al derviscio selvaggio. In qualsiasi modalità."[16]
Peter Stack del San Francisco Chronicle ha detto: "Nessuno potrebbe interpretare il Grinch meglio di Jim Carrey, le cui buffonate gommose e il maniacale senso di malizia sono così adatti al film. Il Dr. Seuss stesso potrebbe essersi rivolto a Carrey come un modello per il classico burbero se l'attore fosse stato in giro nel 1957." Tuttavia, si è chiesto perché Carrey "si facesse sembrare Sean Connery" e ha avvertito che l'intensità del personaggio potrebbe spaventare i bambini piccoli.[17] James Berardinelli di ReelViews ha scritto che la "performance off-the-wall di Carrey ricorda ciò che ha realizzato in The Mask, tranne per il fatto che qui non si lascia mai mettere in ombra dagli effetti speciali. Il Grinch di Carrey è una combinazione della creazione di Seuss e della personalità di Carrey, con una voce che suona molto più come una strana fusione di Sean Connery e Jim Backus (Bond incontra Magoo!) di quanto non faccia Karloff." Ha concluso che Carrey "porta l'animazione a l'azione dal vivo e, circondato da set fantastici e scintillanti ed effetti speciali realizzati al computer, Carrey consente alla versione di Ron Howard della storia classica di apparire più come un'impresa gradita che come un'inutile ripetizione."[18]
Alcune recensioni erano più polarizzate. Stephanie Zacharek di Salon.com in una recensione generalmente negativa del film, ha scritto che "Carrey tira fuori un'ammirevole imitazione di una figura animata... Va bene come va il mimetismo, ma il mimetismo non è il miglior terreno di gioco per il genio dei fumetti. Non dovremo chiedere di più a un uomo che è molto probabilmente l'attore comico più dotato della sua generazione?" Ha concluso che, nonostante "alcune fantastiche improvvisazioni... le sue battute non sono altro che uno sforzo disperato di iniettare un po' di umorismo insolito in una storia altrimenti paralizzante, senza senso e semplicemente noiosa".[19]
Todd McCarthy di Variety ha scritto: "Carrey prova tutti i tipi di intonazioni, toni vocali e stili di consegna, il suo atteggiamento duro ricorda a volte Cagney e le sue sibilanti S che ricordano Bogart. I suoi gesti buffi e le sue espressioni facciali colpiscono nel segno a volte, ma in altri momenti sembrano arbitrari e sparpagliati. Inoltre, le sue filippiche fluide, piene di allusioni e riferimenti universali, sono rivolte all'apprezzamento degli adulti e sembrano destinate a veleggiare proprio sopra le teste dei pre-adolescenti".[20]
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