Stefano Mondini (1960 – vivente), doppiatore, direttore di doppiaggio e scrittore italiano.
- Il mio motto è: "Non conosco l'uso della bandiera bianca e spero di non saperlo mai".
- Io doppio gli anime, alcuni, non tutti eh. Ma alcuni non capisco cosa dico. Gli dico: "Scusate ma che vor di'?"[1]
- Mike [Mike Ehrmantraut] è un personaggio ormai entrato nella mitologia televisiva, perché Breaking Bad è una serie ormai mitologica.[1]
- [Raccontando un aneddoto sulla sua carriera]Risale agli anni ‘80, quando all’inizio della mia carriera insieme a Pino Insegno ci frequentavamo, siamo ancora amici oggi. A quei tempi facevamo turni di piccole parti, talvolta anche insieme. Una volta è capitato di doppiare piccole scene in un film che si chiamava Soul Man.In pratica, c’era questo ragazzo bianco che, non ricordo con quale meccanismo, voleva diventava nero perché amava ballare e cantare. Tra l’altro non era capace di fare nulla di quello che all’epoca era nell’immaginario collettivo riuscissero a fare le persone di colore con la danza e il canto. Oggi sarebbe un film politicamente scorretto in modo estremo, all’epoca era una commedia divertente.Io e Pino Insegno facevamo due ragazzi che a un certo punto scoprono che il protagonista è bianco. Nella scena dovevamo dire: “Ah, mi sembrava!” Noi per scherzare invece avevamo detto in romanesco: “Ah, me pareva!” Il compianto direttore del doppiaggio, ovvero Roberto Del Giudice teneva a sottolineare che non potevamo incidere questa versione. Passa del tempo e poi quando andiamo ad incidere la versione finale abbiamo detto “mi pareva” anziché “mi sembrava”. Una cosa divertente che è rimasta nella nostra storia come aneddoto simpatico da raccontare. [2]
Tobago
Juan Jesus Navarro era Presidente dell’O.N.U. da 4 anni, e l’avvenimento che aveva organizzato nella splendida isola dei Caraibi sarebbe stato l’ultimo. Aveva scelto Tobago per ottimi motivi, il clima, che a lui piaceva particolarmente, e la possibilità di tenere tutto segreto.
Si avvicinò a lui Ingrid la sua segretaria, una quarantacinquenne svedese nubile. La sua dedizione al lavoro l’aveva resa una sorta di suora laica, disponibile 24 ore su 24 per il presidente. Se solo avesse voluto avrebbe potuto essere attraente, ma vestiva in modo particolarmente sobrio, il trucco era praticamente invisibile e le sue acconciature erano sempre anonime.
- Stefano Mondini, Fine del mondo non ti temo, Gruppo Albatros Il Filo, Roma, 2018. ISBN: 978-8856790870