Castello Tesino
comune italiano, in provincia autonoma di Trento Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Castello Tesino (Castèl Tasìn o Castèlo in dialetto locale[4]) è un comune italiano di 1 159 abitanti nella provincia di Trento, situato nella parte sud-orientale del Trentino al confine col Veneto. È il centro maggiore dell'Altopiano del Tesino, di notevole pregio dal punto di vista naturalistico e meta turistica sia estiva sia invernale.
Castello Tesino comune | |
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Veduta di Castello Tesino da Cima Lasta | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Trentino-Alto Adige |
Provincia | Trento |
Amministrazione | |
Sindaco | Graziella Menato (lista civica Castellum Taxinum) dal 22-9-2020 |
Territorio | |
Coordinate | 46°03′48.35″N 11°37′59.92″E |
Altitudine | 871 m s.l.m. |
Superficie | 112,84 km² |
Abitanti | 1 159[1] (31-10-2023) |
Densità | 10,27 ab./km² |
Frazioni | Cainari, Coronini, Lissa, Molini (Oltrerozze), Roa, Tellina |
Comuni confinanti | Arsiè (BL), Canal San Bovo, Cinte Tesino, Grigno, Lamon (BL), Pieve Tesino, Scurelle |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 38053 |
Prefisso | 0461 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 022048 |
Cod. catastale | C194 |
Targa | TN |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona F, 3 750 GG[3] |
Nome abitanti | castelàzzi; tasìni |
Patrono | san Giorgio Martire |
Cartografia | |
Posizione del comune di Castello Tesino nella provincia autonoma di Trento | |
Sito istituzionale | |
L'abitato si adagia sulle pendici del monte Picosta, mentre il comune si sviluppa a sud del torrente Vanoi e a est del torrente Grigno, tra i monti Cima d'Asta, Contemoro, Agaro e Còppolo. Il comune di Castello Tesino confina a nord con i comuni di Canal San Bovo e Pieve Tesino, a sud con il comuni di Grigno e Arsiè (BL), a est con i comuni Canal San Bovo, Cinte Tesino e Lamon (BL) e ad ovest con i comuni di Scurelle, Pieve Tesino, Cinte Tesino. È incastonato all'interno dell'omonimo altipiano a 840 m s.l.m. (altezza media registrata ai giardini pubblici di Via Dante). Il confine settentrionale del comune è rappresentato dal torrente Vanoi, partendo dal Passo Cinque Croci fino alla chiesetta del Pront, nelle vicinanze del Rifugio Refavaie. L'intero versante nord di Cima d'Asta appartiene al comune di Castello Tesino, il quale abbraccia la cima ma ne viene escluso, essendo propriamente il punto più elevato sul comune di Pieve Tesino. Dalla chiesetta del Pront alla Forcella Regana è il torrente Rio di Val Regana a fare da confine; poco prima il comune si allarga verso est ad includere il Monte Contemoro, la Val Viosa e grande parte del versante orientale dove si trova la strada del Passo Brocon. Dai pressi della sommità di Cima d'Asta, invece, il confine procede seguendo grossomodo il crinale fino a quando questo diventa il monte Coston; a un certo punto scende a oriente a seguire il Rio Tolvà per poi risalire fino alla Malga Cavallara. Da quest'ultima il confine percorre il fondo della valle del Rio Secco fino a intersecare il torrente Grigno, con cui coincide fino a poco prima del paese di Grigno. La parte sud del comune di Castello Tesino contiene i rilievi a picco sulla Valsugana (il Col Cantiero, la Val Calgere), che fanno da sponde all'altopiano di Celado. Da quest'ultimo vi sono direttrici verso Cima Campo (dove si trova il Forte Leone), verso il lago artificiale del Senaiga raggiunto dalla Valpora, verso la frazione Arina di Lamon passando per il Passo della Baja. Il territorio orientale di Castello Tesino contiene il versante della Roa a occidente del torrente Senaiga, il quale costituisce confine con il Veneto; risalendo la Valnuvola il confine si dirige verso la prima cima del Monte Coppolo, arrestandosi poco prima di essa e dirigendosi invece al Passo Brocon, per ricondursi infine alla frazione Cainari.
Castello Tesino si articola attraverso una complessa rete di rilievi, tra l'altro di rara ricchezza e varietà geologica, e valli più o meno profonde, scavate da un reticolo idrografico fittissimo. Montagne di particolare interesse sono Cima d'Asta (2847 m), che è la più elevata del Gruppo Lagorai-Cima d'Asta; il Monte Contemoro (2407 m), così chiamato a causa del colore scuro della roccia che lo compone; le cime Tolvà (2343 m) e Orena (2296 m), ai margini orientali del gruppo granitico; il Monte Agaro (2062 m), che ospita gli impianti sciistici nel versante nord; il Monte Picosta (1427 m), sulle cui pendici giace il paese. Le valli scavate dai corsi d'acqua nel tempo sono il secondo elemento geomorfologico più significativo. Le più importanti sono la Val Regana scavata dal Rio omonimo; la forra del Grigno, poco lontana dal paese e di assoluta austerità e profondità, ben nota tra i praticanti del canyoning come una delle forre più difficili; la Rodena, valle asciutta ospitante il Parco La Cascatella che probabilmente un tempo veniva percorsa dall'attuale torrente Grigno, poi deviato nel suo corso attuale; la Valnuvola che contiene il torrente Senaiga e la Grotta di Castello Tesino che su di esso si affaccia.
L'attuale toponimo è stato fissato ufficialmente nel 1927[4] ma storicamente è stato denominato con maggior frequenza Castel Tesino o Casteltesino e spesso vi si fa riferimento tuttora.
Il nome di Castello Tesino risale all'epoca romana, ma si hanno resti archeologici che testimoniano la presenza dei Reti in epoca ben precedente. La zona costituiva ottimo avamposto per le legioni romane che transitavano sulla via Claudia Augusta, strada romana che partiva da Altinum in direzione di Augusta Vindelicum (l'attuale Augusta in Germania) e che passava per Castello Tesino a causa della situazione paludosa e addirittura alla presenza di un lago dove ora si trova il Canale di Brenta. Quando però intorno all'anno 800 si disostruì il Canale di Brenta a formare la situazione attuale, la viabilità si spostò nella più comoda e diretta Valsugana, lasciando la Conca del Tesino in un isolamento che ne favorì il carattere indipendente e di rado sottoposto alle signorie medievali (è da ricordare il dominio del Conte Biagio delle Castellare). Durante il periodo feudale ha conosciuto infatti una serie di signorie (i signori di Tesino, di Grigno, i vescovi-conti di Feltre, gli Scaligeri di Verona, i Carraresi di Padova, i Visconti di Milano, i signori di Ivano), conservando però sempre sostanziali caratteristiche di indipendenza amministrativa ed economica. Nel XV secolo passò al domino della Casa d'Austria, entrando a far parte della Contea del Tirolo, alla quale rimarrà legato (ad esclusione della breve parentesi napoleonica) fino al primo conflitto mondiale. Con Cinte e Pieve e insieme alla bassa Valsugana ed al Primiero, non appartenne mai al Principato vescovile di Trento e fino al 1786 neppure alla diocesi di Trento, ma ab immemorabili a quella di Feltre[5]. La posizione svantaggiata del Tesino rispetto alle principali vie di comunicazione provocò uno sviluppo dell'attività commerciante degli abitanti, che prima vivevano principalmente di pastorizia e agricoltura; i cosiddetti "perteganti" erano commercianti girovaghi che si muovevano in tutta l'Europa dell'epoca, fino quasi al Novecento, vendendo nei primi tempi pietra focaia per archibugi estratta dalla selce che abbonda nel territorio locale, poi stampe quando invece la tecnologia delle armi abbandonò l'uso della pietra focaia. La Grande Guerra colpì gravemente il paese, sia perché gli abitanti vennero richiamati al lontano fronte orientale dall'Impero austro-ungarico, sia perché vi fu quasi la totale distruzione del paese stesso a causa dei bombardamenti. Gli abitanti che a inizio guerra erano rimasti in paese furono fatti evacuare, sia verso nord, sia verso il Regno d'Italia, fino alla Sicilia. I reduci e gli evacuati, a fine guerra, tornarono e ricostruirono il centro abitato, poco prima che scoppiasse il secondo conflitto mondiale. Questo non fu di minore impatto, anche a causa della recente annessione al Regno d'Italia e al diffuso sentimento di terra di confine. Dopo la seconda guerra mondiale, Castello Tesino è paese in cui la principale attività economica è il turismo estivo e invernale, affiancata da allevamento e agricoltura (per lo più coltivazioni di piccoli frutti). Il trend demografico rimane in lenta e costante decrescita.
Dall'8 settembre 1943 al maggio 1945 la lotta di Resistenza al nazifascismo vide i partigiani organizzati nel Battaglione "Gherlenda" della Brigata Garibaldina Antonio Gramsci.
Da ricordare le due medaglie d'oro al valor militare alle giovani partigiane: Ancilla Marighetto "Ora", Clorinda Menguzzato "Veglia".
Lo stemma è stato concesso con regio decreto del 27 maggio 1929.[6]
Il gonfalone è un drappo partito di rosso e di verde.
Il paese si distingue per l'elevato numero di chiese presenti sul territorio.
Di notevole interesse sono anche le malghe presenti al Passo Brocon, molte delle quali ancora attive nella produzione di formaggi seguendo metodi antichi.
La grotta di Castello Tesino o Bus de la Lora, è una cavità carsica situata sulla riva destra del torrente Senaiga. Scoperta nel 1927 è l'unica grotta del Trentino attrezzata per le visite turistiche[10]. Di notevole interesse, oltre alle splendide concrezioni, è una specie di crostaceo il Niphargus Galvagnii Ruffo, finora trovata solo nella grotta di Castello Tesino[11][12].
Il Tròdo dei fiori è un itinerario naturalistico situato presso il passo Brocon, lungo il quale è possibile ammirare la flora alpina del Lagorai. Ideato nei anni '80, permette di ammirare oltre 300 specie floreali. Il percorso, di facile percorrenza, si snoda in parte su tratti di mulattiere risalenti alla Prima Guerra Mondiale e raggiunge i 2050 m del Col del Boia.
Nel 1862, in occasione della costruzione del nuovo cimitero, vennero trovati i primi reperti (principalmente di epoca romana) e tracce di un'antica strada. Fra il 1977 e il 1979 l’area è stata oggetto di scavi promossi dalla Soprintendenza per i beni culturali della Provincia Autonoma di Trento. Furono riportati alla luce reperti dell'età del Bronzo e principalmente della Seconda Età del Ferro (V e IV secolo a.C.). Si ritene che poi il sito sia stato abbandonato nel corso del I secolo d.C. Principale interesse del sito sono due abitazioni retiche una di 60 m² e l’altra i 37 m².
Abitanti censiti[13]
Castello Tesino si resse quale comune autonomo ab immemorabili.
Il comune ha sei frazioni, cinque si trovano nella valle del Tesino (Lissa, Molini o Oltrerozze, Roa, Tellina, Coronini) e una nella valle del Vanoi (Cainari).
Dal 1º settembre 1810 al 31 dicembre 1817, durante la breve parentesi dell'occupazione napoleonica, vennero aggregati a Castello Tesino i territori dei soppressi comuni di Pieve Tesino e Cinte Tesino[18]. I medesimi vennero in seguito nuovamente staccati e ricostituiti dall'Impero austriaco il 1º gennaio 1818.
Durante il periodo di appartenenza del comune alla Contea del Tirolo e quindi alla Casa d'Austria, per quasi 5 secoli, i confini di sud-est (attuale confine con la provincia di Belluno) concisero con il confine di Stato, questi i principali mutamenti:
Centro turistico estivo ed invernale è da sempre uno dei luoghi turistici più frequentati del Trentino, grazie alle possibilità escursionistiche e ittico-venatorie che la valle offre. Recentemente sono stati rimodernati i vicini impianti di risalita in Località Marande, presso il passo del Brocon.
Sono cinque gli accessi a Castello Tesino: dalla Forcella per la strada provinciale 78 del Tesino, da Grigno per la strada provinciale 75 del Grigno conosciuta come "strada del Murelo"[19], da Canal San Bovo per la strada provinciale 79 del Passo Brocon, dal Feltrino per la strada provinciale 212 della Roa, da Primolano per Col Perer, Cima Campo e la strada provinciale 246 del Celado.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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20 maggio 1945 | 26 ottobre 1945 | Riccardo Fattore | Lista civica | Sindaco | |
26 ottobre 1945 | 6 settembre 1948 | Federico Menguzzato | Lista civica | Sindaco | |
6 settembre 1948 | 28 settembre 1952 | Romolo Franceschini | Lista civica | Sindaco | |
28 settembre 1952 | 4 aprile 1959 | Giovanni Pelloso | Lista civica | Sindaco | |
4 aprile 1959 | 27 dicembre 1960 | Fiore Zotta | Lista civica | Sindaco | |
2 gennaio 1961 | 17 giugno 1961 | Antonio Busana | Lista civica | Sindaco | |
17 giugno 1961 | 3 luglio 1965 | Michele Chmielewski | Lista civica | Sindaco | |
3 luglio 1965 | 21 ottobre 1966 | Giulio Menato | Lista civica | Sindaco | |
21 ottobre 1966 | 28 giugno 1969 | Romolo Franceschini | Lista civica | Sindaco | |
28 giugno 1969 | 31 agosto 1973 | Michele Chmielewski | Lista civica | Sindaco | |
31 agosto 1973 | 6 dicembre 1974 | Gaspare Sordo | Lista civica | Sindaco | |
6 dicembre 1974 | 20 luglio 1978 | Serafino Zotta | Lista civica | Sindaco | |
20 luglio 1978 | 4 luglio 1980 | Gaspare Sordo | Lista civica | Sindaco | |
4 luglio 1980 | 6 ottobre 1981 | Michele Chmielewski | Lista civica | Sindaco | |
6 ottobre 1981 | 19 marzo 1987 | Silvio Muraro | Lista civica | Sindaco | |
19 marzo 1987 | 3 giugno 1995 | Enzo Boso | Lista civica numero 1 | Sindaco | |
4 giugno 1995 | 13 maggio 2000 | Giorgio Dorigato | Lista civica | Sindaco | |
14 maggio 2000 | 7 maggio 2005 | Ivan Boso | Lista civica Bilancia | Sindaco | |
8 maggio 2005 | 15 maggio 2010 | Giorgio Dorigato | Lista civica Insieme per Castello Tesino | Sindaco | |
16 maggio 2010 | 14 novembre 2015 | Sisto Fattore | Lista civica Castello rialzati! | Sindaco | |
15 novembre 2015 | 21 settembre 2020 | Ivan Boso | Lista civica Sinergia tesina | Sindaco | |
22 settembre 2020 | in carica | Graziella Menato | Lista civica Castellum Taxinum | Sindaco | Primo sindaco donna nella storia di Castello Tesino |
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