Adro
comune italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Adro (Àder in dialetto bresciano[5][6]) è un comune italiano di 7 149 abitanti[1] della provincia di Brescia in Lombardia, di tradizionale vocazione vitivinicola favorita dalla posizione nel territorio della Franciacorta.
Adro comune | |
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Panorama | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Provincia | Brescia |
Amministrazione | |
Sindaco | Davide Moretti (lista civica) dal 10-6-2024 |
Territorio | |
Coordinate | 45°37′04.44″N 9°57′45″E |
Altitudine | 271 m s.l.m. |
Superficie | 14,29 km² |
Abitanti | 7 149[1] (31-7-2024) |
Densità | 500,28 ab./km² |
Frazioni | Torbiato[2] |
Comuni confinanti | Capriolo, Cazzago San Martino, Corte Franca, Erbusco, Palazzolo sull'Oglio |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 25030 |
Prefisso | 030 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 017002 |
Cod. catastale | A060 |
Targa | BS |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[3] |
Cl. climatica | zona E, 2 597 GG[4] |
Nome abitanti | adrensi |
Patrono | san Giovanni Battista |
Giorno festivo | 24 giugno |
Cartografia | |
Posizione del comune di Adro nella provincia di Brescia | |
Sito istituzionale | |
Il comune di Adro è situato ai piedi del Monte Alto (651 m s.l.m.), in Franciacorta a circa sei chilometri dal Lago d'Iseo, nella parte sudoccidentale della provincia di Brescia.[7]
Da quanto è riportato dal Mazza (1986), le origini del toponimo sono incerte: Dante Olivieri sostiene che esso verrebbe dal latino ater ovvero atro (o nero, fosco, oscuro), mentre Paolo Guerrini ha suggerito la derivazione da acer, portando a dimostrazione la presenza antica di boschi di acero. In un documento dell'822 è chiamato Atro[8].
Le testimonianze più antiche di antropizzazione del comune di Adro sono dei reperti neolitici rinvenuti nella frazione di Torbiato. Ad un periodo successivo risalgono i ritrovamenti di tombe con corredi di epoca tardo imperiale (III secolo) e longobarda.[8]
La notizia più antica del borgo di Adro è presente nel documento in cui viene citato come Atro, datato 10 aprile 822. In esso la Badessa Eremperga ha ceduto a un certo Rampergo un vico con corte.[8]
Il castello fu edificato fra il XIII e XIV secolo: in atti del 1006 e del 1050 Adro è nominato come vicus e non come castrum. Sia sotto la dominazione dei Visconti, sia sotto quella di Venezia, Adro appartenne amministrativamente alla quadra di Palazzolo.[9]
Durante la dominazione veneta del territorio (dal 1426 al 1797) nel borgo guadagnarono importanza i Bargnani, importanti nella vita del paese tra XVII e XVIII, ai quali successero i conti Dandolo.[7]
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 22 aprile 2008.[7][10]
«Di verde, alla lettera maiuscola A, di argento, con la sommità smussata, accompagnata da tre grappoli d'uva d'oro, con i tralci e i viticci dello stesso, due grappoli in capo, uno in punta, più grande, con il pampino d'oro caricante il grappolo. Ornamenti esteriori da Comune.»
La più antica forma di questo stemma appare negli affreschi cinquecenteschi dell'antica chiesa parrocchiale.
Il gonfalone è drappo troncato di giallo e di bianco.
Edifici d'interesse nel comune di Adro[7]:
Abitanti censiti[13]
Gli stranieri residenti nel comune sono 651, ovvero il 9,19% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti[14]:
Nel dialetto locale esiste la locuzione Laurà per la césa de Àder, ovvero lavorare per la chiesa di Adro. Con tale affermazione s'intende genericamente lavorare gratis: l'origine del detto risalirebbe al grande lavoro di volontariato nel quale si applicarono gli adrensi quando decisero di costruire la loro chiesa, impegnandosi anche nei giorni festivi senza compenso alcuno.[15]
Lo statuto comunale riconosce l'esistenza di due località: Adro e Torbiato[16]. Quest'ultima frazione fu comune autonomo fino al 1928, quando fu soppresso con regio decreto 28 giugno 1928, n. 1679[17].
Il settore che assorbe il maggior numero di lavoratori è l'industria manifatturiera[18] (che, al 2001, impegnava il 48% degli occupati) seguito dall'edilizia (23%) e dal commercio (9%); l'agricoltura (che contava il 4% degli occupati nel 2001) è cresciuta negli ultimi anni a causa della vocazione vitivinicola del territorio e occupa una posizione di pregio nel panorama della produzione del Franciacorta. L'edilizia ricopre il 46% delle imprese artigiane[19] in quanto la localizzazione del comune è nella zona urbanizzata della Lombardia[20].
Il comune è servito dalla stazione di Borgonato-Adro, posta lungo la ferrovia Brescia-Iseo-Edolo, servita da treni regionali svolti da Trenord nell'ambito del contratto di servizio stipulato con la Regione Lombardia.
Fra il 1897 e il 1915 la località Torbiato ospitò altresì una stazione della tranvia Iseo-Rovato-Chiari[21].
Di seguito l'elenco dei sindaci eletti direttamente dai cittadini (dal 1995):
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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24 aprile 1995 | 15 settembre 2003 | Paolino Parzani | lista civica | Sindaco | [22] |
15 settembre 2003 | 14 giugno 2004 | Roberta Verrusio | Comm. pref. | [22] | |
14 giugno 2004 | 26 maggio 2014 | Danilo Oscar Lancini | Lega Nord | Sindaco | [22] |
26 maggio 2014 | 9 giugno 2024 | Paolo Rosa | Lega Nord | Sindaco | [22] |
9 giugno 2024 | in carica | Davide Moretti | lista civica | Sindaco | [22] |
Ha sede nel comune la società di calcio Franciacorta Football Club, militante nel campionato di Serie D[23].
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