[Dopo aver sniffato cocaina da un lattina di Coca-Cola] Ah, 'sta merda ti sveglia anche i cadaveri. (Ripper)
Bob: Secondo la leggenda, Nostradamus è stato sepolto qui. Edith: Nostradamus? E chi era Nostradamus? Un cantante rock? Bob: No, la marca di un amaro! Tu devi sempre sfoggiare la tua ignoranza. Edith: E tu mai che ti risparmi una battuta mal riuscita. Io ho solo fatto una domanda. Bob: Era una specie di profeta, indovino, vissuto nel cinquecento. Avrà detto un sacco di cose che poi si sono avverate. Nancy: Tipo? Bob: Beh, per esempio la scoperta di Nettuno e di Urano, Hitler, le guerre mondiali, l'avvento dei demoni. Edith: Beh, questo non si è avverato. Jerry: Hai ragione. Non ancora.
Bob: State attenti. In certi punti sento traballare il pavimento. Se crollasse, sarebbe seccante ritrovarsi in qualche tomba sdraiati accanto a un cadavere. Edith: A questo sono abituata. È la stessa sensazione che provo tutte le volte che dormo con te.
Jerry: Ehì, c'è un vecchio libro. È tutto coperto di polvere. Bob: Dà qua. È scritto in latino. Non riesco a capire bene. Incredibile! È stato scritto da Nostradamus, e parla di demoni. Nancy: Demoni? I diavoli? Quelli dell'Inferno? Bob: No, non esattamente. Qui dice che i demoni sono strumenti del Male, e che un giorno domineranno la Terra. È la profezia.
Bob: Chi indossa la maschera diventerà un demone e spargerà la sua peste e infetterà il mondo. Qui è scritto così. Nancy: E faranno dei cimiteri le loro catteddrali e delle città le vostre tombe. [profezia]
Nina: [Mostrando una foto] Questo sono io quando avevo un anno. Ripper: Così piccola e già così troia!
Dèmoni [...] è un collage di tutti gli elementi horror che un pubblico adolescente o comunque giovanile gradisce in film di questo genere. Violenza, zombi, effetti speciali, musica rock. (Fabio Giovannini)
Di Lamberto mi fidavo ciecamente; il progetto di produrre un suo film era nell' aria da molto tempo. Volevo che venisse fuori la sua furia, la sua rabbia. E credo che tutto questo sia avvenuto. E poi i registi sono anche i migliori produttori; sono gente di cinema che capisce le esigenze e i problemi di chi lavora per loro. In America poi il fenomeno del regista produttore è molto diffuso: basti guardare Carpenter, Spielberg, Lucas. (Dario Argento)
È un fantasy orrorifico che, con qualche effettaccio in meno e una maggior cura della storia e dei personaggi, poteva diventare memorabile. (il Morandini)
Messa da parte ogni connotazione socio-politica, Bava & Argento riciclano malamente gli stereotipi della cultura punk: Demoni è un bombardamento continuo di rock duro e di luci espressioniste, il «fantasma del palcoscenico» occhieggia da dietro lo schermo, si trova perfino il modo di ironizzare sulla cocaina (alcuni balordi la sniffano direttamente da un barattolo di Coca Cola). Tutte cose già viste e digerite. Ma il pubblico accorre in massa e sembra divertirsi un mondo. (Michele Anselmi)
Ottima l'idea di partenza, quella di ambientare un horror in un cinema dove si proietta un film dell'orrore dagli influssi malefici. Ben presto gli spettatori cominciano a trasformarsi in mostri. Peccato che la sceneggiatura, dopo un'ora, annaspi, e gli attori siano risibili. (Il Mereghetti)
Sin dai tempi di Demoni (1985) mi sono posto il problema delle trasformazioni in diretta. Per il cinema italiano quella era davvero una sfida, certe cose si erano viste solo nei film americani. In quegli anni il mio lavoro principale è stato proprio quello di portare l’animatronica all’interno degli effetti speciali. Prima c’era stato solo Carlo Rambaldi, che però era andato in America a continuare il suo percorso. (Sergio Stivaletti)
Sorretto da un'idea di base originale ed efficace (il parallelo tra orrore sullo schermo e orrore nella realtà), il film va dritto allo scopo senza perdere tempo in inutili divagazioni, concentrato sulla rappresentazione del contagio e sulla lota tra i sopravvissuti (sempre meno) e i demoni (sempre di più). (Rudy Salvagnini)
Con mia grande gioia ormai Dèmoni è un film inserito nella storia del cinema di genere internazionale, e i giovani tuttora lo guardano.
Direi che Berlino è stata scelta solo per motivi scenografici. Poiché è stata completamente ricostruita dopo la guerra, è fra le città europee la più moderna, anzi ultramoderna, con sfondi che si prestano a creare sensazioni e atmosfere allucinanti.
L'idea di partenza di Dèmoni nasce dal fatto che un giorno Dario mi chiamò proponendo di produrre un film diretto da me. Mi chiese se avevo "qualche idea", e allora io mi sono guardato attorno tra i miei amici sceneggiatori e quello che io stesso avevo scritto. Dopo un po' è venuto fuori un soggettino per un film a episodi scritto da Dardano Sacchetti, che all'inizio prevedeva tre storie diverse. Io l'ho dato a leggere Dario, che disse "non amo trittici, ma l'episodio centrale, anche se per ora è solo una paginetta, potrebbe essere perfetto per un film". Ci siamo messi al lavoro sulla sceneggiatura in quattro e così è venuto fuori Dèmoni.
La musica di Dèmoni dovevamo una musica molto particolare, volevamo fare una colonna sonora innovativa: il nostro è stato il primo film italiano a uscire con il formato Dolby Stereo. Dovevamo fare innanzitutto una musica di commento, e il tema principale Demon Claudio continua a suonarlo in tutti i posti dove porta in concerto il repertorio dei Goblin.
Non ci scordiamo che Dario Argento era stato il produttore anche di Zombi – Dawn of the Dead di George A. Romero, e ci tenevamo a non richiamare troppo quel film. Per noi era molto importante rimarcare la differenza che c'è tra zombie e demoni: gli zombie devono essere notoriamente lenti, i demoni sprizzano energia, sono fulminei e cattivissimi.