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ciclista su strada e pistard britannico Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
David Millar (Mtarfa, 4 gennaio 1977) è un ex ciclista su strada e pistard britannico, professionista dal 1997 al 2014, vincitore di due medaglie d'argento a cronometro ai mondiali su strada.
David Millar | ||||||||||||||||
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David Millar al Tour de Romandie 2011 | ||||||||||||||||
Nazionalità | Regno Unito | |||||||||||||||
Altezza | 190[1] cm | |||||||||||||||
Peso | 77[1] kg | |||||||||||||||
Ciclismo | ||||||||||||||||
Specialità | Strada, pista | |||||||||||||||
Termine carriera | 2014 | |||||||||||||||
Carriera | ||||||||||||||||
Squadre di club | ||||||||||||||||
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Palmarès | ||||||||||||||||
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Nato a Malta (paese che ha rappresentato nei Giochi dei piccoli stati d'Europa del 2001, conquistando la medaglia d'oro nella prova a cronometro su strada) ma cresciuto tra Scozia, Inghilterra e Hong Kong, passò professionista nel 1997 con la Cofidis, squadra francese.[2] Mostrò subito di avere ottime doti sul passo e conquistò una notevole fama nelle prove a cronometro fin dal Tour de l'Avenir, gara per Under-23, dove ottenne la sua prima vittoria.
Negli anni successivi riuscì a cogliere diversi importanti successi, tra i quali la vittoria nel prologo del Tour de France 2000, alla prima partecipazione assoluta (indossò anche per tre giorni la maglia gialla, quarto britannico a riuscirvi dopo Tom Simpson, Sean Yates e Chris Boardman),[3] la medaglia d'argento a cronometro ai campionati del mondo di Lisbona nel 2001, la tappa di Béziers al Tour de France 2002, la cronometro con arrivo a Nantes al Tour de France 2003, la tappa di Cordova alla Vuelta a España 2003 e il titolo mondiale a cronometro al campionato mondiale di Hamilton nello stesso anno.
Nel luglio del 2004, sull'onda dello scandalo doping che coinvolge la Cofidis, ammette durante un interrogatorio a Parigi di aver fatto ricorso a pratiche dopanti tra il 2001 e il 2004,[4] nella fattispecie di aver assunto Eprex, farmaco a base di EPO.[5] Ciò gli costa, nel settembre dello stesso anno, la perdita del titolo mondiale a cronometro 2003, che viene così assegnato all'australiano Michael Rogers, giunto secondo,[6] ed una squalifica di due anni, con decorrenza al 23 giugno 2006,[7] oltre al licenziamento dalla squadra.
Superato il difficile momento e scontata la squalifica, Millar viene ingaggiato dal team spagnolo Saunier Duval-Prodir, con cui fa il suo rientro alle gare in occasione del Tour de France 2006, chiudendo 58º a oltre 2 ore dal vincitore Óscar Pereiro. In settembre partecipa alla Vuelta a España: qui riesce a tornare al successo, aggiudicandosi la cronometro di Cuenca per pochi centesimi di secondo su Fabian Cancellara.[8] Termina la gara a tappe spagnola in 64ª posizione, a quasi due ore da Aleksandr Vinokurov, ma si guadagna la convocazione per i campionati mondiali di Salisburgo, dove chiude quindicesimo nella gara a cronometro e trentacinquesimo nella prova in linea.
Nel 2008 si trasferisce al Team Slipstream-Chipotle e partecipa al Giro d'Italia, concludendolo al 94º posto. L'anno dopo trionfa nella penultima tappa della Vuelta a España, una cronometro di 30 km a Toledo, mentre nel 2010 consegue cinque vittorie, tra cui quella nella cronometro ai Giochi del Commonwealth (nella stessa rassegna è terzo in linea), oltre alla medaglia d'argento nella prova contro il tempo ai mondiali di Melbourne. L'anno dopo partecipa quindi al Giro d'Italia, vestendo per due giorni la maglia rosa di leader e aggiudicandosi la cronometro conclusiva della corsa sulle strade di Milano. In giugno pubblica la sua autobiografia, intitolata Racing Through the Dark.[9]
Nel 2012 vince la dodicesima tappa del Tour de France battendo in uno sprint a due il francese Jean-Christophe Péraud.
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