musicista, cantautore, polistrumentista, compositore, produttore discografico e cinematografico, sceneggiatore, attore, pittore, poeta, scrittore e attivista britannico Da Wikiquote, il compendio di citazioni gratuito
James Paul McCartney (1942 – vivente), cantautore, polistrumentista, compositore, produttore discografico e cinematografico, sceneggiatore, attore, pittore e attivista britannico, membro dei Beatles.
[Parlando della scelta vegetariana intrapresa con la moglie Linda] Adesso non mangiamo più niente che debba essere ucciso per noi. Ne abbiamo passate tante, negli anni sessanta, con tutta la droga e gli amici che morivano come mosche, e adesso siamo arrivati al punto in cui diamo davvero un grande valore alla vita.[1]
Ebano e avorio convivono in perfetta armonia fianco a fianco sulla tastiera del mio pianoforte; oh Signore, perché noi no?
Ebony and ivory live together in perfect harmony side by side on my piano keyboard; oh Lord, why don’t we?[2]
[Ricordando quel che vide dalla finestra della sua fattoria seduto con Linda] Era domenica, stavamo mangiando agnello arrosto per pranzo ed era la stagione degli agnelli, con tutti quei meravigliosi agnellini che saltellavano qua e là nel pascolo. Al che abbiamo guardato l'agnello nel piatto, poi di nuovo gli agnellini là fuori e abbiamo pensato: "Stiamo mangiando una di quelle creaturine che sgambettano allegramente qua fuori". La cosa ci stese, e ci siamo detti: "Aspetta un attimo, non vogliamo mica fare una cosa del genere". Eccola qua, la svolta epocale: non abbiamo mai più mangiato carne.[3]
[Sui Beatles] Non arriveremo mai al punto di pubblicare delle schifezze, perché sappiamo che la gente le comprerebbe.[4]
Penso che ci sia l'urgenza di fermare la terribile fugacità del tempo. Con la musica, la pittura... cercate di catturare anche un solo attimo maledetto, prego![5]
Probabilmente dobbiamo sembrare come anti-religiosi... Nessuno di noi crede in Dio.[6]
Se fossi morto, sarei stato sicuramente l'ultimo a saperlo.
"Sii fedele a te stesso". Penso che questa frase si adattasse bene ai Beatles. Eravamo sempre molto fedeli a noi stessi, e penso che la nostra brutale onestà fosse importante. Continuare per la nostra strada, e dire davvero quello che pensavamo, in un certo senso ha dato ad altre persone nel mondo l'idea che anche loro potessero essere sinceri e cavarsela, ed è stata davvero una buona cosa.[8]
Uno dei miei più bei ricordi di John è quando ci mettevamo a litigare: io non ero d'accordo con lui su qualcosa e finivamo per insultarci a vicenda. Passavano un paio di secondi e poi lui sollevava un po' gli occhiali e diceva "è solo che sono fatto così...". Per me quello era il vero John. In quei rari momenti lo vedevo senza la sua facciata, quell'armatura che io amavo così tanto, esattamente come tutti gli altri. Era un'armatura splendida; ma era davvero straordinario quando sollevava la visiera e lasciava intravedere quel John Lennon che aveva paura di rivelare al mondo.[9]
[Parlando dell'album dei Beatles Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band] L'atmosfera dell'album era in sintonia con lo spirito di quel periodo, perché noi stessi eravamo permeati da quello spirito. Non intendevamo fare di tutto per dargli quell'armosfera, semplicemente c'eravamo dentro. E non è stato solo il clima del periodo a influenzarci; ho cercato dei riferimenti che fossero più estremi. L'atmosfera del tempo assomigliava di più ai Move o agli Status Quo o gruppi del genere. Invece oltre a tutto ciò, c'era quello spirito d'avanguardia che penso sia entrato in Pepper. Era decisamente un movimento di popolo. Voglio dire, noi non stavamo cercando di alimentare quel movimento, noi ne eravamo parte, come lo eravamo sempre stati. Ritengo che i Beatles non siano stati i leader di una generazione, ma i suoi portavoce.[10]
Attribuite
If slaughterhouses had glass walls, the whole world would be vegetarian.[11]
Variante: If slaughterhouses had glass walls, everyone would become a vegetarian.[12]
Anche mio padre ha giocato un ruolo importante all'interno del mio rapporto con la cucina, incoraggiandomi a trovare idee che permettessero di riempire il "vuoto" che a volte si crea nei piatti vegetariani: ad esempio mangiare un "arrosto della domenica" senza sentire neppure un pizzico di invidia per chi affonda i denti nel roastbeef. (Mary McCartney)
Con Paul McCartney siamo diventati molto amici. Collaborerò per la parte chitarristica al suo nuovo album. Suonare con lui è un'esperienza a dir poco straordinaria. (Noel Gallagher)
Ma sono speranzoso quando ascolto una canzone che Paul McCartney ha pubblicato negli ultimi anni e mi ricorda che c'è ancora tanto dentro di lui. Non ha niente da dimostrare, ha già dato al mondo le migliori canzoni possibili, eppure mi rende felice il fatto che abbia deciso di continuare a farlo. (Anthony Kiedis)
Non è vero che il vero talento artistico deve essere per forza di cose stravagante, un po' drogato, ubriacone e fuori di testa. Infatti Paul McCartney pur essendo un vero genio è un uomo del tutto normale.(Carlo Zannetti)
Penso che Paul sia il più grande bassista rock di sempre. È semplicemente fantastico. Ci sono tanti altri bassisti bravissimi in diversi modi, ma il modo di suonare di Paul è così lirico e melodico, è bellissimo. Ho sentito dire che spesso aggiungeva il basso in un secondo momento durante la scrittura delle canzoni. In una band come la mia il basso molto spesso è il punto di partenza di una canzone, viene prima, o almeno la parte musicale del brano viene sviluppata per prima. Mentre credo che Paul, John e George quando scrivevano inserissero la parte di bassi in un secondo momento. Dopo l'introduzione in studio dei registratori multitraccia, all'inizio registravano ogni parte dal vivo e poi aggiungevano il basso, come avvenuto durante le registrazioni di 'Sgt. Pepper's', dove la melodia era già stata scritta. In quel brano Paul ha suonato una sorta di contro-canto con il basso facendo diventare la sua parte una melodia a sé stante e non solo ritmica. E questa è una cosa davvero incredibile. (Flea)
↑ Citato in Rynn Berry, Da Buddha ai Beatles. La vita e le ricette inedite dei grandi vegetariani della storia, traduzione di Annamaria Pietrobono, Gruppo Futura – Jackson Libri, Bresso, 1996, p. 181. ISBN 88-256-1108-0
↑ Da The Vegetarian, febbraio 1992; citato in Neal D. Barnard, Super cibi per la mente, traduzione di Simone Buttazzi, Sonda, Casale Monferrato, 2013, p. 196. ISBN 978-88-7106-712-4
↑ 1965; citato in Chris Ingham, Guida Completa ai Beatles, Antonio Vallardi Editore, 2005, p. 46. ISBN 8882119866
↑ Citato in Chris Ingham, Guida completa ai Beatles, traduzione di M. C. Giordano, V. Lovato, G. Olivieri, Vallardi, Milano, 2005, p. 299. ISBN 8882119866
↑ Citato in Philip Norman, John Lennon. La biografia, traduzione di Aldo Piccato, Mondadori, 2009, p. 242. ISBN 9788804593614.
↑ Citato in The Beatles Anthology, Rizzoli, Milano, 2010, p. 253.
↑ Citato in James McWilliams, The Modern Savage: Our Unthinking Decision to Eat Animals, Thomas Dunne Books, New York, 2015, p. 85. ISBN 978-1-250-03119-8
↑ Citato in Joanne Stepaniak, The Vegan Sourcebook, Lowell House, Los Angeles, 2000, p. 27. ISBN 0-7373-0506-1