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La diocesi di Epifania di Cilicia (in latino Dioecesis Epiphaniensis in Cilicia) è una sede soppressa del patriarcato di Antiochia e una sede titolare della Chiesa cattolica.
Epifania di Cilicia Sede vescovile titolare Dioecesis Epiphaniensis in Cilicia Patriarcato di Antiochia | |
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Mappa della diocesi civile d'Oriente (V secolo) | |
Vescovo titolare | sede vacante |
Istituita | XIX secolo |
Stato | Turchia |
Diocesi soppressa di Epifania di Cilicia | |
Suffraganea di | Anazarbo |
Eretta | ? |
Soppressa | ? |
Dati dall'annuario pontificio | |
Sedi titolari cattoliche | |
Epifania di Cilicia, identificabile con il villaggio di Gözhane, presso Erzin, nel distretto omonimo in Turchia,[1] è un'antica sede episcopale della provincia romana della Cilicia Seconda nella diocesi civile d'Oriente. Faceva parte del patriarcato di Antiochia ed era suffraganea dell'arcidiocesi di Anazarbo, come documentato da una Notitia episcopatuum datata alla seconda metà del VI secolo.[2]
Il primo vescovo conosciuto di Epifania è Anfione, che prese parte nel 314 ai concili celebrati ad Ancira e a Neocesarea e che nel 325 fu tra i padri del primo concilio ecumenico. Si vuole identificare questo vescovo con il santo omonimo, ricordato nel martirologio romano preconciliare alla data del 12 giugno, che fu confessore della fede durante il regno dell'imperatore Galerio (305-311).[3] Segue il vescovo Esichio, che prese parte al concilio di Costantinopoli nel 381.
Nel V secolo sono noti i vescovi Policronio e Marino. Il primo intervenne al concilio di Efeso nel 431, al sinodo indetto ad Antiochia nel 445 per giudicare l'operato di Atanasio di Perre, e al concilio di Calcedonia nel 451. Marino assiste al concilio di Costantinopoli del 459 contro i simoniaci.[4]
Per il VI secolo sono noti due vescovi. Paolo fu deposto nel 518 per ordine dell'imperatore Giustino I per le sue relazioni con Severo di Antiochia. Niceta prese parte al concilio tenuto a Mopsuestia nel 550 a proposito dei tre capitoli e intervenne al concilio ecumenico del 553.
Infine, anche per il VII secolo sono noti due vescovi: Cosma, partecipò, nel 630, ad una riunione di vescovi monofisiti con il patriarca Atanasio I e l'imperatore Eraclio I;[5] e Basilio, che era presente al concilio in Trullo nel 691-692.
Dal XIX secolo Epifania di Cilicia è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; la sede è vacante dal 29 settembre 1971.
Durante il XV ed il XVI secolo la Santa Sede attribuì un titolo Epifaniense in Cilicia, sede suffraganea dell'arcidiocesi di Mamistra, nome medievale dell'antica Mopsuestia.
La cronotassi di Epifania di Siria e di Amatunte di Palestina potrebbero comprendere anche alcuni vescovi di questa sede, in quanto nelle fonti citate le tre cronotassi non sono distinte e chiare.
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