C'era una volta, tanto e tanto tempo fa, una regina. Ma non era una regina come le altre: la Regina Nera era la più crudele, la più cattiva, la più spietata. Era, insomma, la più strega di tutte le regine di cui si abbia notizia.
È sempre più difficile essere cattivi con il mondo esterno, rimaniamolo almeno tra di noi: pensa che peccato non coltivare i peggiori valori. (Strega Nera)
Se non sarà il mio ordine a fermarvi, sarà la mia spada! (Fantaghirò)
Come diavolo faranno questi mortali a vivere con tutto quel sole… (Strega Nera)
Rassegnatevi maestà, se volete avere pace, smettetela con questa guerra. (Fulmine)
E voi vorreste combattere una guerra con un esercito di soldatini? (Fulmine)
Sì, va bene. Ho giurato di non usare la spada. Ma di sicuro non ho mai promesso di passare qui il resto della mia vita. (Fantaghirò)
Pensa che eravamo sotto i vostri occhi, ma voi umani non vedete più in là del vostro naso. (Elfo Corteccia)
Non dovreste proteggere la vostra natura? (Romualdo)
Ad ogni modo, io confido che odiate anche me con la stessa forza. (Strega Nera)
Risparmierò le vostre miserabili vite solo per il gusto di concedervi una notte tormentata dagli incubi. (Re Nero)
Dovresti chiedermi com’è stato il mio di bacio, perché quello era un bacio: indimenticabile, di quelli che annullano la memoria, di quelli che precipitano ogni umano sentimento nell’oblio. (Strega Nera)
Me lo dice il fatto che siete un re, e la suprema autorità di un sovrano proviene in primo luogo dal rispetto dei suoi sudditi. (Fantaghirò)
No, ora basta, non ti permetterò di averla vinta così facilmente, se vorrai ucciderla dovrai farlo in un combattimento ad armi pari. (Strega Bianca)
L’hai mancata. Dovevamo fermarla a tutti i costi. (Strega Nera)
Ora basta davvero, questo gioco sta andando troppo per le lunghe. (Strega Nera)
Cosa c’è di più crudele di tradire il proprio maestro?!? (Saetta)
Sono io il vostro re, la vostra regina, io per voi sono tutto; e voi non siete altro che degli stupidi soldatini di terracotta, ma io vi ho creati e io vi distruggerò. (Strega Nera)
È troppo tardi, non ho più bisogno di voi. (Strega Nera)
Soltanto io ora li posso fermare. (Strega Nera)
Tu: sfacciata, impudente che non sei altro; ma come ti permetti di parlarmi in questo modo? So trasformarmi in ogni cosa, basta che ne senta il desiderio posso eseguire qualunque magia, […]. (Strega Nera)
Sì, sono pazza! Perché ho deciso di rivivere da capo la mia vita! (Fantaghirò)
Dimentica dubbi e incertezze, Romualdo! Tu sai come riconoscerla! (Strega Bianca)
Devi cancellare la parola impossibile dal tuo vocabolario. L'importante nella vita è tentare! Ricordalo Fantaghirò, devi tentare! (Marionetta Strega Bianca)
Sì, ma una piccola parte di me ha continuato a vivere in Romualdo, io ho nutrito il mio essere con i suoi ricordi e pensieri, aspettando il giusto momento per riprendere a vivere: ho dovuto pazientare, sopportare, soffrire avvolte ma non dovevo sbagliare, aspettavo il momento in cui sconfiggere il vostro amore, separare voi due per sempre e adesso quel momento è a portata di mano. (Strega Nera)
No! Io ti condanno qui a rimanere un mortale: che la tua sofferenza possa essere di monito a quelli che credono nell’amore (Strega Nera)
Occhio d'Oro: Dovrete combattere! Ma vi avviso straniero che mai c'è stato uomo che mi ha battuto in duello! Fantaghirò: E forse nessun uomo lo farà mai. Occhio d'Oro: Voi ci siete riuscito! Fantaghirò: Sono una donna, però.
Romualdo: Non credevo che un rospo mi fosse stato tanto a cuore! Fantaghirò: Di quale rospo parli? Romualdo: Di quello che ho baciato! Fantaghirò: E perché baciare rospi quando puoi baciare me?