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diocesi della Chiesa cattolica in Francia Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
La diocesi di Limoges (in latino: Dioecesis Lemovicensis) è una sede della Chiesa cattolica in Francia suffraganea dell'arcidiocesi di Poitiers. Nel 2021 contava 406.000 battezzati su 494.885 abitanti. È retta dal vescovo Pierre-Antoine Bozo.
Diocesi di Limoges Dioecesis Lemovicensis Chiesa latina | |||
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Suffraganea dell' | arcidiocesi di Poitiers | ||
| |||
Vescovo | Pierre-Antoine Bozo | ||
Presbiteri | 60, di cui 52 secolari e 8 regolari 6.766 battezzati per presbitero | ||
Religiosi | 11 uomini, 62 donne | ||
Diaconi | 24 permanenti | ||
Abitanti | 494.885 | ||
Battezzati | 406.000 (82,0% del totale) | ||
Stato | Francia | ||
Superficie | 11.085 km² | ||
Parrocchie | 30 | ||
Erezione | III secolo | ||
Rito | romano | ||
Cattedrale | Santo Stefano | ||
Indirizzo | 3 rue de la Cathedrale, B.P. 93, 87000 Limoges CEDEX 1, France | ||
Sito web | www.diocese-limoges.fr | ||
Dati dall'Annuario pontificio 2022 (ch · gc) | |||
Chiesa cattolica in Francia | |||
La diocesi comprende i dipartimenti francesi dell'Alta Vienne e della Creuse.
Sede vescovile è la città di Limoges, dove si trova la cattedrale di Santo Stefano.
Il territorio è suddiviso in 30 parrocchie.
La diocesi dei Lemovici, popolo della Gallia celtica abitante il Limosino, è attestata a partire dal III secolo circa. Secondo la tradizione, protovescovo della diocesi è san Marziale, uno dei sette vescovi mandati da Roma per evangelizzare la Gallia.
Lemovicum era una delle città della provincia romana dell'Aquitania prima; la diocesi dunque dipendeva come suffraganea dalla sede metropolitana di Bourges.
All'inizio del VI secolo Ruricio I costruì il monastero e la chiesa di sant'Agostino a Limoges. A metà dello stesso secolo san Ruricio II eresse la chiesa di San Pietro du Queyroix e la basilica di San Giuniano a Limoges.
Nei primi secoli di vita, la diocesi vide il diffondersi della vita eremitica. A partire dal V secolo si ricordano i nomi dei santi eremiti Amand, Junien, Léonard, Sylvain, Léobon, Goussaud, Vaulry e Pardoux. Sul finire del secolo e all'inizio del secolo successivo fanno la loro comparsa i primi monasteri. Tra i più noti vi sono quelli fondati da Aredius (sant'Yrieix), da sant'Eloi a Solignac e quello di San Marziale a Limoges.
Nell'848 fu costruita una chiesa dedicata al Santissimo Salvatore sopra la cripta di san Marziale. L'edificio fu demolito nel 1021, per essere sostituito nel 1028 con una costruzione più ampia, che fu consacrata nel 1095 da papa Urbano II, in occasione del suo viaggio in Francia per indire la prima crociata.
Nel 1031 Limoges ospitò un importante concilio provinciale, sotto la guida del vescovo Jourdain de Laront e dell'abate di San Marziale Odolrico, che imposero la pax Dei ai signori feudali della regione e comminando la scomunica a tutti coloro che avrebbero minacciato i beni della Chiesa. Da questo momento i vescovi di Limoges acquisirono un ruolo di predominanza su Limoges ed il suo territorio, esercitando sia il potere spirituale che quello temporale.
Nel Medioevo l'abbazia di san Marziale possedeva la seconda più importante biblioteca di Francia, dopo quella dell'abbazia di Cluny. Duecento dei 450 volumi originari saranno acquistati nel 1730 da re Luigi XV e tuttora costituiscono una delle collezioni più pregiate della Biblioteca nazionale di Francia.
Sant'Antonio di Padova fu a Limoges tra il 1226 e il 1227 per fondarvi un monastero francescano. È a Limoges che a sant'Antonio sarebbe apparso il Bambino Gesù.
Il 13 agosto 1318 il territorio diocesano fu dimezzato per la cessione di una porzione del suo territorio a vantaggio dell'erezione della diocesi di Tulle.
Tra le personalità ecclesiastiche originarie del Limosino, ci sono due papi, che si susseguirono sulla cattedra di Pietro: Clemente VI (1342-1352) e Innocenzo VI (1352-1362).
Durante le guerre di religione del XVI secolo, il Limosino conobbe un periodo cupo, fatto di devastazioni e di morte. La ricostruzione cattolica fu opera soprattutto dei vescovi Henri e Raymond de la Martonie e soprattutto François de Lafayette e Louis d'Urfé.
Il 5 gennaio 1657 re Luigi XIV con lettere patenti autorizzò su istanza del vescovo François de Lafayette l'istituzione del seminario diocesano. A quasi un secolo dalla fine del Concilio di Trento era il quarto o quinto seminario che si apriva in Francia, dove i decreti del Concilio erano rimasti senza attuazione.
In seguito al concordato con la bolla Qui Christi Domini di papa Pio VII del 29 novembre 1801 la diocesi di Limoges acquisì una nuova fisionomia territoriale, venendo a coincidere con i tre dipartimenti del Limosino, ossia Corrèze, Alta Vienne e Creuse; incorporò le parrocchie della soppressa diocesi di Tulle, ma contestualmente cedette parrocchie alle diocesi vicine, in particolare a quelle di Angoulême e di Périgueux.
Il 6 ottobre 1822 fu ristabilita la diocesi di Tulle ricavandone nuovamente il territorio dalla diocesi di Limoges.
L'8 dicembre 2002, in seguito alla riorganizzazione delle circoscrizioni ecclesiastiche francesi, è entrata a far parte della provincia ecclesiastica dell'arcidiocesi di Poitiers.
Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati. Il più antico catalogo episcopale di Limoges è conservato in un manoscritto di Adémar de Chabannes, monaco dell'abbazia di San Marziale, redatto tra il 1021 e il 1034; questo manoscritto venne integrato ed ampliato nel XIII secolo da Bernard Itier, altro monaco di San Marziale, e successivamente da Bernardo Gui (circa 1320) autore delle Gesta Lemovicensium episcoporum. Questi autori ritengono che san Marziale sia vissuto nel I secolo e dunque hanno moltiplicato i nomi dei vescovi con lo scopo di colmare il vuoto dal I secolo, data della presunta morte di san Marziale, al V secolo, quando sono documentati storicamente i primi vescovi limosini.[1]
La diocesi nel 2021 su una popolazione di 494.885 persone contava 406.000 battezzati, corrispondenti all'82,0% del totale.
anno | popolazione | presbiteri | diaconi | religiosi | parrocchie | ||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
battezzati | totale | % | numero | secolari | regolari | battezzati per presbitero | uomini | donne | |||
1950 | 475.000 | 522.442 | 90,9 | 372 | 355 | 17 | 1.276 | 17 | 610 | 480 | |
1970 | ? | 500.438 | ? | 289 | 264 | 25 | ? | 25 | 524 | 481 | |
1978 | 424.000 | 505.000 | 84,0 | 282 | 208 | 74 | 1.503 | 1 | 94 | 614 | 481 |
1990 | 432.000 | 506.000 | 85,4 | 217 | 174 | 43 | 1.990 | 2 | 58 | 405 | 117 |
1999 | 434.000 | 512.000 | 84,8 | 156 | 123 | 33 | 2.782 | 8 | 41 | 292 | 106 |
2000 | 437.000 | 516.000 | 84,7 | 152 | 119 | 33 | 2.875 | 7 | 43 | 257 | 106 |
2001 | 405.000 | 478.400 | 84,7 | 138 | 110 | 28 | 2.934 | 7 | 36 | 243 | 106 |
2002 | 404.800 | 478.100 | 84,7 | 135 | 107 | 28 | 2.998 | 7 | 36 | 226 | 97 |
2003 | 465.650 | 475.350 | 98,0 | 113 | 91 | 22 | 4.120 | 6 | 23 | 212 | 97 |
2004 | 382.690 | 478.363 | 80,0 | 126 | 104 | 22 | 3.037 | 6 | 23 | 214 | 97 |
2013 | 414.000 | 504.200 | 82,1 | 90 | 74 | 16 | 4.600 | 15 | 27 | 127 | 30 |
2016 | 418.600 | 510.134 | 82,1 | 77 | 67 | 10 | 5.436 | 22 | 10 | 97 | 30 |
2019 | 407.780 | 496.985 | 82,1 | 75 | 70 | 5 | 5.437 | 20 | 5 | 64 | 30 |
2021 | 406.000 | 494.885 | 82,0 | 60 | 52 | 8 | 6.766 | 24 | 11 | 62 | 30 |
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