Per ogni civiltà arriva il giorno in cui è necessario scendere a compromessi con i propri valori. (Golda Meir)
Noi possiamo rintracciare pressoché tutti, per chiunque e dovunque. E siamo ideologicamente promiscui. Amiamo tutti, odiamo tutti... provo sentimenti confusi. Se lei non lavora per nessun governo, sappiamo o troviamo. E se non troviamo, lei non paga. (Louis)
Ho fatto saltare treni, ponti, camion pieni di tedeschi durante la guerra. I miei fratelli sono stati uccisi, mio papà e mia sorella sono stati impiccati, lei era una ragazzina. Pagammo questo prezzo perché i merdosi di Vichy fossero rimpiazzati dai gollisti merdosi e i Nazisti fossero rimpiazzati da Stalin e dall'America. (Papà)
L'Europa non era mia stata tanto interessante da quando Napoleone ha marciato su Mosca. (Louis)
Non è degli agili la corsa né dei forti la guerra, perché il tempo e il caso raggiungono ogni uomo. (Papà)
Il male colpisce all'improvviso. Chi può dire dove colpirà? (Papà)
In sette mesi abbiamo ucciso sei degli undici obiettivi. Abbiamo ucciso un rimpiazzo. Uno dei nostri obiettivi è in prigione, e altri quattro, compreso Ali Hassan Salameh, sono latitanti. Uno dei nostri è caduto. Da quando abbiamo cominciato la controparte ha mandato lettere bomba a undici ambasciate, dirottato tre aerei, ucciso centotrenta passeggeri ad Atene e assassinato il nostro attaché militare a Washington. Alcuni attentati sono stati compiuti da Carlos lo sciacallo, che ha rimpiazzato Zaid Muchassi, rimpiazzo di Houssein al-Chir. La leadership originale di "Settembre nero" è stata decimata. Ma stanno emergendo nuovi capi, per i quali "Settembre nero" non era abbastanza violento. E per sopprimere i sei obiettivi soppressi abbiamo speso qualcosa come due milioni di dollari, giusto? La signora Meir dice alla Knesset che il mondo deve vedere che uccidere gli ebrei sarà un'impresa che costerà molto cara d'ora in poi. Ma uccidere i palestinesi non è certo economico. (Hans)
Citazioni in ordine temporale.
Ephraim: Abbiamo i nomi di undici palestinesi, sono tutti responsabili di Monaco. Tu li ucciderai, undici uomini... uno ad uno. Sono in Europa, starai lì finché sarà necessario... solo in Europa, niente paesi arabi, quelli sono per noi, non per te... e niente blocco orientale, non tocchiamo i russi, non agitiamo le acque. Non avrai alcun contatto con noi. Avner: Quindi non mi darà nessun informazione? Ephraim: Depositiamo denaro preso da un fondo che non esiste in una cassetta di cui non sappiamo niente in una banca a noi estranea, non ti possiamo aiutare perché non ti conosciamo. Farai quello che fanno i terroristi, credi che facciano rapporto alla base? Non lo fanno. Noi li vogliamo morti.
Carl: Strano, vero? Pensare a te stesso come a un assassino. Avner: Pensa te stesso come a qualcos'altro allora.
Ephraim: Sono in molti al Mossad a non sapere niente di voi. Nessuno sa. Perciò tutti si chiedono "chi uccide i Fedayyìn? Sono i nostri? Perché non ci è stato detto?". Presuntosi, che fanno molto rumore. Magari potrò includere uno o due di voi, ma escludere il Mossad o l'esercito è impossibile. Accettalo. Avner: Noi lo accettiamo, ma il nostro informatore no. Ephraim: Chi è l'informatore? Ormai devi dirmelo e comunque non è una richiesta, è un ordine. Carl: Non può dargli ordini, non lavora per lei. Ephraim: Sta' zitto! [ad Avner] Io ti pago, tu lavori per me. Avner: Io lavoro per una cassetta in una banca di Ginevra, è la cassetta che paga. Ephraim: Vuoi trovarla vuota, Avner? Avner: Voglio che ci lasci fare il nostro lavoro! Ephraim: Si può sapere che vi prende? A tutti voi, vedete di crescere! E in fretta! Questo non è un gioco, un giochetto del cazzo! Chi ha l'informatore? Da dove arrivano le informazioni? Datemi il suo maledetto numero! Hans: Spero che alla vecchia signora qui accanto sia piaciuto quello che ha detto, è un po' sorda ma credo che l'abbia sentita.
Carl: Lo sai? Non mi aspettavo che saresti durato. Avner: Io pensavo lo stesso di te. Fin dal principio sembravi così riluttante. Carl: Sono nato riluttante, chiedilo a mia madre, se non mi lamento non riesco a fare il mio lavoro. Lo sei mai tu? Avner: Non mi trovo a mio agio nella confusione. Carl: Nell'esercito ho conosciuto uomini come te. Fate qualunque azione spregevole vi venga chiesta, ma dovete farla in fretta. Pensate di poter essere più veloci delle vostre paure... dei vostri dubbi... l'unica cosa che vi spaventa davvero è la staticità. Ma prima o poi succede a tutti di crollare.
Robert: Tutto questo sangue... ricadrà su di noi. Avner: Vinceremo un giorno. Ci metteremo anni ma li sconfiggeremo. Robert: Noi siamo ebrei, Avner. Non facciamo del male perché lo fanno i nostri nemici. Avner: Non possiamo più permetterci di essere tolleranti. Robert: Non so se siamo mai stati tanto tolleranti. Patire mille anni di odio non fa diventare tolleranti... però dovremmo essere giusti. Questo è bellissimo, questo è essere ebrei! E questo che sapevo, che mi è stato insegnato. E adesso lo sto perdendo. E se lo perdo questo... questo... questo è tutto! È la mia anima.
Questo film non piacerà a nessuno, ma nessuno lo dimenticherà. (Neal Ascherson)