Battaglia di Strasburgo
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La battaglia di Strasburgo, nota anche come battaglia di Argentoratum dal nome latino di Strasburgo, fu combattuta nell'agosto 357 tra l'esercito dell'Impero romano guidato dal cesare Giuliano e la confederazione delle tribù degli Alemanni guidate dal re supremo Cnodomario.
Battaglia di Strasburgo parte delle campagne galliche di Giuliano | |
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Giuliano in abiti militari. | |
Data | agosto 357 |
Luogo | Argentoratum, moderna Strasburgo |
Esito | Vittoria romana |
Schieramenti | |
Comandanti | |
Effettivi | |
Perdite | |
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«En, [...] commilitones, diu speratus praesto est dies, compellens nos omnes, elutis pristinis maculis, Romanae maiestatis reddere proprium decus.»
«Eccovi, [...] o commilitoni, il giorno da lungo atteso, che ci spinge a lavare le antiche macchie per ridare alla maestà romana la gloria che le è propria.»
(Discorso di Giuliano alle truppe, da Ammiano Marcellino, Storie, xvi.12.31, traduzione di Antonio Selem)
Lo scontro di Strasburgo costituisce il momento decisivo al culmine della campagna condotta da Giuliano tra il 355 e il 357 per debellare le incursioni dei barbari in Gallia e ripristinare la linea difensiva dei forti romani lungo il Reno, che era stata gravemente danneggiata durante la guerra civile del 350-353 tra l'usurpatore Magnenzio e l'imperatore Costanzo II. Pur affrontando un nemico tre volte più numeroso, i soldati di Giuliano ottennero una vittoria completa soffrendo perdite trascurabili, e dopo un duro scontro giunsero a respingere gli Alemanni oltre il Reno, dopo aver inflitto loro gravi perdite. L'esercito di manovra di Giuliano, il suo comitatus, era piccolo ma molto ben addestrato: la battaglia fu vinta grazie alla forza e alla resistenza della fanteria romana, la quale fu in grado di sopperire a una pessima prestazione della cavalleria. Negli anni successivi a questa vittoria, Giuliano poté riparare e rinforzare le guarnigioni dei forti sul Reno e imporre la condizione di tributari alle tribù germaniche al di là del confine.