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Benitoa occidentalis (H.M.Hall) D.D.Keck, 1956 è una specie di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae, sottofamiglia Asteroideae, tribù Astereae (North American lineage) e sottotribù Machaerantherinae. Benitoa occidentalis è anche l'unica specie del genere Benitoa D.D.Keck, 1956.[1][2][3]
Benitoa occidentalis | |
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Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
(clade) | Superasteridi |
(clade) | Asteridi |
(clade) | Euasteridi |
(clade) | Campanulidi |
Ordine | Asterales |
Famiglia | Asteraceae |
Sottofamiglia | Asteroideae |
Tribù | Astereae |
Sottotribù | Machaerantherinae |
Genere | Benitoa D.D.Keck, 1956 |
Specie | B. occidentalis |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Sottoclasse | Asteridae |
Ordine | Asterales |
Famiglia | Asteraceae |
Sottofamiglia | Asteroideae |
Tribù | Astereae |
Genere | Benitoa |
Specie | B. occidentalis |
Nomenclatura binomiale | |
Benitoa occidentalis (H.M.Hall) D.D.Keck, 1956 |
Il nome generico (Benitoa) fa riferimento alla contea San Benito (California), areale della pianta. L'epiteto specifico (occidentalis) fa anch'esso riferimento alla distribuzione di questa pianta.[4]
Il nome scientifico della specie è stato definito dai botanici Harvey Monroe Hall (1874-1932) e David Daniels Keck (1903-1995) nella pubblicazione " Leaflets of Western Botany. San Francisco, CA" ( Leafl. W. Bot. 8: 26 ) del 1956.[5] Il nome scientifico del genere è stato definito nella stessa pubblicazione.
Portamento. La specie di questa voce ha un habitus di tipo erbaceo annuale.[6][7][8][9][10][4][11]
Fusto. La parte aerea in genere è eretta, semplice o ramosa. La parte sotterranea è un fittone. Alcune parti sono viscide e ricoperte da ghiandole stipitate. Altezza media: 10 - 100 cm.
Foglie. Le foglie, picciolate e sessili, lungo il caule sono disposte in modo alternato; si addensano verso la base, all'apice sono simili a brattee; la lamina è intera con forme da lineari-lanceolate a oblanceolate; la pagina fogliare può essere glabra o stipitato-ghiandolare. Dimensione delle foglie: 20 – 80 × 3 – 15 mm.
Infiorescenza. Le sinflorescenze sono sciolte in formazioni cimose-panicolate. Le infiorescenze vere e proprie sono composte da un capolino terminale peduncolato di tipo radiato con fiori eterogami. I capolini sono formati da un involucro, con forme cilindriche-turbinate, composto da 22 - 35 brattee, al cui interno un ricettacolo fa da base ai fiori di due tipi: fiori del raggio e fiori del disco. Le brattee, con forme lineari-lanceolate e a consistenza erbacea, sono disposte in modo più o meno embricato su circa 6 serie. Il ricettacolo (senza pagliette) bucherellato a protezione della base dei fiori ha delle forme piatte. Dimensione degli involucri: 8 - 10 x 3 - 5 mm. Lunghezza delle brattee: 1 - 10 mm.
Fiori. I fiori sono tetra-ciclici (formati cioè da 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (calice e corolla formati da 5 elementi). Si distinguono in:
Frutti. I frutti sono degli acheni con pappo: il corpo (marrone), con 3 nervature longitudinali, ha la forma triangolare più o meno clavata e consistenza carnosa; le facce sono sericee. Le setole del pappo, caduche, biancastre e barbate, sono 2 - 8 con forme subulate più o meno appiattite. Lunghezza dell'achenio: 3 - 4 mm; lunghezza del pappo: 3 - 4 mm.
Impollinazione: tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).[7][8]
Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori.
Dispersione: i semi cadono a terra e vengono dispersi soprattutto da insetti come formiche (disseminazione mirmecoria). Un altro tipo di dispersione è zoocoria: gli uncini delle brattee dell'involucro (se presenti) si agganciano ai peli degli animali di passaggio che portano così i semi anche su lunghe distanze. Inoltre per merito del pappo il vento può trasportare i semi anche per alcuni chilometri (disseminazione anemocora).
La specie di questa voce è distribuita in California.[3] L'habitat preferito sono gli affioramenti serpentini e i pendii argillosi tra 300 – 1.000 metri di quota.[4]
La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[13], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[14] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[15]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie; la sottofamiglia Asteroideae è una di queste e rappresenta l'evoluzione più recente di tutta la famiglia.[1][9][10]
La tribù Astereae (una delle 21 tribù della sottofamiglia Asteroideae) comprende circa 40 sottotribù. In base alle ultime ricerche nella tribù sono stati individuati (provvisoriamente) 5 principali lignaggi:[2]
Il genere Benitoa (insieme alla sottotribù Machaerantherinae) è incluso nel lignaggio "North American lineage". Attualmente la sottotribù è suddivisa in 5 gruppi informali: Basal grade - Machaeranthera group - Haplopappus group - Xanthocephalum group - Lessingia group. Questo genere si trova nel "Lessingia group".[2][16]
I caratteri distintivi della specie Benitoa occidentalis sono:[10]
Il numero cromosomico delle specie di questo genere è: 2n = 10.[10]
Sono elencati alcuni sinonimi per questa entità:[3]
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