Michele Kalamera (1939 – 2023), attore e doppiatore italiano.
- Il doppiaggio non è una cosa fredda , non ci mettiamo di fronte al leggio come se leggessimo il bollettino meteorologico… una volta mi domandò un mio amico negoziante "Ah ma voi il doppiaggio come lo fate? Vi mettete seduti davanti ad un registratore, leggete e guardate quello che fa l’attore" [...] un vero doppiatore, un bravo doppiatore che ama il proprio mestiere seguendo l’attore straniero si emoziona veramente ma non è proprio come dice il mio amico negoziante… bisogna diventare come degli elastici, “correre” quando loro corrono, andare lentamente quando loro vanno lentamente, immedesimarsi nei personaggi che loro interpretano… l’emozione avviene quando si doppiano bravi attori … poi cerchiamo di emozionarci anche con gli attori che non sono molto bravi perché questo è il nostro dovere … dobbiamo migliorarli.[1]
- Vent'anni fa Hollywood ha chiamato dei doppiatori per insegnare agli attori americani il doppiaggio ma non c’è stato verso… sono delle “cocuzze” come si dice a Roma… è una cosa che loro non riescono a capire… pensate che Paul Newman nel film Il colore dei soldi ha perso la voce a metà film e per doppiare se stesso ci ha messo venti giorni, per ridoppiarsi lui, con la propria voce e ha detto "Io ammiro i doppiatori internazionali che riescono a doppiare tutti gli attori stranieri mentre noi non siamo assolutamente capaci di fare questo mestiere".[1]