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Goffredo, Guifred in francese, Guifré in catalano, Wuifredo in spagnolo, in portoghese e in galiziano, Wuifredus in latino (970 circa – Casteil, 31 luglio 1050), fu conte della Cerdanya e di Berga e di Conflent, dal 988 al 1035.
Goffredo II | |
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Isarn et Dalmau, signori di Castellfollit, omaggiano Goffredo II (Liber feudorum Ceritaniae) | |
Conte di Cerdanya | |
In carica | 988 - 1035 |
Predecessore | Oliba Cabreta |
Successore | Raimondo |
Nome completo | Goffredo |
Altri titoli | conte di Berga e di Conflent |
Nascita | 970 circa |
Morte | Casteil, Francia, 31 luglio 1050 |
Luogo di sepoltura | Abbazia di Saint-Martin du Canigou |
Dinastia | casa di Barcellona |
Padre | Oliba Cabreta |
Madre | Ermengarda d'Empúries |
Consorte | Guisla Isabella |
Figli | Raimondo Goffredo Berengario Arduino Guglielmo e Fede, di primo letto Bernardo e Berengario, di secondo letto |
Goffredo, sia secondo il Gesta Comitum Barchinonensium, sia secondo lo storico catalano Pròsper de Bofarull i Mascaró, nel suo Los condes de Barcelona vindicados, Tome I, era il figlio maschio secondogenito del Conte di Cerdanya, di Conflent e di Besalú, Oliba Cabreta[1] e di Ermengarda d'Empúries[2] (?-dopo il gennaio 995, data in cui compare citata in un documento[3]) di cui non si conoscono gli ascendenti, come conferma il Bofarull[4].
Oliba Cabreta, secondo il Gesta Comitum Barchinonensium[5], era il figlio maschio terzogenito del Conte di Cerdanya, di Conflent e di Besalú, Miró II e di Ava[1] (?-prima del 26 febbraio 961, data in cui secondo Pròsper de Bofarull i Mascaró, Ava risultava defunta[6]), che, secondo alcuni storici figlia del conte Fedele di Ribagorza.
Goffredo lo troviamo citato in documento, per la prima volta, assieme ai fratelli, Bernardo e Oliva (Bernardus prolis, Wifredus prolis, Oliba prolis) nel documento n° 5 del Diplomatari i escrits literaris de l'abat i bisbe Oliba, datato 981, inerente ad una donazione fatta dai genitori (Oliba comes et coniux mea Ermengards)[7].
Secondo il Bofarull, suo padre, Oliba, nel 988, andò a Montecassino e indossò l'abito talare[8], dopo aver abdicato, lasciando la contea di Besalú a Bernardo, la Contea di Cerdanya a Goffredo[1] e la contea di Berga a Oliva.
Prima di lasciare la Catalogna, Oliba fece un'offerta affinché i suoi figli fossero sotto la protezione di papa Giovanni XV[9].
Il Bofarull riporta che Oliba morì nel 990 e fu tumulato a Montecassino[8]; la morte nel 990 viene confermata sia dal Chronicon alterum Rivipullense (990. Obiit Olibanus Capreta comes)[10], sia dalle Gesta Comitum Barchinonensium[1].
Venuta a conoscenza della morte di suo padre, Oliba, sua madre, Ermengarda, assieme a suo fratello, Oliva fece una donazione in suffragio dell'anima del marito (Ermengardis, gratia Dei comitissa, cum suo prole Olibane)[11].
Nel 1002, suo fratello, Oliva, secondo il Chronicon alterum Rivipullense, fu ordinato monaco (Oliba comes factus est monachus)[10]; il governo della contea di Berga, passò a Goffredo[12][13].
Nel 1006, Goffredo, assieme alla prima moglie, Guisla (Guifredus gratia Dei comes et uxor mea nomine Wisla comitissa), fece una donazione alla chiesa di Saint-Martin du Canigou, come riporta il documento n° CLIII della Marca Hispanica sive Limes Hispanicus[14].
Secondo il Chronicon breve monasterii Canigonensis, Goffredo nel 1009, fondò l'Abbazia di Saint-Martin du Canigou[15].
Nel 1011, Goffredo, assieme alla prima moglie, Guisla (Wifredus gratia Dei comes et uxori meæ Wisla comitissa), fece una donazione al Monastero di Ripoll, come riporta il documento n° 43 del Diplomatari i escrits literaris de l'abat i bisbe Oliba[16].
Nel 1019, Goffredo assieme al fratello Bernardo (dompno Bernardo comite et fratre suo dompno Gifredo), presenziò a un giudizio per l'assegnazione di una chiesa del Conflent, come riporta il documento n° MMCLXXIV della Colección diplomática del Condado de Besalú[17].
Nel 1035, Goffredo redasse un testamento, dividendo i suoi domini tra i figli di primo e di secondo letto, si ritirò nell'Abbazia di Saint-Martin du Canigou, e abdicò; nella Cerdanya e nel Conflent gli succedette il figlio primogenito, Raimondo, mentre nella contea di Berga, gli succedette Bernardo, figlio primogenito di secondo letto; il testamento di Goffredo è riprodotto nello Spicilegium sive collectio veterum aliquot scriptorum, Volume 3[18]; anche il Gesta Comitum Barchinonensium conferma che nella Cerdanya e nel Conflent gli succedette il figlio Raimondo e a Berga, Bernardo[19].
Ancora secondo il Chronicon breve monasterii Canigonensis, Goffredo nel 1036, si fece monaco nell'Abbazia di Saint-Martin du Canigou, da lui fondata[20].
Sempre secondo il Chronicon breve monasterii Canigonensis, Goffredo morì il 31 luglio 1050, nell'Abbazia di Saint-Martin du Canigou, da lui fondata[20], dove fu tumulato[19]. Goffredo prima di morire scrisse il suo epitaffio che fu scolpito sulla roccia vicino alla sua tomba; l'epitaffio si può leggere al documento n° 15 delle Histoire Générale de Languedoc, Preuves[21]. Anche la Cronica universal del principado de Cataluña, Volumen 7, ricorda la morte di Goffredo al 31 luglio del 1049, e riporta che, nel 1332, le ossa del conte e della sua seconda moglie Isabella, furono traslate nella basilica superiore[22].
Verso il 1006, Goffredo aveva sposato Guisla o Wisla, di cui non si conoscono gli ascendenti. Wisla compare citata come moglie di Goffredo in diversi documenti, tra cui il n° CLIII della Marca Hispanica sive Limes Hispanicus (Guifredus gratia Dei comes et uxor mea nomine Wisla comitissa)[14] e il n° 43 del Diplomatari i escrits literaris de l'abat i bisbe Oliba (Wifredus gratia Dei comes et uxori meæ Wisla comitissa)[16].
Guisla morì nel 1020, poiché in quella data fece testamento, con relativa approvazione e donazione all'Abbazia di Saint-Martin du Canigou, come viene riprodotto dai documenti CLXXXIII, CLXXXIV e CLXXXV della Marca Hispanica sive Limes Hispanicus[23].
Goffredo da Guisla ebbe sei figli[24][25]:
Dopo essere rimasto vedovo Goffredo, verso il 1025, aveva sposato Isabella, di cui non si conoscono gli ascendenti. Anche Isabella compare citata come moglie di Goffredo in diversi documenti, e soprattutto viene ricordata nel testamento[18], e ancora, come seconda moglie di Goffredo, dalla Cronica universal del principado de Cataluña, Volumen 7[22].
Goffredo da Isabella ebbe due figli[24][25]:
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