politico e giornalista italiano (1954-) Da Wikiquote, il compendio di citazioni gratuito
Paolo Gentiloni (1954 – vivente), politico italiano.
Citazioni in ordine temporale.
Sono convinto che l'alleanza con l'Udc [Unione dei Democratici Cristiani] sia indispensabile, se il Pd [Partito Democratico] vuole tornare al governo del Paese.[1]
La sfido a trovarmi un solo cittadino italiano, un solo lavoratore che abbia capito qual è la posizione del nostro partito [Partito Democratico] sul referendum di Mirafiori.[2]
[...] l'Italia è minacciata da quello che sta accadendo in Libia. Non possiamo accettare l'idea che a poche miglia di navigazione ci sia una minaccia terroristica.[3]
Una Gran Bretagna fuori dall'Ue sarebbe un disastro innanzitutto per la Gran Bretagna stessa, quindi sono fiducioso che con o senza referendum la posizione di Londra sarà favorevole a restare nell'Ue.[4]
[Sulla guerra civile siriana] In Siria stiamo seguendo due esercizi politici molto delicati che si intrecciano le operazioni militari. Il primo tende a mettere d'accordo i Paesi del Gruppo di Vienna su quali siano i gruppi terroristici. Il secondo, coordinato dalle Nazioni unite, deve individuare i gruppi anti-Assad che in gennaio dovranno partecipare al negoziato con esponenti del regime siriano. Se effettivamente riusciremo a fare partire il negoziato, scatterà anche un cessate il fuoco che è la prima luce di speranza in quel Paese martoriato da anni di massacri.[5]
[...] l'Italia resta fermamente impegnata a lavorare con tutti i partner per consolidare i risultati del passato e per garantire il più ampio sostegno alla nuova risoluzione per la moratoria universale della pena di morte.[7]
La diffusione dell'italiano è un pezzo della politica estera del nostro Paese. Perché la lingua è il veicolo attraverso cui passano la nostra cultura, i nostri valori, la nostra visione del mondo.[8]
Promuovere di più e meglio l'italiano all'estero è un impegno comune di tutto il Governo[Renzi] – a cominciare dal Presidente del Consiglio e dai Ministri dell'Istruzione e della Cultura – e richiede di coordinare iniziative e attori diversi: la nostra rete diplomatico-consolare, gli Istituti Italiani di Cultura, insieme agli altri attori che all'estero contribuiscono alla promozione culturale e linguistica (scuole italiane, lettorati di italiano) e alla Società Dante Alighieri oggi guidata dal professor Andrea Riccardi. Senza dimenticare il ruolo fondamentale che il servizio pubblico radiotelevisivo può svolgere su questi temi. Una strategia che a sua volta si lega ad altri obiettivi di sistema, come quello di aumentare la capacità di attrarre studenti stranieri nelle università italiane, ancora molto al di sotto del potenziale. E che può avere ricadute importanti anche sul miglioramento della formazione linguistica destinata agli immigrati, fattore essenziale per il successo delle politiche di integrazione.[8]
Piuttosto se c'è un Paese chiave per ridurre i flussi nel Mediterraneo centrale, è il Niger. E sul Niger l'Italia sta lavorando con Parigi e Berlino per un pacchetto che spero sia varato nelle prossime settimane e che può avere in dotazione diverse centinaia di milioni di euro messi dai tre Paesi coinvolti e dall'UE. Questo pacchetto è l'unico che nel breve termine può ridurre sensibilmente i flussi perché il Niger è l'anticamera della Libia e, essendo un Paese di transito senza migranti propri e senza rimesse, è pronto a collaborare.[9]
[Sulla nascita del Governo Gentiloni] Dalle consultazioni è emersa l'indisponibilità delle maggiori forze delle opposizioni a condividere responsabilità in un nuovo governo. Dunque non per scelta ma per senso di responsabilità ci muoveremo nel quadro del governo e della maggioranza uscente.[10]
Dobbiamo essere tutti insieme un po' più ottimisti, so che è difficile, ma siamo un Paese di risorse, qualità e capacità straordinarie.[11]
Il senso dell'impegno del governo è evitare la distruzione delle periferie, quartieri che, invece, come dice Renzo Piano, vanno ricuciti, lavorando su ciò che già esiste, rendendoli qualitativamente migliori. Questo significa accorciare le distanze. Siamo attenti a non dimenticare ricchezza e qualità nelle nostre periferie, sociali, geografiche, culturali. Non lasciamo crescere divaricazioni, altrimenti ce ne verrà violenza e preoccupazione.[11]
Noi tuteliamo il nostro interesse nazionale e lo facciamo sempre in amicizia con gli altri paesi, mai in contrapposizione. Il compito dei nostri militari non è mai stato quello di trovarsi un nemico. Noi vogliamo costruire dialogo, amicizia e pace nel Mediterraneo e nel mondo.[12]
Andiamo in Niger per una richiesta del governo locale, che abbiamo ricevuto a dicembre e che riguarda quello che facciamo di solito in paesi come la Libia: rinforzare gli strumenti di controllo del territorio e delle frontiere e le forze di polizia locale.[13]
A Palermo si sono sedimentate tutte le culture che l'hanno attraversata. Palermo sa stare al mondo perché non rinnega le proprie radici, la propria identità.[14]
Comunque, Gentiloni è simpatico. È il primo premier al mondo che è riuscito a perdere delle primarie contro Ignazio Marino. Infatti, è arrivato terzo. Se si fosse presentato un cingalese con le rose, Gentiloni sarebbe arrivato quarto [...]. Il punto più alto della carriera di Gentiloni è quello di essere stato portavoce di Rutelli a Roma. Come dire portamicrofono di Zarrillo a Sanremo. Gentiloni come carisma politico, in una scala da 1 a 100, era quello che lavava la scala. Renzi ha sbagliato strategia per il referendum. Doveva finire la frase. Quando ha detto "Se perdo vado via", doveva aggiungere "E arriva Gentiloni". Avrebbe stravinto il "Chiiii"? Gentiloni comunque mi nasce conte, eh: conte Paolo Gentiloni Silverj, nobile di Filottrano, Cingoli e Macerata. Dura di più il suo nome del suo governo. Gentiloni è l'unico premier che farà tutto il suo mandato col giaccone addosso. Basta che Matteo alzi un sopracciglio e lui è già su un taxi. Da Renzi a Gentiloni, passiamo da un "Ego smisurato" a un "Ripiego esagerato". (Maurizio Crozza)
[Sulla nascita del Governo Gentiloni] È arrivata una macchina blu senza nessuno dentro e è sceso Gentiloni. (Beppe Grillo)
Gentiloni è stato eletto dai parlamentari italiani che sono stati eletti dal popolo, cattiva scelta ma è stato eletto. Draghi chi lo ha eletto? La signora Lagarde chi l'ha eletta? (Marco Rizzo)
Gentiloni giovane aveva la stessa cifra del Gentiloni di oggi. Un uomo che sta dietro le quinte, che non ha un grande carisma. Un amico di Morfeo. (Mario Capanna)
Gentiloni veste i panni dello zio che vuole evitare liti in famiglia, si preoccupa per noi cittadini irrequieti, capaci, appena ce ne viene data l'occasione, come con il referendum costituzionale, di andare in massa alle urne a bocciare le grandi riforme del renzismo. (Norma Rangeri)
Gli riconosco uno stile e un garbo dei quali nella vita pubblica italiana si sentiva decisamente il bisogno. (Silvio Berlusconi)
L'immagine offerta dal capo del governo – all'Italia e all'Europa – durante gli ultimi mesi, non è stata evanescente e tantomeno impalpabile, e ha dimostrato che i danni prodotti dall'arroganza politica renziana si potevano in parte evitare. Forse sarebbe bastato che Renzi mantenesse la parola data un anno fa, dopo la batosta del referendum: lasciare la politica. (Norma Rangeri)
Ormai è il clone di Renzi. Che parabola per chi ha fatto il '68. Sarà stato il richiamo della foresta. Del resto se ti chiami Silverj, discendente dei Conti di Filottrano, di Cingoli e di Macerata, e hai rinnegato la tua classe, torni indietro. Poi Roma è corruttrice. Con i suoi salotti, i Chicco Testa, i Realacci, i Rutelli. La Dc. (Mario Capanna)