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azienda di trasporto pubblico locale Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
L'Ente Autonomo Volturno S.r.l., noto anche attraverso l'acronimo EAV, è un'azienda che opera nel settore del trasporto pubblico su gomma, ferro e funivia, della Regione Campania.
Ente Autonomo Volturno | |
---|---|
Stato | Italia |
Forma societaria | Società a responsabilità limitata unipersonale |
Fondazione | 1904 a Napoli |
Sede principale | Napoli |
Persone chiave |
|
Settore | Trasporto |
Prodotti | Trasporto pubblico regionale |
Utile netto | 1 600 000 €[1] (2022) |
Dipendenti | 3 029[2] (2020) |
Slogan | «In viaggio dal 1889» |
Sito web | www.eavsrl.it/ |
Nacque nel 1904 su iniziativa del comune di Napoli come ente autonomo per la realizzazione e gestione di una centrale idroelettrica sul fiume Volturno, ultimata nel 1909 ed operativa dal 1916. Successivamente l'ente ha fatto il suo ingresso in diversi altri settori tra cui quello del trasporto pubblico con l'acquisto, nel 1931, dell'Azienda Tranviaria del Comune di Napoli. Successivamente ha svolto i compiti di stazione appaltante e gruppo che comprendeva gli operatori di trasporto ferroviario e automobilistico nonché funivia, quali Circumvesuviana, MetroCampania NordEst e SEPSA. Nel 2012, su iniziativa della Regione Campania, ha incorporato le predette aziende subentrando nella gestione dei servizi in qualità sia di gestore dell'infrastruttura che di impresa ferroviaria.
Con la promulgazione della legge n° 351 dell'8 luglio 1904, concernente il "risorgimento economico della città di Napoli"[3], il Regno d'Italia autorizzò il comune ad utilizzare la forza sviluppata dalle sorgenti del fiume Volturno, dando il via libera ad un progetto ideato nel 1895 dall'ingegnere Francesco Paolo Boubée.[4] Per tale scopo fu istituito un ente autonomo per la progettazione, realizzazione e gestione di una centrale idroelettrica nel territorio del comune di Rocchetta a Volturno con l'obiettivo di distribuire alla città l'energia ricavata dal fiume a prezzi calmierati.[5] La centrale fu inaugurata nel 1909 dopo la risoluzione di un contenzioso sulla proprietà delle sorgenti tra i comuni di Rocchetta a Volturno e Castellone al Volturno e la provincia di Campobasso[6] anche se iniziò ad erogare l'energia elettrica prodotta a Napoli solo nel 1916.[4] Tra il 1925 e il 1929 l'ente acquistò le varie unità che compongono il palazzo Giovene di Girasole per adibirlo a propria sede centrale.[7]
Con l'ingresso nel settore di altre imprese, anche grazie ai buoni risultati riscontrati nei bilanci[8], l'ente iniziò a diversificare le sue attività[5] occupandosi anche di altri servizi pubblici per conto del comune di Napoli. Ad esempio tra il 1931 e il 1933 curò il posizionamento di 21 orologi stradali pubblici nella città partenopea (ridotti a dodici dopo la seconda guerra mondiale) nell'ambito di un progetto denominato "Impianto dell'ora unica di Napoli".[8] A partire dal 1931, invece, fece il suo debutto nel settore del trasporto pubblico, divenendo proprietario dell'Azienda Tranviaria del Comune di Napoli (ATCN) e assumendo quindi la gestione della rete tranviaria urbana e delle tranvie di Capodimonte oltre che della rete autobus.[9]
Durante la seconda guerra mondiale l'impianto subì gravi danni, in particolare durante la ritirata delle truppe tedesche, e pertanto al termine del conflitto fu inserita in un nuovo sistema idrico comprendente i bacini artificiali della Montagna Spaccata e di Castel San Vincenzo, ultimato nel 1960, che prevedeva la presenza di altre tre centrali: Pizzone, Rocchetta, o Rio Torto Terzo Salto, e Colli a Volturno, o Volturno Secondo Salto.[4]
Nel 1963 l'EAV propose al comune di Napoli il progetto, poi rifiutato, di una funicolare per collegare il quartiere Vomero con il Museo archeologico nazionale. Circa tre anni dopo l'ente presentò un progetto per la metropolitana di Napoli realizzando un collegamento tra piazza Matteotti e piazza Medaglie d'Oro con la prospettiva di raggiungere la zona ospedaliera e la zona di Colli Aminei. Nonostante l'approvazione del progetto da parte del comune fu rifiutata la concessione ad EAV per la realizzazione e l'esercizio della tratta.[senza fonte]
Negli anni la funzione dell'ente, controllato dalla Regione Campania[Quando è subentrata la regione nella gestione?], si è via via evoluta fino a fungere da stazione appaltante per acquisti di beni e servizi, come nel caso del contratto per la fornitura di 3 convogli ferroviari siglato nel maggio 2001 destinati al servizio ferroviario metropolitano di Salerno[10]. Sempre in tale anno, una legge regionale trasformò l'EAV in una società controllante del trasporto regionale. Con DGR n. 225 del 2005, EAV viene definito dalla giunta regionale soggetto di azienda pubblica della regione Campania per il coordinamento gestionale, economico e finanziario dell'esercizio di trasporto e degli investimenti.
Nel 2008, con un'operazione di scissione societaria delle aziende ferroviarie del gruppo, venne costituita EAV Bus S.r.l., finalizzata a una gestione unica degli autoservizi prima in capo alle precedenti aziende[11]. Tale operazione culminò con il fallimento dell'azienda stessa nel novembre 2012.[12][13] Con un contratto di affidamento stipulato il 31 luglio 2013 e valevole per un biennio, la Regione Campania ha affidato direttamente ad EAV l'esercizio delle autolinee precedentemente gestite da EAV Bus.[14]
Nel 2009 la giunta regionale incaricò l'EAV della progettazione di una funivia che avrebbe dovuto collegare il Museo archeologico nazionale di Napoli e il Museo nazionale di Capodimonte, per la cui realizzazione era previsto uno stanziamento di un milione e 348 000 euro[15]. Ancora una volta l'ente funse da stazione appaltante dell'opera, che non fu poi realizzata.
Con delibera 424/2011 la giunta regionale diede mandato a EAV di realizzare gli interventi finalizzati all'efficienza e alla riduzione dei costi di gestione aziendale. Le tre aziende ferroviarie campane, ossia Circumvesuviana, EAV, SEPSA e MetroCampania NordEst, furono conseguentemente fuse per incorporazione il 27 dicembre 2012 in una nuova compagnia, denominata sempre Ente Autonomo Volturno.[16]
Con l'elezione di Vincenzo De Luca a presidente della Regione Campania è nominato Umberto De Gregorio come presidente dell'EAV. Dopo anni di tribolazioni si riesce a raggiungere il risanamento dell'ente, gravato da circa 700 milioni di debiti[17], che a partire dal biennio 2016 - 2017, chiude il bilancio in attivo[18], avviando così dal 2018, le procedure per l'assunzione di 350 dipendenti[19] e già dagli anni precedenti una serie di interventi volti a garantire maggiore sicurezza nelle stazioni con l'installazione di sistemi di videosorveglianza[20] e maggiore decoro con la realizzazione di murales e interventi di ristrutturazione come nelle stazioni di Agnano[21], San Giorgio a Cremano[22], Scampia[23], Edenlandia[24], Sorrento[25], Gianturco[26], Pratola Ponte[27], Ponticelli[28], Vesuvio de Meis[29], San Vitaliano[30], Santa Maria del Pozzo[31], Brusciano[32].
Il 2016 vede la riapertura, dopo anni di fermo, della funivia del monte Faito[33].
È avviato un piano regionale di acquisto di nuovi mezzi per il trasporto pubblico locale su ferro e su gomma che prevede circa 800 nuovi autobus (480 già banditi con tre diverse gare entro aprile 2019 e altri 260 con due ulteriori procedure programmate,[34] di cui circa 250 già consegnati e attivi[35][36][37][38]) e 24 nuovi treni Jazz (tutti consegnati e attivi)[39][40][41][42][43][44]. Nello specifico per quanto riguarda EAV la Regione e la società acquistano 21 convogli per le linee flegree, di cui 12 per la Cumana[45] (cinque consegnati e attivi fino a novembre 2018[46]) e i restanti per la Circumflegrea,[47] e 40 treni per la Circumvesuviana.[48][49][50] Inoltre è avviata una vasta operazione di revamping di alcuni convogli già in esercizio: 6 per la Cumana e 25 per la Circumvesuviana (di cui il primo consegnato a giugno 2019, tre entro i tre mesi successivi, sette previsti per dicembre e altri 10 per fine 2020).[51]
Il 27 maggio 2019 viene sottoscritto l’accordo per la fornitura di 5 treni Diesel-elettrici per il servizio ferroviario regionale sulla linea Piedimonte Matese – Napoli,[52][53] e nell'occasione viene mostrato un figurino con una nuova livrea societaria[54].
Un consistente patrimonio documentario sulle attività dell'EAV, dichiarato di interesse storico, è conservato dal 2005 a cura della Soprintendenza Archivistica per la Campania.[55]
Ente Autonomo Volturno gestisce per conto della Regione Campania, che ne è proprietaria, le ferrovie isolate Circumflegrea, Cumana e Circumvesuviana,[56] cui si aggiungono le ferrovie Alifana, Benevento-Cancello (detta anche ferrovia Caudina) e la linea Napoli-Giugliano-Aversa.
La rete ferroviaria Circumvesuviana comprende le tratte: Botteghelle-San Giorgio a Cremano, Napoli-Nola-Baiano, Napoli-Ottaviano-Sarno, Napoli-Pompei-Poggiomarino, Pomigliano d'Arco-Acerra e Torre Annunziata-Sorrento. La lunghezza complessiva delle sei relazioni è di 142,367 km per un'estensione totale di 203,447 km.[57] Tutte le relazioni sono a scartamento ridotto italiano (950 mm); le stazioni sono in totale 96, con una densità di una stazione ogni 1,5 km, tutte ad incarrozzamento a raso.[58] Sulla rete sono predisposti anche i seguenti servizi turistici: Sorrento Express, collegamento tra Napoli e i centri della penisola sorrentina effettuato con le prime elettromotrici restaurate,[59] Napoli Express, collegamento tra Napoli e Sorrento effettuato con un elettrotreno più moderno, ed il Campania Express, che con un convoglio Metrostar collega le stazioni di Napoli, Ercolano, Pompei e Sorrento.[60]
La rete Circumvesuviana trasporta circa 70.200 viaggiatori al giorno per un totale di quasi 26 milioni di passeggeri annui,[61] mentre la rete composta dalle ferrovie Circumflegrea e Cumana vanta una lunghezza complessiva di 47 km e collega le stazioni di Montesanto, a Napoli, e Torregaveta, a Bacoli, trasportando circa 37.000 viaggiatori al giorno, per un totale di 13.5 milioni di viaggiatori l'anno.[62]
Linea | Servizio | Apertura | Trazione | Lunghezza | N° stazioni |
---|---|---|---|---|---|
Alifana | Piedimonte Matese-Santa Maria Capua Vetere | 1913 | Diesel | 41 km[63] | 15 |
Benevento-Cancello | Benevento-Cancello | 1913 | Elettrica | 48 km | 11 |
Botteghelle-San Giorgio a Cremano | Botteghelle-San Giorgio a Cremano | 2001 | Elettrica | 8 km | 7 |
Circumflegrea | Montesanto-Licola-Torregaveta | 1962 | Elettrica | 27 km | 16 |
Cumana | Montesanto-Pozzuoli-Torregaveta | 1889 | Elettrica | 19,81 km | 19 |
Napoli-Giugliano-Aversa | Aversa Centro-Piscinola Scampia | 2005 | Elettrica | 10,5 km | 5 |
Napoli-Nola-Baiano | Napoli Porta Nolana-Baiano | 1884 | Elettrica | 38 km | 28 |
Napoli-Ottaviano-Sarno | Napoli Porta Nolana-Sarno | 1891 | Elettrica | 38 km | 28 |
Napoli-Pompei-Poggiomarino | Napoli Porta Nolana-Poggiomarino | 1904 | Elettrica | 35 km | 25 |
Pomigliano d'Arco-Acerra | Pomigliano d'Arco-Acerra | 1974 | Elettrica | 3 km | 4 |
Torre Annunziata-Sorrento | Torre Annunziata Oplonti-Sorrento | 1934 | Elettrica | 26 km | 16 |
EAV Bus Srl nasce in attuazione della delibera N. 1767 dell’ottobre 2006 della Giunta Regionale della Campania, nasce per realizzare la specializzazione per modalità di esercizio (gomma-ferro) delle aziende di trasporto pubblico locale, facenti parte del gruppo EAV, dal 2013 proprietà di EAV: Circumvesuviana srl, SEPSA e MetroCampania NordEst. Nel maggio 2008 viene annesso il servizio di trasporto pubblico (compreso il personale) della società Schiano di Monte di Procida. A luglio 2008 viene incorporata, a seguito intesa con comune di Castellammare di Stabia e Provincia di Napoli, la società ASM.
Nel 2009, a seguito di fallimento e su richiesta della regione Campania e della Provincia di Napoli, vengono assorbiti i servizi, con relativo personale, delle società Izzo di Benevento e Pegaso di Forio di Ischia. A fine 2009, per incorporazione, viene assorbita anche la società Vesuviana Mobilità, di proprietà mista: Circumvesuviana s.r.l, CTP (Napoli) e ANM.
Il 15 novembre 2012 il cancelliere e il curatore fallimentare notificano in azienda la sentenza di fallimento (sentenza del 14 novembre). Viene assicurato per 24 ore l’esercizio provvisorio. Il 16 novembre il Giudice del procedimento dispone il prolungamento dell’esercizio provvisorio fino al 20 novembre, quando il gruppo EAV (società controllante) propone alla curatela l’affidamento provvisorio dei servizi, in comodato, per poter sottoscrivere successivamente un contratto di affitto. La Regione autorizza EAV ad assumere i servizi ed assicura le risorse finanziarie. I curatori fallimentari, con due diverse procedure di gara, mettono all'asta il fitto d'azienda, compreso i contratti attivi (contratti di servizio).
Il 31 luglio viene stipulato il contratto di servizio della durata di 2 anni, fino al 31 luglio 2015. Dal 1º ottobre 2016, vengono trasferiti ad A.IR. i servizi ed il personale con residenza Benevento-Avellino. EAV ha partecipato alla prima fase della gara (pre-qualifica), individuando in Busitalia Campania un alleato con cui partecipare.
Le livree utilizzate sono rosso, bianco per bus urbani e azzurro, bianco per bus extraurbani. Ulteriori varianti livree sono, rosso, giallo per bus urbani e blu, grigio per bus extraurbani.
La funivia del Faito collega nel periodo estivo il centro di Castellammare di Stabia con il monte Faito, proprio nella parte che rientra nella città di Vico Equense, in 8 minuti. L'impianto è stato aperto nel 1952 e completamente rimodernato nel 1990. Il servizio funiviario è stato sospeso nel 2013[64][65]. La riapertura, dopo lavori di ammodernamento e consolidamento, inizialmente prevista per il 25 aprile 2016[66], è avvenuta il 4 maggio dello stesso anno[67].
Il patrimonio aziendale di EAV, con l'acquisizione dello status di impresa ferroviaria, è stato significativamente incrementato grazie all'apporto dei parchi rotabili delle precedenti gestioni e, fatti salvo i veicoli di servizio, accantonati o per usi speciali, risulta così composto:
È stato avviato il revamping[68] di 37 ETR per Circumvesuviana (12 ETR serie 001/085 e 25 ETR serie 086/118) e di alcune ALn663 della Ferrovia Napoli Centrale - Caserta - Piedimonte Matese.
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