Cerro al Lambro
comune italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Cerro al Lambro (AFI: [ˈtʃɛrro al ˈlambro][5], Cerr in dialetto milanese[6], AFI: [ˈtʃɛr], e semplicemente Cerro fino al 1862) è un comune italiano di 5 149 abitanti[2] della città metropolitana di Milano in Lombardia.[7] Il comune è un piccolo centro di pianura, al confine con le province di Lodi e Pavia,[8] di antiche origini, con un'economia basata essenzialmente sull'agricoltura.[9] Sorge sulla sponda destra del fiume Lambro,[8] in un'area pianeggiante ricca di corsi d'acqua che ne accrescono la produttività.[9]
Cerro al Lambro comune | |
---|---|
Palazzo Annoni Cicogna Mozzoni, sede dell'amministrazione comunale | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Città metropolitana | Milano |
Amministrazione | |
Sindaco | Gianluca di Cesare (lista civica Insieme per Cerro) dal 21-10-2021 |
Territorio | |
Coordinate | 45°19′48.1″N 9°20′18.81″E |
Altitudine | 84 m s.l.m. |
Superficie | 10,1556[1] km² |
Abitanti | 5 149[2] (30-4-2023) |
Densità | 507,01 ab./km² |
Frazioni | Riozzo |
Comuni confinanti | Bascapè (PV), Carpiano, Casaletto Lodigiano (LO), Melegnano, San Zenone al Lambro, Vizzolo Predabissi |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 20070 |
Prefisso | 02 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 015071 |
Cod. catastale | C536 |
Targa | MI |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[3] |
Cl. climatica | zona E, 2 514 GG[4] |
Nome abitanti | cerresi |
Patrono | santi Giacomo e Cristoforo |
Giorno festivo | prima domenica di ottobre |
Cartografia | |
Posizione del comune di Cerro al Lambro nella città metropolitana di Milano | |
Sito istituzionale | |
Il territorio, che comprende anche i nuclei di Fornaci, Gazzera e Leona, presenta un profilo geometrico molto regolare, con variazioni altimetriche quasi impercettibili; conseguentemente l'abitato ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante.[9] Si trova nella parte meridionale della provincia.[8] Confina a nord con il comune di Melegnano, a est con Vizzolo Predabissi e San Zenone al Lambro, a ovest con il comune di Carpiano e a sud con Casaletto Lodigiano (Lodi) e Bascapè (Pavia).[8][10] Il comune è attraversato nella parte orientale dal fiume Lambro,[9] che crea un confine naturale con il comune di San Zenone al Lambro.[11]
Cerro al Lambro si trova nella fascia climatica E con 2514 Gradi giorno. Il limite di accensione degli impianti di riscardamento va dal 15 ottobre al 15 aprile per un massimo di 14 ore.[12]
Di seguito sono riportati i dati in base alla stazione meteorologica di Milano Linate.[13]
MILANO LINATE (1971-2000) | Mesi | Stagioni | Anno | ||||||||||||||
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Gen | Feb | Mar | Apr | Mag | Giu | Lug | Ago | Set | Ott | Nov | Dic | Inv | Pri | Est | Aut | ||
T. max. media (°C) | 5,9 | 9,0 | 14,3 | 17,4 | 22,3 | 26,2 | 29,2 | 28,5 | 24,4 | 17,8 | 10,7 | 6,4 | 7,1 | 18,0 | 28,0 | 17,6 | 17,7 |
T. min. media (°C) | −0,9 | 0,3 | 3,8 | 7,0 | 11,6 | 15,4 | 18,0 | 17,6 | 14,0 | 9,0 | 3,7 | 0,1 | −0,2 | 7,5 | 17,0 | 8,9 | 8,3 |
T. max. assoluta (°C) | 21,7 (2000) | 23,8 (1990) | 27,3 (1997) | 26,8 (1997) | 32,0 (1997) | 35,4 (1996) | 37,2 (1983) | 37,1 (1998) | 33,0 (1983) | 30,4 (1997) | 21,4 (1998) | 18,1 (1991) | 23,8 | 32,0 | 37,2 | 33,0 | 37,2 |
T. min. assoluta (°C) | −14,4 (1985) | −12,8 (1991) | −7,4 (1971) | −2,4 (1973) | 1,2 (1991) | 8,0 (1991) | 10,1 (1974) | 8,4 (1972) | 3,0 (1972) | −2,3 (1973) | −6,0 (1983) | −9,9 (1981) | −14,4 | −7,4 | 8,0 | −6,0 | −14,4 |
Giorni di calura (Tmax ≥ 30 °C) | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 4 | 14 | 12 | 1 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 30 | 1 | 31 |
Giorni di gelo (Tmin ≤ 0 °C) | 18 | 13 | 4 | 1 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 5 | 16 | 47 | 5 | 0 | 5 | 57 |
Precipitazioni (mm) | 58,7 | 49,2 | 65,0 | 75,5 | 95,5 | 66,7 | 66,8 | 88,8 | 93,1 | 122,4 | 76,7 | 61,7 | 169,6 | 236,0 | 222,3 | 292,2 | 920,1 |
Giorni di pioggia | 7 | 5 | 7 | 8 | 9 | 8 | 5 | 7 | 6 | 8 | 6 | 6 | 18 | 24 | 20 | 20 | 82 |
Giorni di nebbia | 21 | 12 | 5 | 2 | 1 | 1 | 1 | 1 | 4 | 12 | 16 | 17 | 50 | 8 | 3 | 32 | 93 |
Umidità relativa media (%) | 83 | 75 | 70 | 72 | 72 | 71 | 70 | 72 | 74 | 80 | 83 | 84 | 80,7 | 71,3 | 71 | 79 | 75,5 |
Il nome di Cerro deriva dal nome di una pianta detta cerro, dal nome latino Quercus cerris. È un tipo di quercia che ha la sua diffusione nell'Europa centrale e sud-orientale ed è frequente anche nelle piantagioni dei parchi.[14] Tale albero fornisce un legname molto pregiato, usato principalmente per la confezione di botti e di raggi delle ruote e anche per farne carbone di legna. La scelta del nome "cerro" è da mettersi in relazione con l'abbondanza di antica vegetazione tipica delle sponde del Lambro: carpini, betulle, pioppi, noci, aceri, querce. Ed è per questo motivo che nello stemma del Comune su campo verde appare un albero di cerro dorato. Si chiamò, poi, Cerro al Lambro e non più soltanto Cerro, dopo l'unità d'Italia nel 1861, per distinguerlo da altri Comuni che avevano il medesimo nome (Cerro al Volturno, Cerro Maggiore, Cerro Tanaro, Cerro Veronese).
I primi insediamenti nella zona sono di epoca celtica e risalgono al V e IV secolo a.C..[15] Fin dall'antichità ha rivestito un ruolo di una certa importanza, grazie alla sua posizione strategica nei pressi del Lambro, che rappresentava una delle principali vie di collegamento tra Milano, il fiume Po e il mare, e della strada che univa Melegnano a Pavia, divenuta al tempo delle invasioni barbariche la capitale del regno dei Longobardi.[15] Coinvolta nella seconda metà del XII secolo nelle lotte tra i comuni lombardi e l'imperatore Federico Barbarossa, il quale vi si accampò con le proprie truppe prima di assediare e distruggere Milano, a seguito della pace di Costanza del 1183 fu posta sotto la giurisdizione di Lodi, ritornando ai milanesi nel 1198.[15] Nei secoli successivi fece parte dei possedimenti di diverse nobili famiglie, tra cui quelle dei Visconti, degli Sforza e dei feudatari di Bascapè.[15] Nel XVII Cerro risulta incluso nella pieve di San Giuliano e viene elencato tra le località cui spetta la manutenzione della "strata da Melegnano" come el locho de Cerro.[16][17][18] Nel 1757 a Cerro fu aggregato il nucleo abitativo di Gazzera.[18][19] Nel 1786 il comune fu inserito nella provincia di Milano.[20] Nel 1798 il comune di Cerro, con la frazione Gazzera, venne inserito nel distretto di Melegnano e nel dipartimento d'Olona. Con l'attivazione del compartimento territoriale del Regno d'Italia Cerro restò a far parte del distretto I di Milano, inserito nel cantone VIII di Melegnano. Nel 1809 il comune di Cerro fu soppresso e aggregato al comune di Riozzo che fu in seguito aggregato al comune di Melegnano, capoluogo del cantone IV del distretto I di Milano.[21] Nel 1816, con la costituzione del Regno Lombardo-Veneto, Cerro e l'unità Gazzera ricostituirono l'autonomia.[22]
Alla costituzione nel 1861 del Regno d'Italia, il comune aveva una popolazione residente di 639 abitanti.[23]
Sino al 1862 il comune mantenne la denominazione di Cerro e successivamente a tale data il comune assunse la denominazione di Cerro al Lambro.[24]
Nel 1878 al comune di Cerro al Lambro venne aggregato il soppresso comune di Riozzo.[25]
Nel 1904 dal comune di Cerro al Lambro vennero staccate le frazioni Sabbiona e Lunetta, aggregate al comune di San Zenone al Lambro.[26]
A partire dagli anni ottanta del XX secolo, il comune ha conosciuto un importante sviluppo demografico ed edilizio; in particolare, la frazione Riozzo è ormai saldata senza soluzione di continuità alla città di Melegnano.
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 18 maggio 1976.
L'albero di cerro riprende il toponimo del Comune; il fiume d'azzurro rappresenta il fiume Lambro.
«Drappo di giallo.[27]»
Delle origini iniziali di una Chiesa a Cerro al Lambro mancano notizie, nonostante se ne possa supporre l'esistenza fin dall'alto medioevo.[28] La prima notizia certa è datata 1398.[28] La chiesa divenne "parrocchia" nel 1700,[28] data in cui fu eretta l'attuale facciata.[15] Attualmente si trova nella diocesi di Lodi e nel vicariato di Lodi Vecchio, ma fino al 1881 nella diocesi di Pavia.[29] Nel 1576 fu censita come parrocchia nel vicariato di Vidigulfo con 250 persone.[29] La chiesa fu consacrata nel 1893 dal vescovo di Lodi Giovanni Battista Rota.[29] Dal 2000 la parrocchia costituisce un'Unità pastorale con le parrocchie di Riozzo, Mairano, Salerano, Casaletto Lodigiano e Gugnano.[28]
La chiesa di San Lorenzo si trova nella frazione di Riozzo, fu costruita negli anni settanta e costituita il 22 maggio 1979.[15][30]
L'anno di fondazione della chiesa è impreciso. Il primo documento in cui viene citata una cappella in Riozzo, con l'obbligo di mantenere un cappellano, è del 1517.[31] In passato la chiesa era più piccola: infatti negli anni trenta del XX secolo fu allungata di tre metri e venne ricostruitra la facciata.[31] La chiesina è inoltre ricca di opere artistiche. La prima è la Madonna col Bambino, posta davanti all'altare, risale al Trecento e fu costruita dal Maestro di sculture di Viboldone.[31] La Processione di San Gregorio, datata tra il 1584 e il 1610, commemora la solenne processione dell'anno 590 per invocare la cessazione dell'epidemia di peste durante la quale vi fu l'apparizione di San Michele arcangelo.[31] Santa Eurosia, dipinta da Cesare Fiori, risale al 1673.[31] L'opera è stata recentemente restaurata, ripresentata ufficialmente il 23 giugno 2012.[32]
La struttura ospita gli uffici comunali di Cerro.[33] Risale al XIV secolo.[33]
Abitanti censiti[34]
Secondo le statistiche ISTAT[35] al 1º gennaio 2021 la popolazione straniera residente nel comune metropolitano era di 275 persone, pari al 5,4% della popolazione. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano al 2021:[35]
La Biblioteca di Cerro al Lambro è ospitata dal nuovo Centro Civico "G. Puecher" in Piazza Roma. È parte del sistema bibliotecario CUBI.[36]
L'istituto Paolo Frisi di Melegnano possiede le scuole dell'infanzia Pio XII e Alessandro Manzoni e la scuola elementare Alessandro Manzoni a Riozzo e la scuola secondaria di primo grado Aldo Moro a Cerro.[37][38]
A ottobre si tiene la festa patronale di Cerro, a maggio la Sagra di Riozzo, a luglio A tutto sport e tra giugno e luglio Estate nel Parco.[39]
A partire dal 1970 Cerro al Lambro adotta il Piano di Fabbricazione (PdF) che avvia uno sviluppo di coerenza con i terreni agricoli. Il Piano Regolatore Generale del 1986 porta all'attuale condizione di Cerro e Riozzo: in particolare a Riozzo viene cancellata la previsione di una grande area verde a sud dell'area della Saronio, che viene destinata all'edificazione residenziale.[40]
La principale fonte di reddito per la popolazione continua ad essere costituita dall'agricoltura, praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno, che consentono proficue coltivazioni di cereali, ortaggi e foraggi. Praticato anche l'allevamento di bovini, suini e avicoli.[50] Le attività industriali, limitate al comparto edile, sono pressoché irrilevanti.[50] Il terziario si compone di una piccola rete distributiva (appena sufficiente al soddisfacimento dei bisogni primari della comunità) e dell'insieme dei servizi, tra i quali, accanto a quelli amministrativi e scolastici, è presente il servizio bancario, per l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria.[50] Priva di servizi pubblici particolari, non dispone di strutture sociali, sportive e per il tempo libero degne di rilievo; è possibile frequentare le scuole dell'obbligo ma mancano strutture al servizio della cultura.[50] Le strutture ricettive, pur comprendendo qualche esercizio di ristorazione, non offrono possibilità di soggiorno, mentre quelle sanitarie garantiscono il servizio farmaceutico e per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.[50] Non può essere considerata una meta turistica per mancanza di attrattive significative ed è poco frequentata anche per lavoro, poiché le sue attività produttive non hanno raggiunto un livello tale da consentire un maggiore assorbimento di manodopera.[51] Molto diffuso è invece il pendolarismo verso le aree maggiormente industrializzate.[51] I suoi rapporti, alquanto rilevanti, con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge per l'istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non disponibili sul posto, aiutata da un agevole sistema di collegamenti, si intensificano in occasione delle feste patronali di Cerro e Riozzo.[51]
Cerro al Lambro è attraversata dalla SP 17 (la santangiolina) che consente il collegamento con gli altri paesi posti a sud.
Fra il 1881 e il 1931 la località ospitò una fermata della tranvia Melegnano-Sant'Angelo Lodigiano[52].
Il comune è servito da alcune autolinee suburbane.
Segue un elenco delle amministrazioni locali.[53]
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
---|---|---|---|---|---|
1945 | 1946 | Augusto Marziali | Sindaco | ||
1946 | 1951 | Daniele Ercoli | Sindaco | ||
1951 | 1956 | Angelo Bertoletti | Sindaco | ||
1956 | 1975 | Ercole Ercoli | Sindaco | ||
1975 | 1990 | Pietro Rossi | Sindaco | ||
1990 | 1992 | Diego De Luca | Sindaco | ||
1993 | ? Donmarco | Commissario prefettizio | |||
1993 | 1997 | Paolo Granata | Sindaco | ||
1997 | 2001 | Daniela Acerbi | Sindaco | ||
2001 | ? Inversioni | Commissario prefettizio | |||
2001 | 2011 | Dario Signorini | lista civica | Sindaco | |
2011 | 2021 | Marco Sassi | lista civica (centrosinistra) | Sindaco | |
2021[55] | Gianluca Di Cesare | Sindaco |
A Cerro al Lambro hanno sede due impianti sportivi: il centro sportivo Ugo Guazzelli e il Palazzetto dello Sport.[56] Il primo è gestito dall'A.C. Riozzese ed è composto da uno stadio, utilizzato anche dal Sangiuliano City, che milita in Serie D e da un campo da calcetto.[56] Il secondo è stato inaugurato nel 2009 ed è gestito dalla Volley Riozzo in collaborazione con A.C. Riozzese e dall'A.S. Lamber.[56]
L'Associazione Calcio Riozzese è una società calcistica femminile avente sede a Riozzo. La sua attività ha avuto inizio nel 1964 e nel 2001 nacquero le squadre femminili. La squadra si trova nel campionato di Serie C. Conta un totale di 100 iscritti tra le squadre maschili e quelle femminile.[57]
La Polisportiva S. Rocco nasce nel 1982 in collaborazione con il Parroco di Riozzo. Attualmente la società propone tre discipline: danza moderna, calcio e la pallavolo tramite la squadra Volley Riozzo Marudo.[58][59]
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