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arcidiocesi della Chiesa cattolica in Francia Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
L'arcidiocesi di Aix (in latino Archidioecesis Aquensis in Gallia) è una sede della Chiesa cattolica in Francia suffraganea dell'arcidiocesi di Marsiglia. Nel 2022 contava 677.000 battezzati su 957.291 abitanti. È retta dall'arcivescovo Christian Delarbre.
Arcidiocesi di Aix Archidioecesis Aquensis in Gallia Chiesa latina | |||
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Suffraganea dell' | arcidiocesi di Marsiglia | ||
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Arcivescovo | Christian Delarbre | ||
Arcivescovi emeriti | Christophe Dufour | ||
Presbiteri | 128, di cui 113 secolari e 15 regolari 5.289 battezzati per presbitero | ||
Religiosi | 41 uomini, 216 donne | ||
Diaconi | 29 permanenti | ||
Abitanti | 957.291 | ||
Battezzati | 677.000 (70,7% del totale) | ||
Stato | Francia | ||
Superficie | 4.580 km² | ||
Parrocchie | 118 (8 vicariati) | ||
Erezione | I secolo | ||
Rito | romano | ||
Cattedrale | Santissimo Salvatore | ||
Indirizzo | 7 Cours de la Trinité, 13625 Aix-en-Provence CEDEX 01, France | ||
Sito web | www.catho-aixarles.fr | ||
Dati dall'Annuario pontificio 2023 (ch · gc) | |||
Chiesa cattolica in Francia | |||
L'arcidiocesi comprende il dipartimento francese delle Bocche del Rodano, ad eccezione dell'Arrondissement di Marsiglia.
Sede arcivescovile la città di Aix, dove si trova la cattedrale del Santissimo Salvatore. Nel territorio diocesano sorgono l'antica cattedrale di Arles e la basilica minore dell'Immacolata Concezione a Tarascona (abbazia di Saint-Michel de Frigolet).
Il territorio si estende su 4.580 km² ed è suddiviso in 118 parrocchie, raggruppate in 8 decanati: Alpilles-Durance, Paese d'Arles, Salon-Valle della Durance, Istres-Martigues, Laguna di Berre, Marignane-Costa Blu, Paese di Gardanne, Paese d'Aix.
La tradizione attribuisce l'evangelizzazione di Aix e del suo territorio e la fondazione della diocesi a san Massimino, discepolo di Gesù, che dalla Palestina raggiunse la Provenza e con Maria Maddalena diffuse per primo la buona novella ad Aix. Suo successore sarebbe stato san Sidonio, identificato dalla tradizione con il cieco nato, guarito da Gesù secondo il racconto dell'evangelista Giovanni (9,1-41[1]).
Primo vescovo storicamente documentato è Lazzaro, vissuto agli inizi del V secolo, le cui vicende si intrecciano con quelle dell'imperatore romano e usurpatore Costantino III, a cui il vescovo diede il suo appoggio; alla morte di questi nel 411, Lazzaro fu costretto a dare le dimissioni. A partire dalla prima metà dell'VIII secolo il territorio di Aix è devastato dai Saraceni, e la loro presenza in Provenza fino al X secolo renderà difficile la vita cristiana; in questo periodo la serie episcopale di Aix è molto discontinua.
Nel V secolo fu elevata al rango di arcidiocesi metropolitana, ma l'autorità del metropolita di Aix, sempre offuscata da quella primaziale di Arles, è riconosciuta definitivamente solo da papa Adriano I nel 774 e dal concilio di Francoforte del 794. La provincia ecclesiastica corrispondeva all'antica Gallia Narbonense II, ad oriente del Rodano, e comprendeva le diocesi di Apt, Riez, Fréjus, Gap, Sisteron e Antibes. Nel XII secolo Antibes divenne suffraganea dell'arcidiocesi di Embrun. Il resto della provincia ecclesiastica rimase invariato fino alla rivoluzione francese.
Nell'XI secolo fu iniziata la costruzione della cattedrale durante l'episcopato di Rostan di Fos; la parte più antica del battistero risale invece al V-VI secolo.
A partire dal XII secolo gli arcivescovi di Aix si liberano definitivamente dalla soggezione alla Chiesa di Arles. Il vescovo Pierre III ricevette il pallio nel 1102 e nel 1112 riunì per la prima volta un concilio provinciale dove vennero riuniti tutti i vescovi suffraganei.
Nel 1409 fu eretta l'università di Aix con una bolla del papa pisano Alessandro V. L'istituzione, che comprendeva le facoltà di teologia, di giurisprudenza e di medicina, fu confermata da Luigi II di Provenza nel 1413 e di nuovo dai re francesi nel corso del XVII secolo.[2]
Durante la riforma protestante, l'arcivescovo Jean de Saint-Chamond si lasciò attrarre dalla nuova confessione religiosa e fu scomunicato dal papa; il 25 dicembre del 1566 annunciò pubblicamente dal pulpito della cattedrale le sue dimissioni; in seguito si sposò e fu messo a capo di un reggimento ugonotto. La città e l'arcidiocesi rimasero tuttavia fedeli al cattolicesimo, per l'iniziativa soprattutto dell'arcivescovo Gilbert Génébrard.
Si deve a Girolamo Grimaldi-Cavalleroni l'istituzione del seminario nel XVII secolo, dopo che precedenti tentativi erano falliti.
Prima della rivoluzione francese, l'arcidiocesi comprendeva 84 parrocchie, suddivise in 8 decanati: Aix, Brignoles, Trets, Rians, Lambesc, Pertuis, Cadenet e Reillanne.
In seguito al concordato, con la bolla Qui Christi Domini di papa Pio VII del 29 novembre 1801 incorporò i territori dell'arcidiocesi di Arles e delle diocesi di Fréjus, Grasse, Marsiglia, Riez (in parte), Tolone e Vence che furono soppresse. La nuova provincia ecclesiastica comprendeva le diocesi di Avignone, Digne, Nizza e Ajaccio.
Il 10 luglio 1817 l'arcidiocesi di Arles fu ristabilita, ma il 6 ottobre 1822 fu confermata definitivamente la sua soppressione e l'incorporazione nell'arcidiocesi di Aix. Lo stesso 6 ottobre furono ristabilite le diocesi di Marsiglia e di Fréjus, con territorio ricavato da quello di Aix. Da allora l'arcivescovo di Aix può fregiarsi anche del titolo di vescovo di Arles. Dopo i cambiamenti del 1801 e del 1822, la nuova provincia ecclesiastica comprendeva le diocesi di Fréjus, Digne, Gap, Marsiglia e Ajaccio; Nizza fu aggiunta nel 1860, mentre Marsiglia divenne arcidiocesi nel 1948. Dal 1838 al 1866 anche la diocesi di Algeri fece parte della provincia ecclesiastica di Aix.
L'8 dicembre 2002, con la riorganizzazione delle circoscrizioni diocesane francesi, Aix ha perso il rango di sede metropolitana, pur mantenendo il titolo arcivescovile, ed è entrata a far parte della provincia ecclesiastica di Marsiglia.[3]
L'arcidiocesi di Aix, nel corso della sua lunga storia, ha dato alla Chiesa undici cardinali presi tra i suoi arcivescovi ed altri sette presi tra i canonici del capitolo della cattedrale.
Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.
L'arcidiocesi nel 2022 su una popolazione di 957.291 persone contava 677.000 battezzati, corrispondenti al 70,7% del totale.
anno | popolazione | presbiteri | diaconi | religiosi | parrocchie | ||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
battezzati | totale | % | numero | secolari | regolari | battezzati per presbitero | uomini | donne | |||
1948 | 258.000 | 288.000 | 89,6 | 214 | 184 | 30 | 1.205 | 41 | 572 | 130 | |
1959 | 280.000 | 315.000 | 88,9 | 246 | 211 | 35 | 1.138 | 69 | 530 | 131 | |
1969 | ? | 479.272 | ? | 285 | 221 | 64 | ? | 1 | 104 | 548 | 101 |
1980 | 474.500 | 601.000 | 79,0 | 287 | 202 | 85 | 1.653 | 1 | 109 | 567 | 124 |
1990 | 592.000 | 735.000 | 80,5 | 242 | 178 | 64 | 2.446 | 6 | 96 | 520 | 124 |
1999 | 637.000 | 793.383 | 80,3 | 213 | 157 | 56 | 2.990 | 10 | 70 | 364 | 128 |
2000 | 668.000 | 832.600 | 80,2 | 211 | 151 | 60 | 3.165 | 10 | 119 | 360 | 128 |
2001 | 688.000 | 857.071 | 80,3 | 221 | 163 | 58 | 3.113 | 14 | 79 | 360 | 112 |
2002 | 688.000 | 857.071 | 80,3 | 202 | 143 | 59 | 3.405 | 14 | 76 | 360 | 122 |
2003 | 688.000 | 857.071 | 80,3 | 181 | 142 | 39 | 3.801 | 13 | 56 | 360 | 122 |
2004 | 688.000 | 857.071 | 80,3 | 188 | 153 | 35 | 3.659 | 13 | 50 | 354 | 122 |
2006 | 688.000 | 857.071 | 80,3 | 179 | 143 | 36 | 3.843 | 14 | 56 | 334 | 120 |
2012 | 714.000 | 867.000 | 82,4 | 159 | 131 | 28 | 4.490 | 21 | 57 | 265 | 120 |
2015 | 723.200 | 879.000 | 82,3 | 147 | 128 | 19 | 4.919 | 23 | 43 | 248 | 120 |
2018 | 730.000 | 957.700 | 76,2 | 126 | 110 | 16 | 5.793 | 25 | 31 | 205 | 118 |
2020 | 739.600 | 970.000 | 76,2 | 126 | 111 | 15 | 5.869 | 26 | 66 | 244 | 118 |
2022 | 677.000 | 957.291 | 70,7 | 128 | 113 | 15 | 5.289 | 29 | 41 | 216 | 118 |
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